ATTO TERZO
Quadro 1
(Una stanza da studio nell'abitazione di
Renato. Sovra un caminetto di fianco
due vasi di bronzo, rimpetto a cui la
biblioteca. Nel fondo v'ha un magnifico
ritratto del conte Riccardo in piedi, e,
nel mezzo della scena, una tavola.
Entrano Renato a Amelia)
RENATO
(deposta la spada e chiusa la porta)
A tal colpa è nulla il pianto,
Non la terge e non la scusa.
Ogni prece è vana ormai;
Sangue vuolsi, e tu morrai.
AMELIA
Ma se reo, se reo soltanto
È l'indizio che m'accusa?
RENATO
Taci, adultera!
AMELIA
Gran Dio!
RENATO
Chiedi a lui misericordia.
AMELIA
E ti basta un sol sospetto?
E vuoi dunque il sangue mio?
E m'infami, e più non senti
Né giustizia, né pietà?
RENATO
Sangue vuolsi, e tu morrai.
AMELIA
Un istante, è ver l'amai
Ma il tuo nome non macchiai.
Sallo Iddio, che nel mio petto
Mai non arse indegno affetto.
RENATO
(ripigliando la spada)
Hai finito? Tardi è omai...
Sangue vuolsi, e tu morrai.
AMELIA
Ah! mi sveni!... ebbene sia...
Ma una grazia...
RENATO
Non a me.
La tua prece al ciel rivolgi.
AMELIA
(genuflessa)
Solo un detto ancora a te.
M'odi, l'ultimo sarà.
Morrò, ma prima in grazia,
Deh! mi consenti almeno
L'unico figlio mio
Avvincere al mio seno.
E se alla moglie nieghi
Quest'ultimo favor,
Non rifiutarlo ai prieghi
Del mio materno cor.
Morrò, ma queste viscere
Consolino i suoi baci,
Or che l'estrema è giunta
Dell'ore mie fugaci.
Spenta per man del padre,
La man ei stenderà
Sugli occhi d'una madre
Che mai più non vedrà!
RENATO
(additandole, senza guardarla, un uscio)
Alzati; là tuo figlio
A te concedo riveder. Nell'ombra
E nel silenzio, là,
Il tuo rossore e l'onta mia nascondi.
(Amelia esce)
Non è su lei, nel suo
Fragile petto che colpir degg'io.
Altro, ben altro sangue a terger dessi
L'offesa!...
(fissando il ritratto)
Il sangue tuo!
E lo trarrà il pugnale
Dallo sleal tuo core,
Delle lagrime mie vendicator!
Eri tu che macchiavi quell'anima,
La delizia dell'anima mia;
Che m'affidi e d'un tratto esecrabile
L'universo avveleni per me!
Traditor! che compensi in tal guisa
Dell'amico tuo primo la fé!
O dolcezze perdute! O memorie
D'un amplesso che l'essere india!...
Quando Amelia sì bella, sì candida
Sul mio seno brillava d'amor!
È finita, non siede che l'odio
E la morte nel vedovo cor!
O dolcezze perdute,
O speranze d'amor!
(Samuel e Tom entrano salutando
Renato freddamente)
RENATO
Siam soli. Udite.
Ogni disegno vostro m'è noto.
Voi di Riccardo la morte volete.
TOM
È un sogno.
RENATO
(mostrando alcune carte che ha sul
tavolo)
Ho qui le prove!
SAMUEL
(fremendo)
Ed ora la trama
al conte tu svelerai?
RENATO
No, voglio dividerla.
SAMUEL, TOM
Tu scherzi.
RENATO
E non co' detti:
Ma qui col fatto struggerò i sospetti.
Io son vostro,
compagno m'avrete
Senza posa a quest'opra di sangue.
Arra il figlio vi sia.
L'uccidete se vi manco!
SAMUEL
Ma tal mutamento
È credibile appena.
RENATO
Qual fu la cagion non cercate.
Son vostro
per la vita dell'unico figlio!
SAMUEL
Ei non mente.
TOM
No, non mente.
RENATO
Esitate?
SAMUEL, TOM
Non più.
RENATO, SAMUEL, TOM
Dunque l'onta di tutti sol una,
Uno il cor, la vendetta sarà,
Che tremenda, repente, digiuna
Su quel capo esecrato cadrà!
RENATO
D'una grazia vi supplico.
SAMUEL
E quale?
RENATO
Che sia dato d'ucciderlo a me.
SAMUEL
No, Renato:
l'avito castello
A me tolse, e tal dritto a me spetta.
TOM
Ed a me cui spegneva il fratello,
Cui decenne agonia di vendetta
Senza requie divora, qual parte
Assegnaste?
RENATO
Chetatevi, solo
Qui la sorte decidere de'.
