LA MUCHACHA DEL OESTE

 

Personajes

MINNIE

DICK JOHNSON

JACK RANCE

NICK

SONORA

ASHBY

JACK WALLACE

TRIN

HARRY

JOE

SID

HAPPY

WOWKLE

Muchacha, Dueña del Salón "La Polka"

Bandido (Ramerrez), Enamorado de Minnie

Sheriff, Enamorado de Minnie

Camarero de La Polka

Minero, enamorado de Minnie

Representante de la "Wells Fargo"

Cantor Ambulante

Minero

Minero

Minero

Minero

Minero

Mujer India, Sirvienta de Minnie

Soprano

Tenor

Barítono

Tenor

Barítono

Bajo

Barítono

Tenor

Tenor

Tenor

Barítono

Barítono

Mezzosoprano

 

La acción se desarrolla en California, Estados Unidos, en enero de 1848.

 

ATTO PRIMO  


(L'interno della "Polka". Uno stanzone costruito                    
rozzamente in forma di triangolo, del quale due pareti 
costituiscono i lati, quello a destra più sviluppato. 
L'angolo nel fondo è smussato da una grande apertura 
che forma la porta, a due battenti, che si sprangano 
dall'interno. In una parete laterale una scaletta porta 
ad un pianerottolo che sporge sulla stanza come un 
ballatoio dal quale pendono pelli di cervo e ruvidi 
drappi di vivi colori. Sotto il ballatoio un breve 
passaggio immette nella "sala da ballo" come indica 
una scritta a caratteri rossi. Il passaggio è custodito 
da un orso impagliato. Presso la porta di fondo, è il 
banco con bicchieri, bottiglie, ecc: dietro di esso, ad 
un lato, una credenzetta senza sportelli, con stoviglie, 
e dall'altro lato, un piccolo barile nel quale i minatori 
depositano la polvere d'oro. Dietro il banco, nel mezzo, 
una finestra rettangolare con telaio a dadi: in alto, 
sopra la finestra è scritto a grandi lettere: " A real 
home for the boys". Sulla stessa parete è affisso un 
avviso di taglia di 5000 dollari: si leggono chiaro le 
cifre, il nome "Ramerrez" la firma "Wells Fargo". 
Dal soffitto pende una varietà di caratteristici 
commestibili. Da una parte uno schermo di lamina 
di ferro, per riparare le persone dai colpi di pistola: 
dall'altro un largo camino. Verso il proscenio il tavolo
del "faraone" con accessori pel giuoco - un altro
tavolo verso il fondo - un altro ancora presso il banco. 
Dalla grande porta del fondo e attraverso la finestra si 
scorge la valle, con la sua vegetazione selvaggia di 
quercie e conifere basse, tutta avvolta nel
fiammeggiare del tramonto. Lontano, le montagne
nevose si sfumano di toni d'oro e di viola. La luce
violenta dell'esterno, che va calando rapidamente,
rende anche più oscuro l'interno della "Polka". Nel
buio appena si scorgono i contorni delle cose. A
sinistra, quasi al proscenio, presso il camino, si vede 
rosseggiare la bragia del sigaro di Jack Rance. Presso 
la scaletta a destra, su di una botte è seduto, con la
testa fra le mani, Larkens. A un tratto si alza, si leva di 
tasca una lettera, la guarda con tristezza, va al banco, 
prende un francobollo, ve l'appiccica sopra, la depone 
nella cassetta e ritorna a sedere. Fuori, nella 
lontananza, s'incrociano grida ed echi lamentosi 
di canti). 

VOCI LONTANE
Alla "Polka"!
Alle "Palme"!
"Hallo!" 
«Hallo!» 

(un ritornello lontanissimo) 

"Là lontano, 
Là lontano, 
quanto piangerà!..."

(Nick, esce dal sottoscala con una candela che ha 
acceso al lumino ad olio. Accende le candele sparse 
qua e là: sale su uno sgabello e accende la lampada 
di mezzo : accende i lumi della sala da ballo, poi sale 
ad accendere quelli della saletta superiore. La Polka 
si anima ad un tratto. Cominciano ad entrare a gruppi 
i minatori di ritorno dal campo) 

HARRY, JOE, BELLO ED ALTRI
(entrando)
"Hallo", Nick!

NICK
Buona sera, ragazzi

SID, HAPPY, BILLY
"Hallo"!

NICK
"Hallo"!

JOE, BELLO
(canterellando un ritornello americano) 
"Dooda, dooda, day"

HARRY
(sedendosi al tavolo del faraone)
Sigari, Nick!

JOE
(battendo una mano sul tavolo) 
whisky!

NICK
Son qua. 

BELLO
Minnie?

NICK
Sta bene.

SID
(che si è seduto al tavolo del faraone, 
agli altri che sono intorno) 
Ragazzi, un faraone! Chi ci sta?

HARRY
Io ci sto.

HAPPY
Anch'io ci sto.

JOE
Anch'io. 

BELLO
"All right!» Chi è che tiene banco?

HAPPY 
(indicando Sid) 
Sid.

BELLO 
Brutto affare.

SID
(gettando con sprezzo le carte sul tavolo)
Chi vuol mischiare, mischi. 

(Harry mischia le carte) 

JOE
(battendo con la palma aperta sulla spalla di Sid) 
"Holla!"

(Entrano Sonora e Trin seguiti da parecchi minatori
con selle ed arnesi che sono gettati rumorosamente a 
terra; alcuni poi salgono alle sale superiori, altri
vanno nella sala da ballo e attorno al tavolo di giuoco) 

SONORA, TRIN
Da cena, Nick!
Che cosa c'è? 

NICK
C'è poco. 
Ostriche sott'aceto... 

SONORA 
Quello che c'è. 

TRIN
... con whisky.

SONORA
(battendo sulle spalle di Larkens )
"Hallo", Larkens!

LARKENS
(con melanconia, senza alzare il capo dalle mani) 
"Hallo"!

MINATORI 
(preparandosi al giuoco) 
Andiamo!...

SID
Fate il giuoco.

(Nick, affaccendato, va e viene con bottiglie e bicchieri 
dalla saletta superiore alla sala da ballo. Apparecchia 
anche il tavolino di mezzo per Sonora e Trin) 

JOE 
(puntando) 
Al "giardino"!

HARRY 
(c. s.) 
Alle "piccole"! 

BELLO
(c. s.) 
Alle "grandi"! 

MINATORI
(dal ballatoio)
Nick, da bere!

SONORA
(a Trin, sedendo al tavolino apparecchiato) 
Ti aspetto?

TRIN
(dal gruppo dei giuocatori, a Sonora)
Vengo...

HAPPY
Gettoni!

SID
Un re... Un asso. 

BELLO
(con rabbia)
Maledetto

RANCE
(a Nick che gli passa accanto, accennandogli Larkens,
che ha chinato il capo sulle braccia)
Larkens che ha? 
Sta male? 

NICK 
Il suo solite male. Nostalgia. 
Mal di terra natia
Ripensa la sua vecchia Cornovaglia 
e la madre lontana che l'aspetta...

RANCE 
(riaccendendo il sigaro) 
Che terra maledetta, quest'occidente d'oro! 

NICK
Ha la malaria gialla.
L'oro avvelena il sangue a chi lo guarda. 

RANCE
E Minnie, come tarda!

(Esce per la porta del fondo)
(Al tavolo del faraone il giuoco continua più intenso)  

SID
(a Happy, indicando la puntata) 
Quanti dollari?

HAPPY
Dieci.

SID 
(dandogli il resto) 
E novanta, fan cento.
Fante... Regina...

JOE 
Hurrà! Evviva! 

HAPPY
(con rabbia)
Sacramento!

TRIN
Australiano d'inferno!

JOE
Il tre non vince mai. 

TRIN
Tutto sul tre!

SID
Tre... Sette...

(I giuocatori puntano con più accanimento, s'odono 
parole come bestemmie represse e tintinnii di monete) 

TRIN
Tutto perso. "Good bye!"

(Si stacca dal tavolo del giuoco e siede a quello 
dove Sonora sta mangiando. Al tavolo del giuoco 
si accalorano di più le discussioni e le proteste. Nick 
corre di qua e di là portando bibite, sigari, ecc. 
Alcuni minatori salgono al piano superiore, altri ne
discendono; chi va ai banco, chi si sofferma al tavolo 
del giuoco interessandosene. Entrano pure nuovi tipi 
di minatori. Billy si avvicina al banco furtivamente,
ruba dei sigari ed esce. Nel cielo nuvoloso si vedono 
grandi squarci stellati). 

NICK
(rientrando dalla sala da ballo, forte a tutti) 
Nella sala, ragazzi,
vi si vuole a ballare! 

SONORA 
A ballare? Son pazzi!
Io non ballo con uomini!

(a Trin) 

Ti pare? 

TRIN
Giusto.

SONORA
(alzandosi, in disparte a Nick che torna dal banco 
con la cassetta dei sigari)
Minnie infine s'è decisa per me?

NICK 
(furbescamente, secondandolo)
Certo: ho capito che siete il preferito!...

SONORA 
(gongolando, forte ai compagni) 
Sigari a tutti!

TUTTI
Hurrà!

(Nick corre a prendere la cassetta dei sigari, 
distribuendo; discende dalla sala da ballo escono 
due giovanotti danzando). 

TRIN
(fermando Nick, in disparte, sottovoce) 
Nick, che ti ha detto?

NICK 
(furbescamente anche a lui) 
Mah! Se ho ben capito
voi siete il preferito.

TRIN 
(gongolando) 
Whisky per tutti!

TUTTI 
Hurrà!

(Nick porta in giro bottiglie e bicchieri)  

JAKE WALLACE
(di fuori cantando)
"Che faranno i vecchi miei 
là lontano,
là lontano,
che faran laggiù?
Tristi e soli i vecchi miei 
piangeranno,
penseranno
ch'io non torni più!"

NICK 
(facendosi sulla porta) 
Ragazzi, vi annunzio Jake Wallace 
il menestrello del campo!

(Ma già la canzone nostalgica ha preso tutte quelle 
anime avide e rudi: le teste si sollevano, gli orecchi 
sono tesi: il giuoco langue. Quelli del piano superiore 
si affacciano ad osservare: nel silenzio, il tintinnio 
dei gettoni adagio, adagio si spegne. Jake Wallace, 
il cantastorie, appare sulla porta cantando e 
accompagnandosi sul banjo). 

JAKE WALLACE 
(entrando)
"La mia mamma...

(Si ferma stupito del silenzio che l'accoglie. Tutti 
i minatori, col viso proteso verso di lui, gli fanno 
cenno con le mari di continuare) 

... che farà
s'io non torno, 
s'io non torno? 
Quanto piangerà!"

ALCUNI MINATORI 
(dal tavolo del giuoco) 
Al telaio tesserà
lino e duolo 
pel lenzuolo 
che la coprirà..."

ALCUNI MINATORI 
(dal ballatoio della sala superiore)
E il mio cane dopo tanto... 

JAKE WALLACE 
Il mio cane...

ALTRI MINATORI 
(di sopra)
il mio cane mi ravviserà?..."

(Una nostalgia quasi disperata si impadronisce di 
tutti. Qualcuno, che ha cominciato ad accompagnare 
la canzone battendo col pugno dei colpi sordi sul 
tavolo, si interrompe) 

HARRY 
(prorompendo come in un singhiozzo)
O mia casa, al rivo accanto... 