(Prende un vaso dal camino e lo colloca
sulla tavola. Samuel scrive tre nomi e vi
getta dentro i biglietti. Entra Amelia)
E chi viene?
(incontrandola)
Tu?...
AMELIA
V'è Oscarre che porta
Un invito del conte.
RENATO
(fremente)
Di lui!...
Che m'aspetti.
(ad Amelia)
E tu resta, lo dei:
Poi che parmi che il cielo t'ha scorta.
AMELIA
(fra sè)
Qual tristezza m'assale, qual pena!
Qual terribile lampo balena!
RENATO
(additando sua moglie a Samuel e Tom)
Nulla sa: non temete. Costei
Esser debbe anzi l'auspice lieto.
(ad Amelia traendola verso la tavola)
V'ha tre nomi in quell'urna: un ne tragga
L'innocente tua mano.
AMELIA
(tremante)
E perchè?
RENATO
(fulminandola con lo sguardo)
Obbedisci: non chieder di più.
AMELIA
Non è dubbio;
il feroce decreto
Mi vuol parte ad un'opra di sangue.
(Con mano tremante estrae dal vaso un
biglietto che suo marito passa a Samuel)
RENATO
Qual è dunque l'eletto?
SAMUEL
(con dolore)
Renato.
RENATO
(con esaltazione)
Il mio nome! O giustizia del fato;
La vendetta mi deleghi tu!
AMELIA
Di Riccardo la morte si vuole!
Non celar le crudeli parole!
Su quel capo snudati dall'ira
I lor ferri scintillano già!
RENATO, SAMUEL, TOM
Sconterà dell'America il pianto
Lo sleal che ne fece suo vanto.
Se trafisse, soccomba trafitto,
Tal mercede pagata gli va!
RENATO
(alla porta)
Il messaggio entri.
(Entra Oscar)
OSCAR
(verso Amelia)
Alle danze questa sera, se gradite,
Con lo sposo, il mio signore
Vi desidera...
AMELIA
(turbata)
Nol posso.
RENATO
Anche il conte vi sarà?
OSCAR
Certo.
SAMUEL, TOM
(fra loro)
O sorte!
RENATO
(al paggio, ma guardando i compagni)
Tanto invito
so che valga.
OSCAR
È un ballo in maschera
Splendidissimo!
RENATO
(fra sè)
Benissimo!
(accennando Amelia)
Ella meco interverrà.
AMELIA
Gran Dio!
SAMUEL, TOM
(fra loro)
E noi pur, se da quell'abito
Più spedito il colpo va.
OSCAR
Ah! di che fulgor, che musiche
Esulteran le soglie,
Ove di tante giovani
Bellezze il fior s'accoglie,
Di quante altrice palpita
Questa gentil città!
AMELIA
(fra sè)
Ed io medesma, io misera,
Lo scritto inesorato
Trassi dall'urna complice,
Pel mio consorte irato:
Su cui del cor più nobile
Ferma la morte sta.
RENATO
(fra sè)
Là fra le danze esanime
La mente mia sel pinge...
Ove del proprio sangue
Il pavimento tinge.
Spira, dator d'infamie,
Senza trovar pietà.
SAMUEL, TOM
(fra loro)
Una vendetta in domino
È ciò che torna all'uopo.
Fra l'urto delle maschere
Non fallirà lo scopo;
Sarà una danza funebre
Con pallide beltà.
OSCAR
Di che fulgor, che musiche...
RENATO
Là, fra le danze...
AMELIA
(fra sè)
Prevenirlo potessi,
e non tradir lo sposo mio!
OSCAR
Regina della festa sarete.
AMELIA
(fra sè)
Forse potrallo Ulrica...
(frattanto Renato, Samuel e Tom
rapidamente in disparte)
SAMUEL, TOM
E qual costume indosserem?
RENATO
Azzurra la veste, e da vermiglio
Nastro le ciarpe al manco lato attorte.
SAMUEL, TOM
E qual accento a ravvisarci?
RENATO
(sottovoce)
"Morte!"
AMELIA
Prevenirlo potessi!
OSCAR
Regina sarete!
RENATO, SAMUEL, TOM
Morte!
|
ACTO TERCERO
Escena 1
(Un estudio en casa de Renato.
Sobre una chimenea hay dos
jarrones de bronce y frente a ella ,
la biblioteca. Al fondo hay un
magnífico retrato de cuerpo entero
del Conde Ricardo y en el centro
una mesa. Entran Renato y Amelia)
RENATO
(deja la espada y cierra la puerta)
Ante tal culpa de nada sirve el llanto,
ni la limpia ni la excusa.
Toda súplica es ya vana;
debe haber sangre: tú morirás.