I MINATORI 
(dal tavolo) 
... là lontano...

I MINATORI 
(di sopra)
là lontano...

TUTTI 
(sommessamente) 
... Chi ti rivedrà?"

(Il canto si spegne angosciosamente. Silenzio. Larkens, 
al canto nostalgico, si scosso dai suo torpore doloroso, 
e si è alzato. Alle ultime parole del coro scoppia in 
pianto. Jake Wallace entra nella stanza, si fa versare 
da bere al banco da Nick e poi esce per la porta del 
fondo) 

VOCI
Jim, perchè piangi?... Jim!... 
Che hai ?...

LARKENS
(in lacrime, supplicando) 
Non reggo più,
non reggo più, ragazzi! Son malato, 
non so di che.. Mandatemi,.
ah, mandatemi via! Son rovinato! 
Son stanco di piccone e di miniera! 
Voglio l'aratro, vo' la mamma mia!...

(Tutti gli sono attorno, confortandolo, commossi. 
Sonora prende un cappello e invita tutti a versar 
denari per Larkens. Rance rientra in scena) 

SONORA 
Per rimandarlo a casa...

VOCI
Prendi... - To'... - Cinque dollari! 
Altri cinque!... - A te, Son...
Anche questi..-

SONORA 
(Versa il contenuto del vassoio nelle mani di Larkens)
Coraggio!

LARKENS 
(commosso, rivolgendosi un po' a tutti ed avviandosi, 
mandando saluti, esce, salutato da tutti con cenni della 
mano)
Grazie, grazie ragazzi!...

(Larkens esce; i minatori riprendono il loro posto 
ai tavoli) 

VOCI
Va tutto?... - Al quattro... - Al tre- 
Raddoppio... - Giuoco fatto...
Niente va più!... - Due!... Re! 

BELLO
(che ha colto Sid a barare, dà un gran pugno sul 
tavolo e butta le carte in faccia a Sid) 
Questa è da ladro!

SONORA 
(estraendo il revolver e minacciandone Sid)
Su le mani!... Baro!

(tutti si alzano in grande agitazione. Joe prende per 
le spalle Sid she si è alzato e tiene alte le braccia. Trin 
gli piglia il revolver e lo dà a Nick che si è avvicinato 
appena scoppia il tumulto. Nick ripone il revolver di 
Sid in un cassetto del banco) 

BELLO
(a Sid)
Su le braccia!

(prende il mazzo di carte che Sid teneva nascoste in 
una tasca interna della giacca e le butta sul tavolo) 

Guardate!

HARRY
Sia legato! 

VOCI
Al laccio il ladro!
Al laccio il baro!

(Sid è afferrato e portato in mezzo alla scena. Tutti 
gli sono addosso malmenandolo. Jake Rance, che 
era uscito, comparisce sulla porta della sala da ballo, 
osservando la scena con fredda indifferenza) 

SID 
(supplichevole) 
Per carità'...

JACK RANCE 
(avvicinandosi, freddamente)
Che succede? 

BELLO
Ha barato! 
Avrà ciò che gli spetta!...

VOCI
Al laccio!... 

RANCE
(sorride, si leva di tasca con fiamma il fazzoletto, lo 
spiega con flemma, e si pulisce le scarpe appoggiando 
il piede ad una sedia) 
Andiamo, ragazzi! 
Un po' di calma... Qua... vediamo. 

VOCI
Al laccio, Sid
A morte!

(Tutti si stringano di nuovo minacciosi 
attorno a Sid tremante) 

RANCE
(trattenendoli, freddo)
Evvia! Che è poi la morte?
Un calcio dentro al buio e buona notte! 
So un castigo più degno.
Datemi la sua carta...

(Dànno a Rance il due di picche; egli con uno 
spillo lo appunta sul petto di Sid, sopra il cuore) 

Sopra il cuore, 
come si porta un fiore.
Non toccherà più carte. È questo il segno. 
Se si azzardasse a toglierlo, impiccatelo.

(a Bello, con autorità)  

Domani al campo, tu spargi la voce.

(dando un calcio a Sid) 

Va! 

SID 
(piagnucoloso, raccomandandosi) 
Ragazzi, siate buoni!...

TUTTI 
(sbertandolo e spingendolo fuori) 
Via di qua!
Via! - Fuori! - Via di qua! - Ladro! - Uh! Uh! 

(Lo cacciano a pedate. Rance si siede al tavolo del 
faraone, invitando Sonora, Trin e altri) 

RANCE
(a Sonora e Trin)
Un poker!

(a Nick)  

Nick, gettoni!

(Nick porta i gettoni. Mentre si rimettono 
al giuoco, entra Ashby)  

ASHBY
Sceriffo, "hallo!»

RANCE 
(ai minatori) 
Ragazzi, fate largo!
Presento mister Ashby, dell'Agenzia Wells Fargo. 

(Ashby stringe la mano a Rance, a Sonora e a Trin e 
agli altri più vicini. Saluta con un cenno della mano i 
più lontani, che rispondono con lo stesso cenno) 

ASHBY
Nick, portami da bere.

(ai vicini, sedendosi al tavolo con Rance) 

Come sta la ragazza? 

TUTTI 
(lusingati)
Grazie, bene. 

(Nick porta da bere a Ashby)  

RANCE
Che nuove del bandito? 

ASHBY 
Da tre mesi lo apposto 
non è molto discosto...

(Nick esce)  

RANCE 
(a Ashby) 
Dicon che ruba come un gran signore! 
È spagnuolo?

ASHBY 
La banda
di ladri, a cui comanda,
è messicana: gentaccia gagliarda, 
astuta, pronta a tutto. State in guardia. 
Io mi, sdraio. Son stanco, ho l'ossa rotte. 

(Si alza e s'avvia verso il sottoscala) 

A tutti, buona notte!

(Prende un mantello sotto la scala: si adagia sui 
sacchi, senza curarsi di quanto gli succede intorno. 
Nick ritorna dentro con un vassoio pieno di bicchieri 
con whisky e limone) 

TRIN 
(a Nick) 
Che cos'è ?

NICK 
Offre Minnie! 

TUTTI
Viva Minnie! 
Viva la nostra Minnie!

RANCE 
(con sussiego) 
Mistress Rance, fra poco.

SONORA
(scattando)
No, faccia di cinese! 
Minnie si prende giuoco di te!

RANCE 
(alzandosi, livido)
Ragazzo, è l'whisky che lavora. 
Ti compatisco... Di Jack Rance finora 
nessuno, intendi, s'è mai preso giuoco! 

(avanza verso Sonora) 

E buon per te ch'io non curi le offese 
degli ubriachi!

SONORA
(Dà un pugno sul tavolo; gli altri si voltano, cercano 
di calmare Sonora, ma questi si svincola e si alza 
minacciando Rance)
Vecchio biscazziere! 
Minnie ti burla!

RANCE 
(avanzandosi d'un passo) 
Provalo!

SONORA 
(svincolandosi) 
Ti burla, muso giallo!

RANCE
Ah, miserabile!

(Gli si slancia contro; si azzuffano; gli altri cercano 
dividerli, ma non fanno a tempo; una donna è entrata 
d'un balzo, li ha, con ferino polso, divisi violentemente, 
strappando dalle mani di Sonora la pistola, È Minnie. 
Bello la segue, fermandosi al banco a guardare, 
ammirato. Un grido scoppia da tutte le parti: l'ira 
cade subitamente. Solo Rance si apparta, tutto cupo, 
nella sua sedia di sinistra). 

TUTTI
(con entusiasmo, agitando i cappelli) 
"Hallo" Minnie! "Hallo" Minnie! 

MINNIE 
(avanzandosi, con autorità) 
Che cos'è stato?...

(severa, a Sonora)  

Sempre tu, Sonora? 

TRIN
Nulla, Minnie; sciocchezze... 
Si scherzava!

MINNIE
(adirata)
Voi manderete tutto alla malora! 
Vergogna!...

JOE
Minnie...

MINNIE
Non farò più scuola. 

TUTTI
No, Minnie, no!...

SONORA 
(imbarazzato)
Sai, quando tu ritardi ci si annoia... 
Ed allora...

MINNIE
(scuote la testa e sorride rabbonita; avvicinandosi 
al banco, vede Bello in contemplazione)
Bello, che fai? 
Che guardi? 

BELLO
(si scuote, sorridendo impacciato)
Nulla...

ALCUNI 
(ridendo) 
Guardava... te!

JOE 
(offrendole il mazzolino di fiori) 
Minnie, li ho colti
lungo il Torrente Nero... Al mio paese 
ce ne son tanti! I prati ne son folti...

MINNIE 
Oh, grazie, grazie, Joe!... 

SONORA
(levandosi di tasca un nastro ripiegato) 
È passato pel campo oggi un merciaio 
di San Francisco... Aveva trine e nastri.

(con galanteria affettuosa, svolgendo il nastro)  

Questo è per voi... Vedete, è color porpora 
colpe la vostra bocca...

HARRY
(come Sonora, spiegando un fazzoletto di seta)
E questo è azzurro, come il vostro sguardo! 

MINNIE
Grazie, grazie!...

ASHBY
(che si è rialzato e si è avvicinato 
al banco, alzando il bicchiere) 
Gli omaggi di Wells Fargo! 

MINNIE
(toccando il suo bicchiere con quello di Ashby) 
Hip! Hip!...

(offrendo sigari ad Ashby) 

"Regalias" ? "Auroras" ? "Eurekas" ? 

ASHBY
(con galanteria affettata)
Se li scegliete voi, la qualità 
non conta nulla. Ognuno 
avrà per me il profumo 
della man che li tocca!

NICK
(a Minnie, sommessamente) 
Vi prego, andate in giro ogni vostra parola, 
ogni sorriso è una consumazione!

MINNIE 
(battendolo sulla spalla) 
Mala lingua!

(scorgendo Rance in disparte)  

Vi do la buona sera, sceriffo!

RANCE
Buona sera, Minnie.

SONORA
(a Minnie consegnandole un sacchetto d'oro) 
Tira una riga sul mio conto!

(Minnie cancella il conto di Sonora, 
pesa l'oro, io contrassegna e lo ripone nel barile) 

ASHBY
(a Rance)
Con queste bande in giro, è una pazzia 
tener l'oro qua dentro... All'Agenzia 
starebbe molto meglio.

(Continua a parlare con Rance, seduto al tavolo del 
faraone. Minnie ha preso dal cassetto del banco un 
libro, la Bibbia, ed è venuta in mezzo alla stanza. 
Tutti i minatori la seguono e le fanno circolo intorno. 
Qualcuno rimane in piedi, due portano lì vicino una 
panca e si siedono. Anche Minnie si siede ed apre la 
Bibbia. Rance e Ashby, di lontano, guardano e 
tacciono) 

MINNIE 
(sfogliando la Bibbia) 
Dove eravamo?... Ruth... Ezechiel... No... 
Ester?... Ali, ecco il segno.
"Salmo cinquantunesimo, di David..." 

(a Harry che si è seduto)  

Harry, ricordi chi era David?

HARRY
(alzandosi, grottescamente, come uno scolaretto 
che reciti la lezione) 
Era un re dei tempi antichi, un vero eroe 
che quando ancor era ragazzo, armatosi 
d'una mascella d'asino,
affrontò un gran gigante e l'ammazzò...

MINNIE 
(ridendo) 
Che confusione!... Siedi.

(Harry siede confuso) 

A posto, Joe!
Ora leggiamo. "Versetto secondo 
Aspergimi d'issòpo e sarò mondo..." 

TRIN 
(ingenuo) 
Che cos'è quest'issòpo, Minnie? 

MINNIE
È un'erba che fa in Oriente...

JOE
(dolcemente)
E qui da noi non fa? 

MINNIE
Sì, Joe, nel cuore ognun di noi ne serba 
un cespuglietto...

JOE 
(ridendo) 
Nel cuore? 

MINNIE 
Nel cuore.

(continuando a leggere) 

"Lavami e sarò bianco come neve. 
Poni dentro al mio petto
un puro cuore, e rinnovella in me 
uno spirito eletto..."

(interrompendosi) 

Ciò vuol dire, ragazzi, che non v'è, 
al mondo, peccatore
cui non s'apra una via dl redenzione... 
Sappia ognuno di voi chiudere in se 
questa suprema verità d'amore.

(se senti il galoppo d'un cavallo) 

NICK 
(accorrendo alla porta) 
La posta!

POSTIGLIONE
(fuori, apparendo sulla porta, a cavallo) 
"Hallo", ragazzi! 

(dà le lettere a Nick, che le porta dentro)  

State attenti! 
S'è visto sul sentiero un ceffo di meticcio...

(Nick distribuisce; un dispaccio per Ashby; lettere a 
Happy, Bello e Joe; a Harry un giornale. Ashby apre 
il dispaccio, lo legge con stupore) 

ASHBY 
Postiglione! 

(Entra il Postiglione. Tutti gli sono intorno: 
Ashby lo interroga)  

Conosci certa Nina? 
Nina Micheltorena? 

MINNIE
(interponendosi, con aria di donna informata) 
E una finta spagnola
nativa di Cachuca, una sirena 
che fa molto consumo di nerofumo
per farsi l'occhio languido. 
... Chiedetene ai ragazzi!

(Il Postiglione esce con Nick. Minnie torna al 
banco. Happy, Bello, Joe ed altri, in varie pose, 
chi più indietro, chi più avanti scorrono le loro 
lettere. Harry legge il giornale. Ashby e Rance si
avanzano verso il proscenio) 

ASHBY
Sceriffo, questa sera
ho Ramerrez al laccio... 

RANCE 
Come?

ASHBY 
(mostrandogli il dispaccio ripiegato) 
L'avventuriera
mi dice che sa il covo del bandito 
e che stanotte a mezzanotte vada 
alle "Palme" a trovarla.

RANCE 
(dubitoso) 
Quella Micheltorena è una canaglia. 
Ashby non vi fidate: è un brutto azzardo.

ASHBY 
(strizzando l'occhio)
Hum! Vendette di donne innamorate... 
Ad ogni modo, Rance, tengo l'invito.

(Asbby esce per la porta di fondo, accompagnato da 
Rance. Sparsi qua e là i minatori continuano a leggere 
le loro lettere; chi straccia con dispetto la lettera dopo 
averla letta, dicendo: Maladetta. Altri invece la bacia e 
la mette con grande cura nel portafoglio; altri leggono 
e ripongono le loro lettere dicendo: va bene. Minnie, al 
banco, parla scherzosa con Sonora e Trin) 

BELLO 
(leggendo una lettera) 
Ketty sposa? E chi sposa la mia Ketty? 
Sentì! L'orologiaio suo vicino...
Quel vecchio sordo!... Mah!...

(sospiro di chi ricorda molte cose)  

Povera Ketty! 

HAPPY
(leggendo sottovoce)
"... Perfino il pappagallo s'è avvilito; 
non grida più: "Buongiorno, fratellino!" 
ma chiama: te Happy" e poi dice: "Partito!"... 

HARRY
(leggendo il giornale)
Incendi, guerre, terremoti, piene...
Quante cose nel mondo!... E al mio villaggio, 
che faranno laggiù? Staranno bene?...

JOE 
(leggendo)
"Pur troppo, Joe, ci son notizie tristi..."

(continua a leggere sottovoce, poi dà un gran pugno 
sul tavolo e si butta di schianto sdraiato su una panca, 
con la testa fra le mani, mugolando) 

TUTTI 
(facendoglisi attorno) 
Joe, che c'è? - Brutte nuove? - 
Su, coraggio! 

JOE
(sbattendo in terra il berretto, con ira dolorosa) 
Ed anche nonna se n'è andata!

(sta per dire altre parole, ma si trattiene, si morde un 
dito, asciuga gli occhi col dorso della mano e ordina, 
seccamente) 

Whisky!

(va al banco dove è Minnie, beve ed esce). 

NICK 
(rientrando, dalla porta di fondo) 
C'è fuori uno straniero...

MINNIE
Chi è

NICK
Non l'ho mai visto... 
Sembra di San Francisco.
Mi ha chiesto un whisky ed acqua. 

MINNIE
Whisky ed acqua? Che son questi pasticci? 

NICK
È quello che gli ho detto
Alla "Polka" si beve l'whisky schietto. 

MINNIE
Bene, venga. Gli aggiusteremo i ricci.

(Nick esce di nuovo. Intorno a un tavolo rimangono 
tre o quattro a giuocare ai dadi; dopo poco se ne 
vanno; tutti a poco a poco si allontanano, chi nella 
sala da ballo, chi esce, chi va sopra. Rimangono soli 
Minnie e Rance. Rance si fa più dappresso a Minnie, 
parlandole con voce tremante di desiderio) 

RANCE 
Ti voglio bene, Minnie...

MINNIE 
(sorridendo, indifferente)
Non lo dite... 

RANCE
Mille dollari, qui, se tu mi baci!... 

MINNIE 
(nervosa, ridendo) 
Rance, voi mi fate ridere... 
Su via, finitela!

RANCE 
(incalzandola)
Tu non puoi star qui soia! 
Ti sposo..,

MINNIE 
(scansandolo, ironica)
E vostra moglie, che dirà?... 

RANCE
Se tu lo vuoi, mai più mi rivedrà! 

MINNIE
(con fierezza)
Rance, basta! M'offendete! 
Vivo sola così, voi lo sapete, 
perchè così mi piace...

(frugandosi ili petto e facendo luccicare 
in faccia a Rance una pistola ) 

con questa compagnia sicura e buona, 
che mai non m'abbandona...
Rance, lasciatemi in pace.

(Si ripone la pistola nel petto. Rance si allontana 
dal banco in silenzio, siede al tavolo del faraone 
e nervosamente mischia le carte. Minnie lo guarda 
di sottecchi, poi gli si avvicina)  

Siete in collera, Rance? Perchè? 
Vi ho detto il mio pensiero schietto...

RANCE
(getta le carte sul tavolo con un gesto violento, 
poi con voce aspra e tagliente)
Minnie, dalla mia casa son partito,
ch'è là dai monti, sopra un altro mare: 
non un rimpianto, Minnie, m'ha seguito, 
non un rimpianto vi potea lasciare! 
Nessuno mai mi amò, nessuno ho amato, 
nessuna cosa mai mi diè piacere! 
Chiudo nei petto un cuor di biscazziere, 
amaro e avvelenato,
che ride dell'amore e del destino: 
mi son messo in cammino 
attratto sol dal fascino dell'oro...
È questo il solo che non m'ha ingannato. 
Or per un bacio tuo getto un tesoro!

MINNIE
(sognando) 
L'amore è un'altra cosa...

RANCE 
(beffardo)
Poesia 

MINNIE 
Laggiù nel Soledad, ero piccina, 
avevo una stanzuccia affumicata 
nella taverna sopra la cucina.
Ci vivevo con babbo e mamma mia. 
Tutto ricordo: vedo le persone 
entrare e uscire a sera.
Mamma facea da cuoca e cantiniera, 
babbo dava le carte a faraone.
Mamma era bella, aveva un bel piedino. 
Qualche volta giuocava anch'essa; ed io, 
che me ne stavo sotto al tavolino 
aspettando cader qualche moneta
per comprarmi dei dolci, la vedevo 
serrar furtiva il piede al babbo mio... 
S'amavan tanto!... Anch'io così vorrei 
trovare un uomo: e certo l'amerei.

RANCE
(guardandola fisso, minaccioso, poi reprimendosi) 
Forse, Minnie, la perla è già trovata?

(Minnie stà per rispondere, quando Nick rientra. 
È con lui Dick Johnson. Ha sotto il braccio la sella 
del suo cavallo) 

JOHNSON
(posando la sella in terra, fieramente)
Chi c'è, per farmi i ricci?...

MINNIE
(ha uno scatto di sorpresa, come chi riconosce 
una persona. Ma si frena subito)
Salute allo straniero! 

JOHNSON
(anche lui, dopo un moto di stupore, con fare più dolce) 
Io son quello che chiesi whisky ed acqua.

MINNIE 
(premurosa)
Davvero?
Nick, il signore prende l'whisky come gli pare. 

(Controscena di meraviglia di Nick e Rance. Nick 
cerca sotto il banco la caraffa dell'acqua. Rance 
osserva, con le ciglia aggrottate)  

(indicando a Johnson una panca, un po' imbarazzata)  

Sedetevi... Dovete essere stanco...

JOHNSON
(con lo stesso imbarazzo, guardandola) 
La ragazza del campo?

MINNIE 
(arrossendo) 
... Sì. 

RANCE 
(provocante e canzonatorio, avvicinandosi a Johnson) 
Nessuno straniero può entrare al campo. 
Certo, voi sbagliaste sentiero, giovinotto. 
Per caso, andavate a trovare
Nina Micheltorena?

MINNIE
(a Rance, sgridandolo)
Rance!

JOHNSON
Fermai il cavallo qualche momento appena 
per riposarmi... e, 
al caso, tentare un baccarat. 

RANCE 
(aspro) 
Giuocare? E il vostro nome? 

MINNIE
(ridendo)
Forse che qui si sa 
il nome della gente?

JOHNSON 
(fissando Rance) 
Johnson.

RANCE 
(ostile) 
Johnson... E poi?

JOHNSON
Vengo da Sacramento. 

MINNIE
(con molta gentilezza) 
Benvenuto fra noi,
Johnson di Sacramento!

(Rance si ritira in disparte, fremendo. Nick esce)  

JOHNSON
(a Minnie. Entrambi sono appoggiati al banco) 
Grazie... Vi ricordate di me?

MINNIE 
(sorridendo) 
Sì, se anche voi mi ricordate...

JOHNSON
E come non potrei? 
Fu pel sentiero di Monterey... 

MINNIE
Fu nel tornare... 
Mi offriste un ramo di gelsomino...

JOHNSON 
E poi vi dissi: Andiamo a cogliere le more...

MINNIE
Ma io non venni...

JOHNSON 
È vero... 

MINNIE 
Ricordate, signore?

JOHNSON
Come adesso...

MINNIE
Io ripresi il mio cammino,
Voi dicevate...

(abbassando gli occhi)  

Non ricordo più...

JOHNSON 
(avvicinandolesi)
Sì, che lo ricordate 
Dissi che da quell'ora... 

MINNIE
Non m'avreste scordato. 

JOHNSON 
Nè v'ho scordato mai! 