AMELIA
¡Pero si sólo es culpable,
el indicio que me acusa!
RENATO
¡Calla, adúltera!
AMELIA
¡Gran Dios!
RENATO
Pídele a Él misericordia.
AMELIA
¿Y te basta con la sola sospecha?
¿Y quieres, pues, mi sangre?
¿Y me insultas?
¿Ya no sientes ni justicia ni piedad?
RENATO
¡Debe haber sangre, tú morirás!
AMELIA
Un instante, es verdad, lo amé,
pero tu nombre nunca manché.
Sabe Dios que en mi pecho
jamás ardió un indigno afecto.
RENATO
(tomando la espada)
¿Has terminado? Es tarde ya...
¡Debe haber sangre: tú morirás!
AMELIA
¡Ah! ¡Mátame!... Así sea...
Pero concédeme una gracia...
RENATO
No me la pidas a mí.
Dirige tus súplicas al cielo.
AMELIA
(de rodillas)
Déjame decirte sólo una palabra.
Escúchame, será la última.
Moriré, pero antes, ah,
concédeme al menos la gracia
de estrechar contra mi seno
a mi único hijo.
Y si a la esposa niegas
este último favor,
no lo deniegues a las súplicas
de mi materno corazón.
Moriré. Pero que este cuerpo mío
consuelen sus besos,
ahora que ha llegado el fin
de mis horas fugaces.
¡Muerta por las manos de su padre!
¡Su mano él extenderá
sobre los ojos de una madre
a las que nunca más verá!
RENATO
(Señalando, sin mirarla, una puerta)
¡Levántate!
Te concedo volver a ver a tu hijo.
En la sombra y en el silencio, allí,
tu vergüenza y mi ultraje esconde.
(Amelia sale)
No es sobre ella, en su
frágil pecho donde yo debo golpear.
¡Otra, otra sangre muy distinta
debe limpiar la ofensa!...
(mirando al retrato)
¡Tu sangre!
¡Y la hará brotar
de tu desleal corazón
el puñal vengador de mis lágrimas!
Has sido tú quien ensució ese alma,
¡confiaba en ella, y de pronto,
el universo se ha envenenado para mí!
¡Traidor!
¡De este modo pagas
la fidelidad de tu mejor amigo!
¡Oh, dulzuras perdidas!
¡Oh, recuerdos de un abrazo
que divinizaba al ser!...
¡Cuando Amelia, tan bella,
sobre mi pecho resplandecía de amor!
¡Todo ha terminado, no quedan más
que odio y muerte en mi corazón!
¡Oh, dulzuras perdidas! ¡Oh, esperanzas
(Samuel y Tom entran saludando
fríamente a Renato)
RENATO
Estamos solos. ¡Escuchad!
Conozco todos vuestros planes.
Queréis matar a Ricardo.
TOM
Estáis soñando.
RENATO
(mostrándoles algunos papeles
que tiene sobre la mesa)
¡Aquí tengo las pruebas!
SAMUEL
(encolerizado)
Y ahora
¿revelarás la conjura al Conde?
RENATO
No, quiero tomar parte en ella.
SAMUEL, TOM
¡Bromeas!
RENATO
Y no con palabras: sino con hechos
destruiré vuestras sospechas.
Soy de los vuestros,
me tendréis como compañero
en esta empresa de sangre.
Tomad a mi hijo como rehén.
Si os fallo, ¡matadlo!
SAMUEL
Pero este cambio
es apenas creíble.
RENATO
No busquéis la causa,
¡Soy de los vuestros
por la vida de mi único hijo!
SAMUEL
No miente.
TOM
No, no miente.
RENATO
¿Dudáis?
SAMUEL, TOM
Ya no.
RENATO, SAMUEL, TOM
¡Pues el ultraje de todos es sólo uno
y uno el corazón, así sea la venganza,
que, tremenda, repentina, ansiosa,
sobre su execrada cabeza caerá!
RENATO
Una gracia os suplico.
SAMUEL
¿Cuál?
RENATO
Tener el privilegio de matarlo.
SAMUEL
No, Renato:
él me arrebató el castillo paterno.
Ese derecho me corresponde.
TOM
A mi hermano asesinó,
y diez años de vengadora agonía
me han devorado sin descanso...
¿Qué papel me asignáis?
RENATO
Calmaos, sólo la suerte
debe decidir aquí.
(Toma un jarrón de la chimenea y lo
coloca sobre la mesa. Samuel escribe
tres nombres y echa los papeles )
¿Quién viene?...
(Entra Amelia).
¿Tú?...
AMELIA
Está aquí Óscar.
Trae una invitación del Conde.
RENATO
(encolerizado)
¡De él!...
¡Que espere!
(a Amelia)
Y tú, quédate aquí:
Pues parece que el cielo te ha elegido.
AMELIA
(aparte)
¡Qué tristeza me embarga, qué pena!
¡Qué terrible rayo me amenaza!
RENATO
(Señalando a su mujer)
No sabe nada, no temáis. Más bien
ella será el favorable augur.
(A Amelia, llevándola hacia la mesa)
En esa urna hay tres nombres:
tu mano inocente debe sacar uno.
AMELIA
(temblando)
¿Por qué?
RENATO
(fulminándola con la mirada)
Obedece, y no hagas preguntas.
AMELIA
No hay duda; con feroz mandato
quiere que tome parte
en una empresa de sangre.
(saca un papel del jarrón y su marido
se lo pasa a Samuel)
RENATO
¿Quién es, pues, el elegido?
SAMUEL
(con pesar)
Renato.
RENATO
(exaltado)
¡Mi nombre! ¡Oh, justicia del destino,
en mí delegas tu venganza!
AMELIA
¡Ah! ¡Quieren la muerte del Conde!
¡No lo ocultan sus crueles palabras!
¡Sobre su cabeza, locos de ira,
ya centellean sus aceros!
RENATO, SAMUEL, TOM
Expiará el llanto de América
el desleal que de él se jactó.
Si asesinó, que caiga asesinado.
¡Debe pagar ese precio!
RENATO
(en la puerta)
Que entre el mensajero.
(Entra Óscar).
ÓSCAR
(hacia Amelia)
Al baile de esta noche, si os place,
con vuestro esposo, mi señor
os invita a...
AMELIA
(turbada)
No puedo.
RENATO
¿Estará también el Conde?
ÓSCAR
Ciertamente.
SAMUEL, TOM
(entre sí)
¡Oh, qué suerte!
RENATO
(al paje, mirando a sus compañeros)
Aprecio en lo que vale
semejante invitación.
ÓSCAR
Es un baile de máscaras,
¡una espléndida fiesta!
RENATO
(aparte)
¡Muy bien!
(señalando a Amelia)
Ella vendrá conmigo.
AMELIA
¡Gran Dios!
SAMUEL, TOM
(aparte)
Y nosotros también,
pues el disfraz facilitará el golpe.
ÓSCAR
¡Ah, con qué fulgor, con qué música
exultarán las salas,
en las que se acogerá
la belleza en flor de tantas jóvenes,
como las que, altivas,
hacen palpitar a esta gentil ciudad!
AMELIA
(aparte)
Y yo misma, pobre de mí,
saqué de la urna cómplice,
la inexorable sentencia,
para mi airado esposo:
en ella está escrita
la muerte del más noble corazón.
RENATO
(aparte)
Allí, entre las danzas, exánime
mi mente lo imagina...
Donde con su propia sangre
el suelo teñirá.
El causante de la infamia morirá
sin encontrar piedad.
SAMUEL, TOM
(entre sí)
Una venganza encubierta
es lo que se necesita.
Entre la multitud de las máscaras
el golpe no fallará;
será una danza fúnebre
con pálidas beldades.
ÓSCAR
Con qué fulgor, con qué música...
RENATO
Allí, entre las danzas...
AMELIA
(aparte)
¡Si pudiera prevenirlo,
sin traicionar a mi esposo!
ÓSCAR
Seréis la reina de la fiesta.
AMELIA
(aparte)
Quizás Ulrica podría hacerlo...
(En tanto Renato, Samuel y Tom
se apartan a un lado.)
SAMUEL, TOM
¿Y qué traje nos pondremos?
RENATO
Una vestimenta azul, y de cinta roja
la chalina atada del lado izquierdo.
SAMUEL, TOM
¿Y cuál será la contraseña?
RENATO
(en voz baja)
"¡Muerte!"
AMELIA
¡Si pudiera prevenirle!
ÓSCAR
¡Seréis la reina!
RENATO, SAMUEL, TOM
¡Muerte!
|
Quadro 2
(Tavola coll'occorrente per iscrivere;
nel fondo un gran cortinaggio
che scoprirà la festa da ballo)
RICCARDO
(solo)
Forse la soglia attinse,
E posa alfin. L'onore
Ed il dover fra i nostri petti han rotto
L'abisso. Ah, sì, Renato
Rivedrà l'Inghilterra... e la sua sposa
Lo seguirà Senza un addio, l'immenso
Mar ne separi... e taccia il core.
(Scrive e nel momento di apporre
la firma lascia cader la penna)
Esito ancor? ma, o ciel, non lo degg'io?
(Sottoscrive e chiude il foglio in seno)
Ah, l'ho segnato il sacrifizio mio!
Ma se m'è forza perderti
Per sempre, o luce mia,
A te verrà il mio palpito
Sotto qual ciel tu sia.