MINNIE
Quanto tempo sperai
di rivedervi... E non vi vidi più! 

RANCE
(si è avvicinato al banco. Con un colpo 
rovescia il bicchiere di Johnson) 
Signor Johnson, infine voi m'avete seccato!
Sono Jack Rance, sceriffo. Non mi lascio burlare. 
Che venite a far qui?

(Johnson si ritrae d'un passo e lo guarda
sdegnosamente. Rance va alla porta della 
sala da ballo e chiama:) 

Ragazzi! 
Uno straniero ricusa confessare, 
perchè si trova al campo!

I MINATORI
(investendo Johnson) 
Chi é ? Dov'è?
Lo faremo cantare!

MINNIE
(arrestandoli con un gesto imperioso) 
Io lo conosco! Innanzi al campo intero 
sto garante per Johnson!...

(L'intervento di Minnie calma tutti i minatori, che si 
avvicinano a Johnson, salutando con fare cordiale) 

SONORA
Buona sera, signor Johnson!

JOHNSON
(con effusione, stringendo le mani che gli si tendono)
Ragazzi, buona sera

TRIN
(indicando Rance, che si è ritirato indietro, 
più pallido del consueto) 
Ho piacere per lui! 
Questo cialtrone smetterà quel suo fare da padrone! 

HARRY
(a Johnson, indicando la sala da ballo) 
Signor Johnson, un valzer?...

JOHNSON 
Accetto. 

(offrendo il braccio a Minnie) 

Permettete ?

(Tutti guardano Minnie, fra lo stupore e la gioia, 
sorridendo come per incitare Minnie a ballare. 
Soltanto Rance ha l'aspetto accigliato)  

MINNIE
(confusa, ridendo)
Io?... Scusatemi, Johnson : voi non lo crederete, 
tua non ho mai ballato in vita mia...

JOHNSON 
(sorridendo) 
Andiamo...

TUTTI
Avanti, Minnie!... Sarebbe scortesia! 

MINNIE
(decidendosi, graziosamente) 
E andiamo pure!

(prende il braccio di Johnson)  

TUTTI
Avanti! Musica!... Hip!... Hurrah! 

(Trin e Sonora tengono aperto l'uscio della sala: Harry 
ed altri minatori battono il tempo con le mani: Minnie 
e Johnson scompaiono nella sala, danzando, seguiti dagli 
uomini; restano Sonora, Tin, Bello, Harry, Rance) 

NICK 
(rientrando)
Dov'è Minnie ?

RANCE 
(ringhioso) 
E là dentro
che balla con quel can di pelo fino 
giunto da Sacramento!

(Vede la sella di Johnson a terra, con un calcio la 
butta lontano Nick scrolla le spalle. Si sentono di 
fuori delle grida. Appare sulla porta Ashby, con 
pochi uomini, gettandosi innanzi José Castro) 

ASHBY
Al laccio! Legatelo!

(Alcuni lo legano. Castro cade a terra, a sinistra, 
quasi al proscenio, con aria di bestia terrorizzata) 

CASTRO
(vedendo la sella di Johnson, fra sè) 
La sella del padrone! L'hanno' preso! 

ASHBY
(a Nick, ansando) 
Da bere!... Sono morto.

RANCE
(afferrando Castro per i capelli e 
rovesciandogli il capo) 
Figlio di cane, mostraci
la tua lurida faccia!
Tu sei con Ramerrez!...

(Un gruppo di minatori esce precipitosamente 
dalla sala da ballo. Di dentro la danza continua)

CASTRO 
(impaurito) 
Son fuggito. L'odiavo.
Se volete, vi porto 
sulla sua traccia! 

SONORA 
(violento) 
Questo sudicio ladro c'inganna!

CASTRO
Non v'inganno! 

RANCE 
Conosci il nascondiglio? 

CASTRO 
(con voce fioca) 
É a poco più d'un miglio: 
alla Madrona Canyada.

(tutti, meno Rance, si avvicinano, curvandosi, 
a Castro, e ansiosamente ascoltano) 

Vi mostrerò la strada. 
In nome di mia madre 
Maria Saltaja,
giuro che non v'inganno! 
Se volete, vi porto.
Gli pianterò nel dorso 
la mia navaja!

RANCE
(interrogando intorno)
Si Va?

ASHBY
(guardando fuori, scrutando il cielo) 
S'è annuvolato...
Avremo la tormenta... 

RANCE
Legatelo!

SONORA 
E un buon colpo...

TRIN
Si tenta!

(Trin e Sonora, verso la porta della sala da ballo,
chiamando)  

TRIN, SONORA
A cavallo! a cavallo!

(all'aprirsi della porta Castro ha guardato dentro; 
ha visto Johnson; Johnson lo ha notato) 

CASTRO 
(fra se, lieto) 
Non è preso! 
É nel ballo!

UOMINI DEL CAMPO E DEL MONTE 
(uscendo dalla sala da ballo)
Dove si va?

RANCE
S'insegue Ramerrez! Presto

NICK
(a Sonora, preoccupato per Minnie e per il barile) 
E l'oro ?

SONORA 
(con galanteria) 
Gli occhi di Minnie bastano a guardarci il tesoro!

(Tutti escono. Poco appresso esce dalla sala Johnson: 
vede Castro, si domina. Nick si trae dalla cintura la 
pistola e si mette sulla porta a fare la guardia)

CASTRO 
(a Nick)
Aguardiente!

(Nick va dietro il banco a prendere l'acquavite,
Johnson si avvicina a Castro senza farsi notare) 

CASTRO 
(pianissimo, rapido)
Mi son lasciato prendere
per sviarli. Mi seguono nel bosco 
i nostri. Presto udrete
un fischio; se c'è il colpo, rispondete 
col fischio vostro.

(Nick porta a Castro l'acquavite. Johnson si 
volge, indifferente. Castro beve con avidità) 

NICK
(a Johnson). 
Quest'uomo sa la traccia di Ramerrez...

(Dalla finestra, dietro il banco, si vedono apparire e 
sparire torce e lumi bianchi e rossi: si odono passi di 
cavalli: le teste dei cavalli appariscono all'altezza 
della finestra: si alternano voci. Rance entra con 
alcuni nomini) 

RANCE 
(Fissa Johnson, con dispetto, senza salutare; si morde 
di nascosto rabbiosamente una mano; ordina agli 
nomini di portare fuori Castro, che esce, guardando 
furtivamente Johnson)
Ora via! 

(Partono: Nick, sulla porta, saluta)  

NICK
Buona fortuna!

(Nick si dispone a chiudere la "Polka". Sale ai piano 
superiore e spegne il lume: spegne, qua e là, lumi e 
candele; va alla sala da ballo; Minnie ne esce; Nick 
entra, spegne e ritorna) 

MINNIE 
(a Johnson)
Oh, signor Johnson, Siete 
rimaste indietro a farmi compagnia
per custodir la casa?... 

JOHNSON
(con un lieve turbamento) 
Se volete...

(siede presso al tavolo del giuoco. Minnie 
rimane in piedi dinanzi a lui, appoggiata al 
tavolo. Dopo una pausa) 

Che strana cosa' Ritrovarvi qui 
dove ognuno può entrare
col tranquillo pretesto 
di bere, e con l'intento 
di rubare...

MINNIE
Vi dò la mia parola 
che saprei tener fronte
a chiunque...

JOHNSON 
(osservandola, sorridendo) 
Anche a chi non volesse rubare 
più che un bacio?... 

MINNIE 
(ridendo) 
Anche!... 
Onesto mi è accaduto, talvolta...

(abbassando gli occhi con grazia)  

Ma il primo bacio debbo darlo ancora.

JOHNSON 
(guardandola con interesse crescente)
Davvero? 
Ed abitate qui alla «Polka?»

MINNIE
Abito una capanna a mezzo il monte. 

JOHNSON 
Meritate di meglio.

MINNIE 
Mi contento 
a me basta; credete.
Ci vivo sola, sola, 
senza timore...

(mette le monete in una cassetta da sigari 
vuota e si avvicina al barile)  

Strano!
Io sento che di voi mi fiderei,
ben ch'io non sappia ancora chi voi siate... 

JOHNSON
Non so ben neppur io quello che sono. 
Amai la vita, e l'amo,
e ancor bella mi appare. 
Certo anche voi l'amate, 
ma non avete tanto
vissuto per guardare fino in fondo 
alle cose del mondo...

MINNIE
Non so, non vi comprendo.
Io non son che una povera fanciulla 
oscura e buona a nulla:
mi dite delle cose tanto belle 
che forse non intendo...
Non so che sia, ma sento 
nel cuore uno scontento 
d'esser così piccina,
e un desiderio d'innalzarmi a voi 
su, su, come le stelle,
per esservi vicina, 
per potervi parlare.

JOHNSON 
Quello che voi tacete
me l'ha già detto il cuore 
quando il braccio v'ho offerto 
alla danza con me,
quando contro il mio petto 
sentendovi tremare
ho provato una gioia 
strana, una nuova pace 
che ridire non so!

MINNIE 
Ed anch'io, come voi,
leggermi in cuor non so, 
ma ho l'anima piena
di tanta allegrezza, 
di tanta paura...

(Nick è apparso sulla soglia, con aria preoccupata.
Minnie resta contrariata) 

Che cosa c'è?

NICK 
Guardatevi. S'è visto 
qui attorno un altro ceffo messicano... 

MINNIE
(alzandosi, verso la porta)
Dove, Nick?

JOHNSON
(trattenendola, con mistero) 
Non andate!

(Si ode un fischio acuto, nella notte. Johnson fra se)  

Il segnale!...

MINNIE
(a un tratto timorosa, come rifugiandosi 
accanto a Johnson) 
Ascoltate!
Che sarà questo fischio?

(indica il barile) 

In quel barile, Johnson, c'è un tesoro. 
Ci ripongono l'oro i ragazzi...

JOHNSON
E vi lasciano così?... 

MINNIE 
Ogni notte rimangon qui a vegliarlo 
a turno, un po' per uno.
Stanotte son partiti sulle peste 
di quel dannato...

(con impeto) 

Oh, ma, se qualcuno 
vuole quell'oro, prima di toccarlo, 
dovrà uccidermi qui!
Povera gente! Quanti son di loro
che han lasciato lontano una famiglia, 
una sposa, dei bimbi,
e son venuti a morir come cani, 
in mezzo alla fanghiglia,
per mandare un po' d'oro
ai cari vecchi, ed ai bimbi lontani! 

(risoluta, con semplicità)  

Ecco, Johnson, perchè
chi vuol quest'oro, prima 
passerà su di me!

(Minnie va dietro il banco, vi piglia due revolver 
e viene a posarli sul barile come per custodirlo) 

JOHNSON 
Oh, non temete, nessuno ardirà

(con un movimento appassionato)  

Come mi piace sentirvi parlare!
E me ne debbo andare... Avrei voluto 
salire a darvi l'ultimo saluto
nella vostra capanna... 

MINNIE 
(malinconica) 
Dovete proprio andare? Che peccato!

(si avvicina alla porta, sta un momento in ascolto)  

I ragazzi saranno qui fra poco.
Quando saran tornati, io me ne andrò. 
Se volete venirmi a salutare, 
seguiteremo la conversazione
standoci accanto al fuoco... 

JOHNSON 
(esita, poi decidendosi) 
Grazie. Minnie... Verrò. 

MINNIE 
(scherzosa e triste) 
Non vi aspettate molto! 
Non ho che trenta dollari 
soli di educazione...

(si sforza a ridere, ma gli occhi le si gonfiano 
di lacrime)  

Se studiavo di più, 
che avrei potuto essere? 
Ci pensate?

JOHNSON
(commosso, come fantasticando) 
Ciò che avremmo potuto essere!... 
Io lo comprendo
ora soltanto che vi guardo, Minnie! 

MINNIE 
(asciugandosi una lacrima) 
Davvero?... Ma che vale!

(risale la scena, appoggia le braccia al banco 
colla faccia nascosta, singhiozzando) 

Io non son che una povera fanciulla 
oscura, e buona a nulla...

JOHNSON
(le si avvicina, con tenerezza)
No, Minnie, non piangete... 
Voi non vi conoscete. 
Siete una creatura 
d'anima buona e pura...
e avete un viso d'angiolo!...

(Prende la sella, si avvia verso la porta con un gesto 
violento. Sta un momento in ascolto, poi apre, esce 
rapidamente. Nick rientra, spegne il lume sul banco, 
guarda Minnie e se ne va pel sottoscala) 

MINNIE
(Minnie come stordita, rimane ferma in mezzo alla 
stanza oscura. A un tratto, come perduta in un ricordo 
inebriante, mormora, piano)
Ha detto... Come ha detto?...

(raccogliendosi tutta in un sospiro 
e coprendosi il viso con le mani)  

Un viso d'angiolo!... 

(Cala la tela lentamente)
ACTO PRIMERO


(Interior del" Salón Polka", un casetón tosco 
y polvoriento en forma de triángulo, cuyos dos 
lados constituyen las paredes y el ángulo del 
fondo forma una gran abertura en donde se 
ubica la puerta, con dos batientes, de entrada 
al local. En un lateral se observa una escalera, 
sin pasamanos, que conduce a una especie de 
cobertizo que se asoma al salón. Sobre la 
baranda del cobertizo hay colgadas diversas 
pieles de animales como, ciervos, bisontes, etc; 
así como telas y paños. de vivos colores. En el 
breve espacio bajo el cobertizo, hay un cartel 
en el que está escrito con letras rojas: "Sala 
de Baile" y presidiéndolo todo hay una enorme 
cabeza disecada de oso. Por todo el salón hay 
diseminadas, por un lado y otro, mesas y 
taburetes de madera. Al fondo, junto a la puerta 
de entrada hay un mostrador con botellas, vasos,
etc, y junto a éste, un pequeño barril en 
donde los mineros depositan el polvo de oro. 
Tras el mostrador, en mitad de la pared, se abre 
una ventana rectangular y sobre ella hay un 
gran letrero en el que está escrito: "Una casa 
real para los chicos". Pegado en la pared, al 
lado de la ventana, hay un cartel en el que puede 
distinguirse: una cifra, "$ 5.000 $" en gruesos 
trazos negros; un nombre, "Ramerrez" y 
una firma, "Wells Fargo". En un lateral hay 
almacenados gran cantidad de diversos 
comestibles como sacos de harina, de azúcar, 
carne seca, etc. En otro lado hay una pantalla 
de hierro para protegerse de los impactos de 
bala. Hacia el proscenio hay una mesa con todos 
los accesorios para jugar al "Faraón". A 
través de la gran puerta del fondo y de la 
ventana, puede apreciarse un valle de 
vegetación exuberante iluminado por la 
luz dorada del ocaso. En el horizonte se 
aprecian las cumbres nevadas de las montañas.
En un ángulo oscuro, se ve brillar el ascua 
del cigarro del Sheriff Jack Rance. Cerca de 
la escalera está sentado Larkens, escribiendo 
con tristeza una carta. Fuera se oyen voces 
lejanas)

VOCES LEJANAS
¡A la Polka! 
¡A la Palma!
¡Hola! 
¡Hola!

(muy lejano) 

¡Allá a lo lejos!
¡A lo lejos!
¡Ella llorara!...

(Entra Nick y enciende los candiles y lámparas 
que están por todo el salón, luego se dirige a la
zona de baile y hace lo mismo; por último, sube 
al cobertizo y enciende el candil que hay allí, 
de manera que toda la Polka queda iluminada. 
Harry, Joe y Bello, entran alegremente en 
compañía de los demás mineros)

HARRY, JOE, BELLO, MINEROS
(Entrando)
¡Hola, Nick!

NICK
¡Buenas noches, muchachos!

SID, HAPPY, BILLY
¡Hola!

NICK
¡Hola!

JOE, BELLO
(cantando)
"Dooda, dooda, dooda, day"

HARRY
(Sentándose en la mesa del Faraón)
¡Cigarros, Nick! 

JOE
(Golpeando la mesa con la mano)
¡Y whisky!

NICK
¡Allá voy!

BELLO
¿Y Minnie?

NICK
Esta bien.

SID
(Se sienta en la mesa del Faraón 
mientras el resto lo rodean)
¡Muchachos, un faraón! ¿Quién se suma?

HARRY
¡Yo!

HAPPY
¡También yo!

JOE
¡Y yo!

BELLO
¡All right! ¿Quién será la banca?

HAPPY
(señalando a Sid)
Sid.

BELLO
¡Empezamos mal! 

SID
(tirando con desprecio las cartas en la mesa)
¡El que quiera barajar, que baraje!

(Harry baraja las castas) 

JOE
(golpeando con la mano a Sid en la espalda)
¡Epa!

(Entran Sonora y Trin, seguidos de muchos
mineros con sus herramientas y aparejos. Unos 
se sientan en las mesas, mientras otros se dirigen
al cobertizo superior o a la zona de baile)

SONORA, TRIN
¡Nick, la cena! 
¿Qué hay?

NICK
No mucho, 
Ostras al vinagre...

SONORA
¿Con qué?...

TRIN
... con whisky.

SONORA
(Dando una palmada a Larkens en la espalda)
¡Hola, Larkens!

LARKENS
(con melancolía)
¡Hola!

MINEROS
(preparando el juego)
¡Comencemos!...

SID
¡Haced vuestras apuestas!

(Nick, afanosamente va y viene con la botella y 
los vasos desde la parte inferior al cobertizo. 
Luego prepara una mesa para Sonora y Trin) 

JOE
(con fuerza)
¡Al jardín!

HARRY
(con fuerza)
¡A la pequeña!

BELLO
(con fuerza)
¡A la grande!

MINEROS
(desde la galería)
¡Nick, bebidas!

SONORA
(sentándose a la mesa, a Trin)
¿Te espero?

TRIN
(a Sonora, desde el grupo de jugadores))
¡Ahí voy!...

HAPPY
¡Fichas!

SID
Un rey... un as...

BELLO
(con rabia)
¡Maldito!

JACK RANCE
(a Nick que pasa cerca de Larkens, el cual 
permanece con la cabeza inclinada)
¿Que le pasa a Larkens?
¿Está mal?

NICK
Lo mismo de siempre. Nostalgia.
¡El mal de la madre tierra!
Piensa en su vieja casa de Cornwail
y en su madre que allí lo espera...

JACK RANCE
(encendiendo de nuevo el cigarro)
¡Que tierra maldita, el oeste de oro!

NICK
Produce malaria.
El oro envenena la sangre de aquel que lo mira.

JACK RANCE
¡Cuánto tarda Minnie!

(Sale por la puerta del fondo)
(En la mesa del Faraón, el juego se anima) 

SID
(A Happy, señalando la apuesta)
¿Cuántos dólares?

HAPPY
Diez.

SID
(apostando su resto)
¡Y noventa, hacen cien!
Sota... reina... 

JOE
¡Hurra! ¡Viva!

HAPPY
(con rabia)
¡Sacramento!

TRIN
¡Australiano del Infierno!

JOE
¡El tres nunca gana!

TRIN
¡Todo al tres!

SID
Tres... siete...

(los jugadores continúan apostando y blasfeman 
mientras se oye el tintineo de las monedas)  

TRIN
¡He perdido todo! ¡Good bye!

(Se levanta de la mesa de juego y va a sentarse 
junto a Sonora que está comiendo, mientras los 
jugadores se acaloran cada vez más. Nick no para 
de ir de aquí para allá sirviendo bebidas. Algunos 
mineros bajan del cobertizo, otros suben, 
algunos se sientan en los bancos y por último, 
algunos otros se acercan a la mesa de juego. 
Entran al salón más mineros. Billy, se acerca 
furtivamente al mostrador, roba dos cigarros y 
sale. Entre las nubes se distinguen algunas estrellas) 

NICK
(Gritando desde la pista de baile)
¡Eh muchachos!...
¿Alguien quiere bailar?

SONORA
¿Bailar? ¡Estás loco!
¡Yo no bailo con hombres!

(a Trin) 

¿Y tú qué dices?...

TRIN
Estoy de acuerdo.

SONORA
(levantándose, habla en privado con Nick que 
regresa del mostrador con la caja de cigarros)
Al final ¿Minnie se decidió por mí?

NICK
(burlón)
Sí. Tengo entendido que... ¡Tú eres su favorito!

SONORA
(gritando)
¡Cigarros para todos! 

TODOS
¡Hurra, hurra!

(Nick reparte rápidamente a todos 
cigarros. En la pista de baile, dos mineros 
bailan) 

TRIN
(susurrándole a Nick)
Nick... ¿Qué dijo ella?

NICK
(Burlón)
Bueno, hasta donde yo sé...
¡Que tú eres el preferido!

TRIN
(gritando)
¡Whisky para todos!

TODOS
¡Hurra, hurra!

(Nick hace una ronda con la botella) 

JAKE WALLACE
(desde afuera, cantando y acercándose)
¿Qué estarán haciendo mis viejos,
allá lejos, 
muy lejos,
qué estarán haciendo?...
¡Tristes y solitarios mis viejos,
llorando, 
pensando 
que nunca mas volveré!

NICK
(asomándose a la puerta)
¡Muchachos, les presento a Jake Wallace!
¡El trovador del campo! 

(la nostálgica canción a hecho que todos 
entristezcan, que bajen el tono de voz y que 
sus miradas se pierdan en recuerdos. Algunos 
observan en silencio el salón, asomados a la 
baranda del cobertizo. El tintineo de las monedas
se apaga. Jake Wallace, el cantautor, entra al 
salón cantando y acompañándose por su banjo) 

JAKE WALLACE
(Entrando)
Mi madre... 

(Por un instante se sorprende al ver que todos los 
mineros, con rostro melancólico, están en silencio 
mirándolo a él. Se repone y continúa) 

¿Qué hará
si yo no vuelvo, 
si no vuelvo?...
¡Cuánto llorará!

ALGUNOS MINEROS
(desde la mesa de juego)
En el telar tejerá 
un tul de lino y dolor
para hacer una mortaja 
que la cubrirá...

OTROS MINEROS
(asomados a la baranda del cobertizo)
Y después de tanto tiempo, mi perro...

JAKE WALLACE
... mi perro...

OTROS MINEROS
(desde arriba)
¿Mi perro me reconocerá?...

(Una desconsolada nostalgia se apodera de 
todos. Algunos, que estaban acompañando la 
canción con golpes secos de la mano sobre las 
mesas, se interrumpen) 

HARRY
(sollozando)
¡Oh, mi casa, cerca del río...