Chiusa la tua memoria
Nell'intimo del cor.
Ed or qual reo presagio
Lo spirito m'assale,
Che il rivederti annunzia
Quasi un desio fatale...
Come se fosse l'ultima
Ora del nostro amor?
(musica di dentro)
Ah! dessa è là...
potrei vederla... ancora
Riparlarle potrei...
Ma no: ché tutto or mi strappa da lei.
(Oscar entra con un foglio in mano)
OSCAR
Ignota donna
questo foglio diemmi.
È pel Conte, diss'ella; a lui lo reca
E di celato.
(Riccardo legge il foglio)
RICCARDO
(dopo letto)
Che nel ballo alcuno
Alla mia vita attenterà, sta detto.
Ma se m'arresto,
Ch'io pavento diran. Nol vo': nessuno
Pur sospettarlo de'.
(a Oscar)
Tu va: t'appresta,
E ratto per gioir meco alla festa.
(Oscar esce; Riccardo rimasto solo
vivamente prorompe)
Sì, rivederti, Amelia,
E nella tua beltà,
Anco una volta l'anima
D'amor mi brillerà.
Quadro 3
(Già all'aprirsi delle cortine una
moltitudine d'invitati empie la scena. Il
maggior numero è in maschera, alcuni
in domino, altri in costume di gala a viso
scoperto. Chi va in traccia, chi evita,
chi ossequia e chi persegue. Tutto spira
magnificenza ed ilarità)
CORO
Fervono amori e danze
Nelle felici stanze,
Onde la vita è solo
Un sogno lusinghier.
Notte de' cari istanti,
De' palpiti e de' canti,
Perché non fermi 'l volo
Sull'onda del piacer?
(Samuel, Tom e i loro aderenti in
domino azzurro col cinto vermiglio.
Renato nello stesso costume s'avanza
lentamente)
SAMUEL
(additando Renato a Tom)
Altro de' nostri è questo.
(e fattosi presso a Renato sottovoce)
"Morte!"
RENATO
(amaramente)
Sì, morte!
Ma non verrà.
SAMUEL, TOM
Che parli?
RENATO
Qui l'aspettarlo è vano.
SAMUEL
Come?
TOM
Perché?
RENATO
Vi basti saperlo altrove.
SAMUEL
O sorte ingannatrice!
TOM
(fremente)
Sempre ne sfuggirà di mano!
RENATO
Parlate basso;
alcuno lo sguardo a noi fermò.
SAMUEL
E chi?
RENATO
Quello a sinistra
dal breve domino.
(Si disperdono, ma Renato viene
inseguito da Oscar in maschera)
OSCAR
(a Renato)
Più non ti lascio, o maschera;
mal ti nascondi.
RENATO
(scansandolo)
Eh via!
OSCAR
(inseguendolo sempre, con vivacità)
Tu se' Renato.
RENATO
(spiccandogli la maschera)
E Oscarre tu sei.
OSCAR
Qual villania!
RENATO
Ma bravo,
e ti par dunque convenienza questa
Che mentre il sire dorme,
tu scivoli alla festa?
OSCAR
Il re è qui...
RENATO
(trasalendo)
Che!... dove?
OSCAR
L'ho detto...
RENATO
Ebben!... qual è?
OSCAR
Non vel dirò!...
RENATO
Gran cosa!
OSCAR
(voltandogli le spalle)
Cercatelo da voi.
RENATO
(con accento amichevole)
Orsù!
OSCAR
È per fargli il tiro
che regalaste a me?
RENATO
Via, calmati:
almen dirmi del suo costume puoi?
OSCAR
(scherzando)
Saper vorreste
Di che si veste,
Quando l'è cosa
Ch'ei vuol nascosa.
Oscar lo sa,
Ma nol dirà,
Tra là là là là
Là là là là.
Pieno d'amor
Mi balza il cor,
Ma pur discreto
Serba il segreto.
Nol rapirà
Grado o beltà,
Trà là là là
Là là là là.
(Gruppi di maschere e coppie danzanti
attraversano il dinanzi della scena e
separano Oscar da Renato)
CORO
Fervono amori e danze
Nelle felici stanze,
Onde la vita è solo
Un sogno lusinghier.
RENATO
(raggiungendolo di nuovo)
So che tu sai distinguere
gli amici suoi.
OSCAR
V'alletta interrogarlo,
e forse celiar con esso un po'?
RENATO
Appunto.
OSCAR
E compromettere di poi
chi ve l'ha detto?
RENATO
M'offendi.
È confidenza
che quanto importi so.
OSCAR
Vi preme assai?
RENATO
Degg'io di gravi cose ad esso,
Pria che la notte inoltri, qui favellar.
Su te farò cader la colpa,
se non mi fia concesso.
OSCAR
Dunque...
RENATO
Fai grazia a lui,
se parli, e non a me.
OSCAR
(più dappresso e rapidamente)
Veste una cappa nera,
con roseo nastro al petto.
(Fa per andarsene)
RENATO
Una parola ancora.
OSCAR
(dileguandosi tra la folla)
Più che abbastanza ho detto.
CORO
Fervono amori e danze ecc.
|
Escena 2
(Gabinete del Conde. Mesa con útiles
de escritura; gran cortinaje, que más
tarde descubrirá el baile)
RICARDO
(solo)
Quizás ella logró ya la paz.
El honor y el deber han abierto
un abismo en nuestros corazones.
Renato volverá a ver Inglaterra...
y su esposa lo seguirá.
Que el inmenso océano nos separe...
y acalle nuestro corazón.
(escribe, y en el momento de firmar
deja caer la pluma)
¿Dudo aún? Pero...¿no debo hacerlo?
(firma y se guarda el papel)
¡Ah, ya he firmado mi sacrificio!
Pero si es forzoso que te pierda
para siempre, oh luz mía,
hasta a ti llegarán mis latidos
bajo cualquier cielo que estés,
encerrado tu recuerdo
en lo más íntimo del corazón.
Y ahora, ¿qué aciago presagio
me asalta el espíritu,
que el volver a verte anuncia,
casi un deseo fatal...
como si fuera la última
hora de nuestro amor?
(música desde dentro)
¡Ah! Ella está allí ...
podría volver a verla...
podría hablarle otra vez...
Pero no: todo ahora me separa de ella.
(Entra Óscar con una carta).
ÓSCAR
Una mujer desconocida
me dio este papel.
"Es para el Conde", dijo;
"llévaselo a él y en secreto".
(Ricardo lee el papel)
RICARDO
(una vez leído)
Dice que en el baile alguien
atentará contra mi vida.
Pero si no voy dirán que tengo miedo.
No quiero:
nadie debe sospecharlo.
(a Óscar)
Tú ve, prepárate rápido,
para disfrutar conmigo en la fiesta.
(Óscar sale; Ricardo, solo,
exclama vivamente)
Sí, volver a verte, Amelia,
y en tu belleza,
una vez más en el alma
me brillará el amor.
Escena 3
(Una rica sala de baile. Alegres
músicas preludian las danzas, y al
abrirse las cortinas una multitud
de invitados llena ya la escena. La
mayor parte lleva máscaras. Los
sirvientes son negros, y todo exhala
magnificencia e hilaridad)
INVITADOS
Bullen amores y danzas
en las felices estancias,
donde la vida es sólo
un sueño halagador.
Noche de dulces instantes,
de latidos y de cantos,
¿por qué no detienes tu vuelo
sobre la ola del placer?
(Samuel, Tom y sus secuaces
en dominó azul con la faja roja.
Renato, con el mismo traje, se
adelanta lentamente)
SAMUEL
(mostrando Renato a Tom)
Ése es otro de los nuestros.
(acercándose a Renato, en voz baja)
"Muerte"
RENATO
(amargamente)
¡Sí, muerte!
Pero no vendrá.
SAMUEL, TOM
¿Qué dices?
RENATO
Es vano esperarle aquí.
SAMUEL
¿Cómo?
TOM
¿Por qué?
RENATO
Os baste saber que está en otra parte.
SAMUEL
¡Oh, suerte engañadora!
TOM
(encolerizado)
¡Siempre se nos escapa de las manos!
RENATO
Hablad en voz baja;
alguien se ha fijado en nosotros.
SAMUEL
¿Quién?
RENATO
Aquel de la izquierda,
de dominó corto.
(Se separan, pero Renato es seguido
por Óscar, enmascarado.)
ÓSCAR
(A Renato)
Ya no te dejaré, máscara;
te escondes muy mal.
RENATO
(esquivándole)
¡Eh, vete!
ÓSCAR
(con vivacidad)
Tú eres Renato.
RENATO
(arracándole la máscara a Óscar)
Y tú Óscar.
ÓSCAR
¡Qué grosería!
RENATO
¡Muy bien!
¿Y a ti te parece correcto
que mientras el Conde duerme,
tú te escapas a la fiesta?
ÓSCAR
El Conde está aquí...
RENATO
(sorprendido)
¿Qué?... ¿Dónde?
ÓSCAR
Ya lo he dicho...
RENATO
¡Bien!... ¿Quién es?
ÓSCAR
¡No os lo diré!...
RENATO
¡Vaya tontería!
ÓSCAR
(dándole la espalda)
Buscadle vos mismo.