MINEROS
(desde la mesa)
... allá, tan lejos...

OTROS MINEROS
(desde arriba)
... tan lejos...

TODOS
(en un susurro)
... ¿Quién te volverá a ver?

(el canto se extingue lastimosamente. 
Silencio. Larkens, tras la nostálgica 
canción, rompe en un llanto directo y en 
voz alta. Jack Wallace se dirige hacia el
mostrador, bebe de un solo trago un vaso 
de whisky y sale por la puerta del fondo)

VOCES
Jim, ¿por qué lloras?
¡Jim!... ¿Qué tienes?... ¡Jim, Jim!

LARKENS
(suplicante, con lágrimas en los ojos)
¡No puedo más!
¡No puedo más, chicos!
¡Mandadme lejos! ¡Estoy enfermo!
¡No se de qué... pero estoy acabado!
¡Estoy cansado de picos y minas!
¡Quiero el arado y a mi madre!

(Todos lo miran conmovidos. Sonora toma su
pañuelo de cuello e invita a los demás a depositar 
algunas monedas para Larkens. Rance entra) 

SONORA
Para que se pueda marchar a casa...

MINEROS
Toma... aquí tienes... ¡cinco dólares!
¡Otros cinco!... Para ti, hijo...
Esto también...

SONORA
(vacía el pañuelo en las manos de Larkens)
¡Valor!

LARKENS
(camina hacia la puerta conmovido, saludando 
a su alrededor agradecido, todos le dicen adiós 
con gestos de las manos)
¡Gracias, gracias, muchachos!...

(Larkens sale. Los mineros retoman sus lugares 
en la mesa de apuestas) 

VOCES
¿Seguimos?... ¡Al cuatro!... ¡Al tres!...
¡Doblo la apuesta!... ¡Paso!...
¡No va más!... ¡Dos!... ¡Rey!

BELLO
(viendo a Sid hacer trampa, da un puñetazo en 
la mesa y arroja sus cartas a la cara de Sid)
¡Eres un tramposo!

SONORA
(apuntando con el revólver a Sid)
¡Arriba las manos!... ¡Ladrón!

(Todos se levantan con gran agitación. Joe 
inmoviliza por la espalda a Sid que tiene los 
brazos en alto. Trin desarma a Sid y entrega 
el arma a Nick, el cual guarda el revólver en 
un cajón tras el mostrador) 

BELLO
(a Sid)
¡Los brazos!...

(toma las cartas que Sid llevaba ocultas en las
mangas y las tira sobre la mesa) 

¡Mirad!...

HARRY
¡Atadlo!

TODOS
¡A la horca! ¡A la horca el ladrón!
¡A la horca el tramposo!

(Sid queda inmovilizado en medio de la escena. 
Todos lo rodean con rabia. Jack Rance, que 
había salido, reaparece en la puerta observando 
la escena con frialdad e indiferencia) 

SID
(suplicante)
¡Por favor!...

JACK RANCE
(entrando, fríamente)
¿Qué sucede?

BELLO
¡Ha hecho trampa!
¡Tendrá lo que se merece!...

VOCES
¡A la horca!...

JACK RANCE
(sonriendo, extrae del bolsillo un pañuelo, 
lo extiende con calma y se limpia las botas 
apoyando el pié sobre una silla)
¡Vamos, muchachos! ¡Un poco de calma!...
¡Vamos, calmaos!...

VOCI
¡A la horca con Sid! 
¡Que muera!

(Todos rodean al tembloroso Sid con 
gesto amenazante) 

JACK RANCE
(con frialdad)
Pero... ¿Qué es la muerte?
¡Una patada en la oscuridad y buenas noches!
Conozco un castigo mas digno.
Dadme su carta...

(Le dan el dos de picas y con un alfiler clava la 
carta sobre el pecho de Sid, en el corazón) 

Sobre el corazón, como si llevara una flor.
No tocará jamás ninguna carta.
Esta es la señal... 
Si osase volver a jugar... lo ahorcaremos.

(a Bello, con autoridad)

Mañana corre la voz por todo el campamento.

(dándole una patada a Sid) 

¡Fuera de aquí!

SID
(lloriqueando)
¡Muchachos, sois buenos!...

TODOS
(insultándolo y arrojándolo fuera)
¡Ladrón!... ¡Fuera!... ¡Largo de aquí!...
¡Uh, uh, uh, uh! 

(Lo sacan a patadas. Rance se sienta en la mesa 
del Faraón e invita a Sonora, Trin y otros) 

JACK RANCE
(a Sonora, Trin y a los otros)
¡Un póquer! 

(a Nick) 

¡Nick, fichas!

(Nick lleva las fichas. Mientras el juego 
se reanuda, entra Ashby) 

ASHBY
Sheriff... ¡hola!

JACK RANCE
(a los mineros)
¡Muchachos, haced sitio!
¡Este es mister Ashby, de la Wells Fargo!

(Ashby estrecha las manos de Rance, Sonora, 
Trin y los demás que están próximos a él, al 
resto les hace un saludo con la mano) 

ASHBY
¡Nick, tráeme algo de beber!

(se sienta en la mesa de juego) 

¿Cómo está la muchacha?

TODOS
(halagados)
¡Muy bien, gracias!...

(Nick lleva un whisky para Ashby) 

JACK RANCE
¿Sabes algo del bandido?

ASHBY
¡Hace tres meses que lo acecho!
No ha de estar muy lejos...

(Nick sale) 

JACK RANCE
(A Ashby)
¡Dicen que roba como un gran caballero!
¿Es español?

ASHBY
Su banda de cuatreros es mejicana,
gentuza intrépida, astuta y dispuesta a todo.
Estad atentos.
Me voy a acostar.
Estoy cansado y tengo los huesos molidos.

(Se levanta y se dirige bajo la escalera) 

A todos, ¡buenas noches!

(Coge una manta de debajo la escalera y se 
acurruca sin preocuparse de lo que ocurre a 
su alrededor. Nick entra con una bandeja llena 
de vasos de whisky con limón) 

TRIN
(a Nick)
¿Qué es eso? 

NICK
¡De parte de Minnie!

TODOS
¡Viva Minnie! 
¡Viva nuestra Minnie!

JACK RANCE
(provocador)
Señora Rance, dentro de muy poco.

SONORA
(impulsivo)
¡No, cara de chino! 
¡Minnie se enciende de odio cuando te ve!

JACK RANCE
(se levanta, pálido)
Muchacho, es el whisky el que habla por ti...
Me das lástima... De Jack Rance, ¿comprendes?... 
¡Nadie se ha burlado jamás!

(avanza hacia Sonora) 

Será mejor para ti que no vuelva a escuchar
estupideces de borrachos.

SONORA
(Da un puñetazo sobre la mesa; los demás se 
vuelven y se aproximan a Sonora para calmarlo, 
pero éste se levanta amenazador)
¡Viejo envenenado! 
¡Minnie se burla de ti!

RANCE
(avanza un paso)
¡Pruébalo!

SONORA
(se zafa de los demás)
¡Se burla de ti, viejo estúpido!

RANCE
¡Miserable!

(Se abalanzan uno contra otro. Los más próximos 
intentan separarlos pero no lo consiguen. Minnie 
entra en el salón y al instante, comprendiendo la 
situación, se abalanza sobre Sonora y le agarra 
la mano en la que ya sostenía la pistola. Un
suspiro de alivio escapa de todas las gargantas
la tensión disminuye por momentos. Rance, 
sombrío, se vuelve hacia su silla) 

TODOS
(con entusiasmo)
¡Hola, Minnie!

MINNIE
(con autoridad)
¿Qué ha pasado?... 

(severa, a Sonora) 

¿Siempre tienes que ser tú... Sonora?

TRIN
No ha sido nada, Minnie, tonterías...
¡Se divertían!...

MINNIE
(enojada)
¡Siempre la misma historia!...
¿No os da vergüenza?

JOE
Minnie...

MINNIE
Espero que no se vuelva a repetir...

TODOS
¡No, Minnie, no!...

SONORA
(con embarazo)
Es que... cuando tú tardas en llegar...
nos aburrimos... y luego...

MINNIE
(sonríe pícaramente y se dirige al mostrador. 
Bello está absorto, contemplándola fijamente)
¡Bello, que haces!
¿Qué miras?

BELLO
(se estremece y sonríe)
Nada...

MINEROS
(riendo)
¡Te miraba!

JOE
(ofreciéndole un ramito de flores salvajes)
Minnie, las he recogido en el río Negro...
¡Son tan abundantes en mi país!...
Los prados están repletos... 

MINNIE
¡Oh, gracias, Joe!...

SONORA
(sacando del bolsillo una cinta)
Ha pasado por la mina un comerciante de San Francisco, 
llevaba lazos y cintas... 

(con galantería) 

Esta es para ti...
Es roja como tu boca...

HARRY
(igual que Sonora, sacando un pañuelo de seda)
¡Y éste es azul, como tus ojos!...

MINNIE
¡Gracias, gracias!...

ASHBY
(regresando, sigue bebiendo y 
alza el vaso ofreciéndoselo a Minnie)
¡Cortesía de Wells Fargo!

MINNIE
(bebe un poco y se lo devuelve)
¡Hip, hip!...

(ofreciendo cigarrillos a Ashby)

¿Regalías, Auroras, Eurekas?...

ASHBY
(galante)
Si tú lo eliges,
la marca no importa.
¡Cualquiera tendrá el perfume
de la mano que lo toca!

NICK
(a Minnie, en voz baja)
Te lo ruego, date una vuelta pues
¡cada sonrisa tuya es un negocio!

MINNIE
(dándole la espalda)
¡Pícaro!

(viendo a Rance) 

¡Le doy las buenas noches, sheriff!

RANCE
¡Buenas noches, Minnie!

SONORA
(dando una bolsita de oro a Minnie)
¡Cancela mi cuenta con esto! 

(Minnie da el oro a Nick que pesa la bolsa, la 
vuelve a pesar y la deposita en el barril)

ASHBY
(a Rance)
Con esos bandidos rondando por aquí,
es una locura tener el oro aquí adentro...
Estaría mucho más seguro en la Agencia.

(Mientras continúan hablando y jugando 
al Faraón, Minnie toma del estante del 
mostrador un libro, La Biblia, y se sienta 
en medio del salón. Los mineros se sitúan 
en grupos, haciendo círculos alrededor de 
ella, unos en pie, otros sentados. Minnie abre 
el libro. Ashby y Rance permanecen en sus 
sitios mirando y en silencio)

MINNIE
(hojeando la Biblia)
¿Dónde estábamos?... Ruth... Ezequiel... No...
¿Ester? No... ¡Aquí está señalado!
Salmo cincuenta y uno, de David...

(a Harry que está sentado) 

Harry, ¿recuerdas quién era David?

HARRY
(levantándose grotescamente, como un escolar 
al que le preguntan la lección)
Era un rey de tiempos antiguos, un héroe,
que cuando era un niño, 
armado sólo con un colmillo de asno,
se enfrento a un gran gigante y lo mató...

MINNIE
(riendo)
¡Qué confusión!... ¡Siéntate!

(Harry se sienta confuso) 

¡A tu lugar, Joe!
Ahora leeremos el versículo segundo.
"Salpicadme con hisopo y seré puro"...

TRIN
(ingenuo)
¿Qué es este hisopo, Minnie?

MINNIE
Es una hierba que crece en Oriente...

JOE
(dulcemente)
¿Y aquí no?

MINNIE
Sí, Joe, en el corazón de cada uno de nosotros,
crece un brote...

JOE
(riendo)
¿En el corazón?

MINNIE
En el corazón.

(continua la lectura) 

"Lavadme y seré blanco como la nieve...
Poned un corazón puro en mi pecho
y nacerá en mí 
un espíritu firme..."

(interrumpiéndose) 

Quiere decir, muchachos, 
que no hay en el mundo pecador 
que no tenga un camino a la redención...
Sabed que en cada uno de vosotros se esconde
esta suprema verdad de amor.

(se oye el galope de un caballo en el exterior) 

NICK
(corre y mira por la puerta)
¡El correo! 

CARTERO
(fuera, a caballo desde la puerta)
¡Hola, muchachos!

(dando las cartas a Nick) 

¡Estad alertas! 
Dicen que merodea por aquí un mestizo...

(Nick distribuye el correo: un paquete para 
Ashby, carta para Happy, Bello y Joe. A Harry, 
un periódico. Ashby abre el paquete y lee)

ASHBY
¡Eh, cartero! 

(Entra el cartero. Todos lo rodean mientras
Ashby le pregunta) 

¿Conoces a una tal Nina?
¿Nina Micheltorena?

MINNIE
(interrumpe con cara de estar bien informada)
Es una española arpía
nativa de Cachuca,
una sirena que usa el carbón de humo
para pintarse lánguidos ojos...
...¡Pregúntales a los muchachos!

(El cartero sale con Nick. Minnie va al 
mostrador. Happy, Bello, Joe y otros, 
permanecen en sus sitios leyendo el correo. 
Harry lee el periódico. Ashby y Rance 
avanzan hacia el proscenio) 

ASHBY
Sheriff, esta noche tendremos
a Ramerrez en la horca...

RANCE
¿Cómo?

ASHBY
(mostrándole la carta que acaba de recibir)
La aventurera me dice que 
conoce la guarida del bandido 
y que a medianoche
acuda al Salón Palma.

RANCE
(pensativo)
Esa Micheltorena es una canalla.
Ashby, no confíes en ella.

ASHBY
(guiñando un ojo)
¡Hum!... ¿Venganza de mujer enamorada?
Aun así, Rance, tengo la invitación.

(Ashby sale por la puerta del fondo, acompañado 
de Rance. Los demás mineros, continúan leyendo 
las cartas recibidas; uno golpea la carta con furia 
diciendo: ¡Maldita!; Otro la besa con pasión, la 
dobla y se la guarda con gran cuidado; otro con 
cara relajada dice: Esta bien. Minnie, tras el 
mostrador, charla alegre con Sonora y Trin)

BELLO
(leyendo la carta)
¿Ketty se casa?... ¿Con quién, Ketty?
¡Mira!... ¡Con el relojero, su vecino!...
¡Ese viejo sordo!... ¡Bah!...

(suspirando) 

¡Pobre Ketty!

HAPPY
(leyendo a media voz)
"... Perfino, el papagayo, está triste,
pues cuando grita: "¡Buenos días hermanito!"
luego dice: "¿Happy?... ¡Oh, se ha ido!"

HARRY
(leyendo el periódico)
Incendios, guerras, terremotos, inundaciones...
¡Cuantas cosas pasan en el mundo!...
¿Y en mi pueblo? ¿Estarán bien?

JOE
(leyendo)
"Joe, hay malas noticias!...

(da un puñetazo sobre la mesa y arroja con 
gran estruendo un taburete contra un banco. 
Con la cabeza entre las manos, gime) 

TODOS
(acercándose a Joe)
¿Joe, qué pasa?... ¿Malas noticias?...
¡Vamos, coraje!

JOE
(airado, arroja al suelo su sombrero)
¡La abuela ha muerto!

(quiere decir algo más, pero se detiene, se muerde 
un dedo, se seca los ojos con la palma de la mano 
y ordena secamente) 

¡Whisky!

(va al mostrador, bebe y sale) 

NICK
(entrando, desde la puerta)
Hay un extraño ahí afuera...

MINNIE
¿Quien será?...

NICK
Nunca lo había visto...
Parece que es de San Francisco.
Ha pedido un vaso de whisky y agua.

MINNIE
¿Whisky y agua?... ¿Qué mezcla tan extra?...

NICK
Lo mismo le he dicho yo;
que aquí, en La Polka, se bebe el whisky puro.

MINNIE
Bueno, que entre. Le atusaremos los rizos...

(Nick vuelve a salir. En una mesa hay tres o 
cuatro jugadores de dados que, poco a poco, 
se marchan, unos a la zona de baile, otros al 
cobertizo. Únicamente permanecen en el salón 
Minnie y Rance, éste aprovecha y acercándose 
a Minnie le dice con voz llena de deseo:) 

RANCE
Te quiero mucho, Minnie... 

MINNIE
(sonriendo indiferente)
No me digas...

RANCE
¡Mil dólares si me besas ahora mismo!...

MINNIE
(riendo nerviosa)
Rance, me haces gracia... 
Vamos... ¡Basta ya!

RANCE
(apremiante)
¡No puedes seguir sola!
¡Me caso contigo!...

MINNIE
(irónica)
Y tu esposa, ¿que dirá?...

RANCE
Si tú lo deseas, ¡ella jamás me volverá a ver!

MINNIE
(con autoridad)
¡Rance, basta ya!... ¡Me estás ofendiendo!
Si estoy sola, bien lo sabes,
es porque me gusta estar así,...

(saca un revolver del pecho y lo pasa por 
la cara de Rance) 

... con esta compañía buena y segura,
que jamás me abandona...
¡Rance, déjame en paz!...

(Se vuelve a guardar el revólver en el pecho. 
Rance va a la mesa del Faraón, se sienta y baraja 
un mazo de cartas nerviosamente. Minnie, sin dejar 
de mirarlo, le dice) 

¿Estas enojado, Rance?... ¿Por qué?
Simplemente he sido sincera contigo...

RANCE
(arroja con un gesto violento las cartas sobre 
la mesa, luego dice ásperamente:)
Minnie, desde que salí de mi casa, 
tras las montañas, más allá del mar,
¡no me he permitido, Minnie, 
ni un solo lamento, ni una sola lagrima!
Nunca nadie me amó y a nadie he amado.
¡No conozco el placer!
En mi pecho anida un corazón de jugador, 
amargado y envenenado,
que se burla del amor y del destino.
Ahora, a mitad del camino, ha sido embrujado
por el brillo fascinante del oro...
Es lo único verdadero y sin engaño.
Por un beso tuyo... ¡daría toda una fortuna!

MINNIE
(pensativa)
¡El amor es otra cosa!...

RANCE
(con desprecio)
¡Poesía!

MINNIE
Allá, en Soledad, cuando era pequeña,
vivía en un cuchitril lleno de humo,
sobre la cocina de una taberna.
Vivía con mis padres.
¡Ah, lo recuerdo todo!
La gente, entraba y salía durante toda la noche.
Mi madre hacia de cocinera y de cantinera.
Padre daba las cartas en el Faraón.
Mamá era bella, con unos hermosos piececitos.
De vez en cuando, se sentaba a jugar
y yo me escondía bajo la mesa
esperando a que cayera alguna moneda.
Desde allí veía cómo su pierna 
rozaba furtivamente la de mi padre...
¡Se amaban tanto!... Si yo encontrara 
a un hombre así... lo amaría de verdad.

RANCE
(la mira amenazador, luego disimula)
Dime, Minnie, ¿has encontrado a tu príncipe azul?

(Minnie va a responder cuando Nick entra con 
Dick Johnson que lleva la silla de montar en el 
brazo)

JOHNSON
(deja la silla de montar en el suelo y dice serio)
¿Quien será el que me atuse los rizos?

MINNIE
(reconoce a Johnson, pero disimula 
su sorpresa)
¡Bienvenido, extranjero!

JOHNSON
(disimulando también la sorpresa, con tono dulce)
Yo soy el que pide whisky y agua.

MINNIE
(presurosa)
¿De verdad?... 
¡Nick, que beba el whisky como le plazca!

(Caras de contrariedad en Nick y Rance. Nick 
va al mostrador a por una jarra de agua. Rance 
observa la escena con curiosidad) 

(a Johnson, un poco confusa) 

¡Siéntese!... Estará cansado...

JOHNSON
(mirándola con igual embarazo)
¿La cantinera de la mina?

MINNIE
(sonrojándose)
¡Sí!...

RANCE
(acercándose a Johnson, provocador)
Un extraño no puede entrar en la zona de la mina.
Ciertamente, se equivocó el camino, jovencito.
Por casualidad, 
¿no irá a encontrarse con Nina Micheltorena?

MINNIE
(a Rance reprendiéndolo)
¡Rance!

JOHNSON
Detuve mi caballo sólo por un momento,
apenas, para descansar... y, 
si es posible, jugar un bacará.

RANCE
(ácidamente)
¡Jugar! ¿Y su nombre es?...

MINNIE
(Riendo)
¿Desde cuando se pregunta aquí
el nombre de la gente?

JOHNSON
(mirando fijamente a Rance)
Johnson.

RANCE 
(hostil)
¿Johnson?... Y, ¿nada más?

JOHNSON
Vengo de Sacramento...

MINNIE
(gentil)
Sea bienvenido, 
¡Johnson de Sacramento!

(Rance se aparta. Nick sale) 

JOHNSON
(a Minnie. Cada uno a un lado del mostrador)
Gracias... ¿Me recuerdas?

MINNIE
(sonriendo)
Sí, ¿y tú?...

JOHNSON
¿Y cómo no podría?
Fue en el camino de Monterrey...

MINNIE
A la vuelta...
Me ofreciste un ramo de jazmines...

JOHNSON
Y después te dije que fuéramos a coger moras...

MINNIE
Pero no fui...

JOHNSON
Sí, es verdad...

MINNIE
¿Aún lo recuerdas? 

JOHNSON
Como si fuera hoy...

MINNIE
Volví a retomar mi camino...
Tú dijiste... 

(a punto de llorar) 

No recuerdo nada más...

JOHNSON
(aproximándose)
Sí que lo recuerdas.
Te dije que desde ese momento...

MINNIE
...Nunca me olvidarías.

JOHNSON
¡Y jamás me olvidé, jamás!

MINNIE
¡Cuánto tiempo esperé para volver a verte!...
Pero nunca más te vi...

RANCE
(se acerca al mostrador y golpea adrede 
el vaso de Johnson)
¡Señor Johnson, me ha engañado!
Soy Rance, el sheriff, y no me dejo engatusar.
¿Qué viene a hacer aquí?

(Johnson pone la mano en el revolver. Minnie 
lo detiene con un gesto. Rance va a la zona 
de baile y grita)  

¡Muchachos! 
¡Un extraño se niega a confesar 
qué le ha traído por aquí!

MINEROS
(llegan y rodean a Johnson) 
¿Quién eres? ¿De dónde vienes?
¡Haremos que cantes!

MINNIE
(deteniéndolo con gesto autoritario)
¡Yo lo conozco! Ante todo el campo,
¡doy fe por Johnson!...

(la intervención de Minnie calma a todos 
los mineros, que se muestran cordiales) 

SONORA
¡Buenas noches, señor Johnson!