RENATO
(amistosamente)
¡Vamos!
ÓSCAR
¿Es para hacerle
la misma mala pasada que a mí?
RENATO
Vamos, cálmate: ¿podrías decirme
de qué va disfrazado?
ÓSCAR
(bromeando)
Saber quisierais
de qué se viste,
cuando esa es cosa
que él quiere ocultar.
Óscar lo sabe,
pero no lo dirá,
tra, la, la, la,
la, la, la, la.
Lleno de amor
me brinca el corazón,
pero, discreto,
mantiene el secreto.
No se lo arrebatará
ni cargo ni beldad,
tra, la, la, la,
la, la, la, la.
(Grupos de máscaras y parejas que
danzan pasan por delante de la
escena y separan a Óscar de Renato.)
INVITADOS
Bullen amores y danzas
en las felices estancias,
donde la vida es sólo
un sueño halagador.
RENATO
(alcanzándole de nuevo)
Sé que tú sabes distinguir
a sus amigos.
ÓSCAR
¿Deseas interrogarle,
y quizás bromear un poco con él?
RENATO
Justamente.
ÓSCAR
¿Y luego comprometer
a quien os lo ha dicho?
RENATO
Me ofendes.
Sé muy bien cuanto
vale una confidencia.
ÓSCAR
¿Es muy urgente?
RENATO
Debo hablar con él, aquí,
de graves cosas.
Sobre ti haré caer la culpa,
si no me lo facilitas.
ÓSCAR
Pues...
RENATO
Si hablas,
le haces un favor a él, no a mí.
ÓSCAR
(más de cerca y rápidamente)
Viste una capa negra,
con una cinta rosa en el pecho.
(empieza a alejarse)
RENATO
Todavía una palabra más.
ÓSCAR
(escabulléndose entre la multitud)
Ya he dicho más que suficiente.
INVITADOS
Bullen amores y danzas, etc.
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(Danzatori e danzatrici s'intrecciano
al proscenio; Renato scorge lontano
taluno de'suoi e scompare di là. Poco dopo,
al volger delle coppie nel fondo,
Riccardo in domino nero con nastro
rosa, s'affaccia pensieroso, e dietro
a lui Amelia in domino bianco)
AMELIA
(sottovoce in modo da non
essere riconosciuta)
Ah! perchè qui! fuggite...
RICCARDO
Sei quella dello scritto?
AMELIA
La morte qui v'accerchia...
RICCARDO
Non penetra nel mio petto il terror.
AMELIA
Fuggite, fuggite,
o che trafitto cadrete qui!
RICCARDO
Rivelami il nome tuo.
AMELIA
Gran Dio! Nol posso.
RICCARDO
E perchè piangi...
mi supplichi atterrita?
Onde cotanta senti pietà della mia vita?
AMELIA
(tra singulti che svelano la sua
voce naturale)
Tutto, per essa, tutto il sangue mio darei!
RICCARDO
Invan ti celi,
Amelia: quell'angelo tu sei!
AMELIA
(con disperazione)
T'amo, sì, t'amo, e in lagrime
A' piedi tuoi m'atterro,
Ove t'anela incognito
Della vendetta il ferro.
Cadavere domani
Sarai sei qui rimani:
Salvati, va, mi lascia,
Fuggi dall'odio lor.
RICCARDO
Sin che tu m'ami, Amelia,
Non curo il fato mio,
Non ho che te nell'anima,
E l'universo oblio.
Né so temer la morte,
Perché di lei più forte
È l'aura che m'inebria
Del tuo divino amor.
AMELIA
Dunque vedermi vuoi
D'affanno morta e di vergogna?
RICCARDO
Salva ti vo'.
Domani con Renato andrai...
AMELIA
Dove?
RICCARDO
Al natio tuo cielo.
AMELIA
In Inghilterra!
RICCARDO
Mi schianto il cor...
ma partirai... ma, addio.
AMELIA
Riccardo!
RICCARDO
Ti lascio, Amelia.
AMELIA
Riccardo!
RICCARDO
(Si, stacca, ma dopo pochi
passi tornando a lei con tutta l'anima)
Anco una volta addio.
AMELIA
Ahimè!
RICCARDO
L'ultima volta, addio!
AMELIA, RICCARDO
Addio!
RENATO
(Lanciatosi inosservato tra loro,
trafigge Riccardo)
E tu ricevi il mio!
RICCARDO
Ahimè!
AMELIA
(d'un grido)
Soccorso!
OSCAR
(accorrendo a lui)
O ciel!
Ei trucidato!
(Entrano da tutte le parti dame,
ufficiali e guardie)
ALCUNI
Da chi?
ALTRI
Dov'è l'infame?
OSCAR
(accennando Renato)
Eccol!...