JOHNSON
(efusivo, estrechando manos)
¡Muchachos, buenas noches!

TRIN
(señalando a Rance, que se a apartado de 
los demás pálido de rabia)
¡Qué placer verlo así!
¡Ese canalla se las da de superior!

HARRY
(señalando la zona de baile)
Señor Johnson, ¿un vals?...

JOHNSON
Acepto.

(Ofreciendo el brazo a Minnie) 

¿Me permite?

(todos miran a Minnie, entre estupefactos y 
divertidos, sonriendo como para animarla a 
bailar. Solitario, Rance mira con cara de odio) 

MINNIE
(confusa y riendo)
¿Yo?... Discúlpeme, Johnson, no va a creerlo,
pero no he bailado en toda mi vida...

JOHNSON
(sonriendo)
Vamos...

TODOS
¡Vamos, Minnie!... ¡No seas descortés!

MINNIE
(decidiéndose)
¡Vamos, entonces!

(toma el brazo de Johnson) 

ALGUNOS MINEROS
¡Adelante! ¡Música!... ¡Hip!... ¡Hurra!

(Harry y algunos mineros hacen palmas con 
las manos. Minnie y Johnson bailan seguidos de 
algunos otros mineros. En el salón permanecen 
Sonora, Trin, Bello, Harry y Rance) 

NICK
(entrando)
¿Dónde esta Minnie?

RANCE
(como con un gruñido)
¡Esta ahí,
bailando con ese perro
que ha venido de Sacramento!

(al ver la montura de Johnson, le da una patada 
y la arroja lejos. Nick le da la espalda. Por la 
puerta aparece Ashby, con unos pocos hombres, 
que traen a José Castro, el bandido) 

ASHBY
¡A la horca! ¡A la horca!

(Algunos golpean a Castro que cae a suelo, 
casi en el proscenio)  

CASTRO
(ve en el suelo la montura de Johnson, para sí)
¡La montura del jefe! ¡Lo han atrapado!

ASHBY
(a Nick)
¡Dame de beber!... ¡Estoy muerto!

RANCE
(agarrando a Castro del cabello 
para verle le cara)
¡Hijo de perra!
¡Muestra tu inmunda cara!
¡Tú eres de la banda de Ramerrez!...

(Un grupo de mineros acude desde la zona 
de baile, los otros continúan bailando) 

CASTRO
(aterrado)
¡Soy un prófugo! ¡Lo odio!
¡Si quieres, 
te puedo llevar hasta él! 

SONORA
(violento)
¡Este sucio patán está mintiendo!

CASTRO
¡No, no es cierto!

RANCE
¿Conoces su guarida?

CASTRO
(con un hilo de voz)
A poco menos de una milla de aquí,
en la cañada Madrona.

(todos, menos Rance, se aproximan
a Castro, escuchando ansiosos) 

Os mostraré el camino...
¡Por el nombre de mi madre,
María Saltaja,
juro que no os estoy mintiendo!
Si queréis os guiaré
¡y yo mismo le clavaré en la espalda
mi propia navaja!

RANCE
(a todos)
¿Vamos?

ASHBY
(asomándose afuera y mirando el cielo)
Esta nublado...
Tendremos tormenta...

RANCE
¡Atadlo!

SONORA
¡Puede ser un buen golpe de suerte!

TRIN
¡Valdrá la pena arriesgarse!...

(Trin y Sonora, van hacia la zona de baile,
gritando) 

TRIN, SONORA
¡A caballo! ¡A caballo!

(al abrirse la cortina de separación de la zona 
de baile, Castro y Johnson se ven mutuamente) 

CASTRO
(para sí)
No esta preso...
¡Está bailando!

MINEROS
(saliendo de la zona de baile)
¿A dónde vamos?

RANCE
¡Tras Ramerrez! ¡Rápido!

NICK
(a Sonora, preocupado por el barril de oro)
¿Y qué hacemos con el oro?

SONORA
(galante)
¡Bastan los ojos de Minnie para cuidar el tesoro!

(Todos salen. Johnson sale de la zona de baile 
y viendo a Castro, disimula la sorpresa. Nick 
hace guardia en la puerta del entrada al salón) 

CASTRO
(a Nick, cuando todos salen)
¡Aguardiente!

(Mientras Nick va al mostrador a por
aguardiente, Johnson se aproxima a Castro)

CASTRO
(muy rápido y en voz baja)
Me dejé atrapar para alejarlos de aquí.
Los nuestros están apostados en el bosque,
pronto escucharas un silbido.
¡Si estás de acuerdo en que demos el golpe,
responde de igual forma!

(Nick lleva a Castro el aguardiente y éste lo bebe
con avidez. Johnson se vuelve indiferente) 

NICK
(a Johnson)
Este hombre sabe donde se esconde Ramerrez...

(A través de la ventana que hay tras 
el mostrador, se ven ir y venir cabezas 
de caballos; se oyen voces, órdenes 
y trajinar de pasos. Rance entra con 
algunos hombres) 

RANCE
(Mira con desprecio a Johnson, sin saludarlo; 
se muerde rabiosamente una mano y ordena a 
sus hombres que se lleven a Castro. Éste sale 
mirando furtivamente a Johnson)
¡Lleváoslo!

(salen. Nick se asoma a la puerta) 

NICK
¡Buena suerte!

(Se dispone a cerrar el salón. Va al cobertizo y 
apaga la luz, luego lo hace con todas las demás 
luces. Con indiferencia mira a Johnson, y se 
retira. Minnie regresa de la zona de baile)

MINNIE
(a Johnson)
¿Oh, señor Johnson, se ha quedado aquí
para hacerme compañía mientras
custodio el salón?

JOHNSON
(ligeramente turbado)
Si así lo quiere...

(se sienta en la mesa del Faraón. Minnie 
se aproxima, quedando en pie y apoyada 
en la mesa de juego) 

Es extraño encontrarla aquí
donde cualquiera puede entrar,
con cualquier pretexto,
a beber o con intención
de robar... 

MINNIE
Le aseguro
que sabré enfrentarme
a quien sea...

JOHNSON
(mirándola sonriendo)
¿Incluso a quien sólo desee robar 
nada mas que un beso?...

MINNIE
(riendo)
¡Incluso!... 
Otros, ya lo intentaron en otras ocasiones...

(bajando los ojos graciosamente) 

Pero mi primer beso aún no lo he dado...

JOHNSON
(mirándola con creciente interés)
¿En serio?...
¿Y vive aquí, en La Polka?

MINNIE
Vivo cerca, en una cabaña en el monte.

JOHNSON
Merece algo mejor...

MINNIE
Me conformo con esto...
A mí me basta, créame.
Vivo allí sola, 
sin temor alguno...

(Mete unas monedas en una caja de cigarros 
y la guarda en el barril) 

¡Es extraño!
Siento que puedo confiar en ti, 
aún sin saber quien eres realmente...

JOHNSON
Tampoco sé bien quien soy yo realmente.
Amaba la vida, la amo aún
y me parece hermosa todavía.
Es cierto que también tú la amas,
pero no has vivido lo suficiente
como para distinguir el verdadero 
fondo de las cosas de este mundo...

MINNIE
No lo sé.
No soy mas que una pobre muchacha
ignorante y buena para nada.
Me dices cosas tan hermosas
que quizás no las entiendo...
No sé qué será, pero siento
en el corazón un desasosiego
de ser así, tan pequeña.
Siento un anhelo de crecer,
alto, muy alto, hasta las estrellas,
para estar cerca de ti
y poder hablarte.

JOHNSON
Lo que callas,
me lo dijo tu corazón
cuando te ofrecí el brazo
para bailar...
Noté que temblabas contra mi pecho 
y experimente 
una extraña alegría,
una paz 
que no sabría describir.

MINNIE
Al contrario que tú, 
yo no se leer el corazón,
pero el alma la tengo llena
de alegría,
de tem...

(se detiene al entrar Nick, que aparece 
con aire contrariado) 

¿Qué sucede?

NICK
¡Cuidado! He visto merodear por aquí, 
a otro sucio mejicano...

MINNIE
(yendo a la puerta)
¿Dónde?, Nick.

JOHNSON
(tratando de retener a Minnie, misteriosamente)
¡No te vayas!

(al oír un silbido, Johnson dice para sí) 

¡La señal!

MINNIE
(Un poco temerosa, como refugiándose 
en Johnson) 
¡Escucha! 
¿Qué habrá sido ese ruido?

(señalando el barril) 

En aquel barril, Johnson, está el tesoro. 
Allí depositan los muchachos el oro...

JOHNSON
¿Y te dejan sola con eso?

MINNIE
Cada noche, se turnan para cuidarlo,
uno por uno.
Esta noche han salido todos 
tras la pista de ese bandido...

(con ímpetu) 

¡Ah, si alguno quiere el tesoro,
deberá primero matarme para tocarlo!
¡Pobre gente! 
Cuántos de ellos han abandonado una familia,
esposa e hijos para venir hasta aquí
a morir en la mina, 
como perros,
y enviar a sus seres queridos un poco de oro:
a los ancianos, a los niños... 
¡Allá lejos!

(resoluta) 

Por eso, Johnson, 
aquel que quiera el oro,
¡tendrá que pasar por encima de mi cadáver!

(Minnie va al mostrador, toma dos revólveres y 
se sitúa junto al barril, como para custodiarlo) 

JOHNSON
¡Oh, no temas! ¡Ninguno se atreverá!

(apasionado) 

¡Cómo me gusta oírte hablar así!
Ahora, debo seguir mi camino... 
Me hubiera gustado despedirme de ti
en tu cabaña...

MINNIE
(triste)
¿Realmente debes irte? ¡Qué lastima!

(se asoma a la puerta) 

Los muchachos regresaran dentro de un rato.
Cuando lleguen, yo me iré.
Si deseas venir a verme,
seguiremos la conversación
sentados junto al fuego...

JOHNSON
(decidido)
Gracias, Minnie... ¡allí estaré!

MINNIE
(triste)
¡No esperes mucho de mí!
Solo treinta dólares 
tengo en educación...

(se esfuerza por reír, pero los ojos se le 
llenan de lágrimas) 

Si hubiera estudiado más, 
¡quién sabe lo que podría haber sido!
¿En qué piensas?

JOHNSON
(fantaseando)
¡Lo que podríamos haber sido!...
Cuando te miro, Minnie,
lo comprendo...

MINNIE
(secándose una lágrima)
¿De verdad? Pero, ¿de qué me sirve?

(va hacia el mostrador, se apoya en él con 
un brazo y solloza) 

No soy mas que una pobre muchacha
ignorante e inútil...

JOHNSON
(acercándosele con ternura)
No, Minnie, no llores...
No sabes lo que vales...
Eres una criatura
pura y de buen corazón...
¡Y tienes una cara angelical!

(Johnson toma la montura y sale brusca y 
rápidamente. Nick entra, apaga la luz del 
mostrador, y ve como Minnie se acomoda 
bajo la escalera)

MINNIE
(Minnie, como aturdida, permanece inmóvil en 
medio del salón oscuro. De repente, como perdida 
en un recuerdo embriagador, murmura)
Ha dicho... ¿Cómo ha dicho?..

(se estremece con un suspiro y se 
lleva las manos a la cara) 

¡Una cara angelical!... ¡Ah!...

(El telón cae lentamente)

Acto II