(Tutti lo circondano e gli strappano
la maschera.
AMELIA, OSCAR, CORO
Renato!
CORO
Ah! Morte, infamia,
Sul traditor!
L'acciaro lo laceri vendicator!
RICCARDO
No, no... lasciatelo.
(a Renato)
Tu... m'odi ancor.
Ella è pura,
in braccio a morte
Te lo giuro, Iddio m'ascolta;
Io che amai la tua consorte
Rispettato ho il suo candor.
(gli dà il foglio)
A novello incarco asceso
Tu con lei partir dovevi...
Io l'amai, ma volli illeso
Il tuo nome ed il suo cor!
AMELIA
O rimorsi dell'amor
Che divorano il mio cor,
Fra un colpevole che sanguina
E la vittima che muor!
OSCAR
O dolor senza misura,
O terribile sventura!
La sua fronte è tutta rorida
Già dell'ultimo sudor!
RENATO
Ciel! che feci!
e che m'aspetta
Esecrato sulla terra!...
Di qual sangue e qual vendetta
M'assetò l'infausto error!
RICCARDO
Grazia a ognun; signor qui sono:
Tutti assolve il mio perdono.
(Samuel e Tom occupano sempre
il fondo della scena)
TUTTI
Cor sì grande e generoso
Tu ci serba,
o Dio pietoso:
Raggio in terra a noi miserrimi
È del tuo celeste amor!
RICCARDO
Addio per sempre, miei figli...
AMELIA, OSCAR, RENATO
SAMUEL, TOM
Ei muore!
RICCARDO
Addio... diletta América...
Addio... miei figli... per sempre...
Ah!... ohimè!... io moro!... miei figli...
Per sem... Addio.
(Riccardo cade e spira)
TUTTI
Notte d'orror!
|
(Los bailarines se entrecruzan
en el proscenio; Renato ve a lo lejos
a uno de los suyos y desaparece en
esa dirección. Poco después, aparece
Ricardo, en dominó negro con una
cinta rosa y detrás de él Amelia en
dominó blanco.)
AMELIA
(En voz baja, de forma que
no sea reconocida)
¡Ah! ¿Por qué estáis aquí? ¡Huid!...
RICARDO
¿Eres la del escrito?
AMELIA
Aquí os espera la muerte...
RICARDO
El miedo no penetra en mi pecho.
AMELIA
¡Huid, huid, o aquí
caeréis herido de muerte!
RICARDO
Revélame tu nombre.
AMELIA
¡Gran Dios! No puedo.
RICARDO
¿Y por qué lloras...
y me suplicas aterrorizada?
¿A qué se debe tanta piedad?
AMELIA
(entre sollozos que revelan
su verdadera voz)
¡Por tu vida daría toda mi sangre!
RICARDO
En vano te ocultas,
Amelia: ¡ese ángel eres tú!
AMELIA
(con desesperación)
Te amo y bañada en lágrimas
a tu pies me postro,
en el mismo lugar donde escondido,
te aguarda el acero de la venganza.
Mañana serás un cadáver
si aquí te quedas.
¡Sálvate, vete, déjame,
huye de su odio!
RICARDO
Desde que tú me amas, Amelia,
no me preocupa mi destino,
sólo a ti tengo en mi alma,
y al universo olvido.
No sé temer a la muerte,
porque más fuerte que ella,
es el aura que me embriaga
de tu divino amor.
AMELIA
¿Quieres, entonces, verme
muerta de angustia y vergüenza?
RICARDO
¡Quiero salvarte!
Mañana con Renato partirás...
AMELIA
¿A dónde?
RICARDO
A tu cielo natal.
AMELIA
¡A Inglaterra!
RICARDO
Se me rompe el corazón...
pero partirás ... adiós.
AMELIA
¡Ricardo!
RICARDO
¡Te dejo Amelia!
AMELIA
¡Ricardo!
RICARDO
(se aparta, pero después de pocos
pasos vuelve a ella apasionadamente)
¡Una vez más, adiós!
AMELIA
¡Ay de mí!
RICARDO
¡Por última vez, adiós!
AMELIA, RICARDO
¡Adiós!
RENATO
(lanzándose inadvertidamente
entre ellos, apuñala a Ricardo)
¡Y tú recibe el mío!
RICARDO
¡Ay!
AMELIA
(con un grito)
¡Socorro!
ÓSCAR
(corriendo hacia él)
¡Oh, cielos!
¡Ha sido asesinado!
(acuden de todas partes damas,
oficiales y guardias)
INVITADOS
¿Por quién?
OTROS
¿Dónde está el infame?
ÓSCAR
(señalando a Renato)
¡Ése es!
(Todos lo rodean y le arrancan
la máscara.)
TODOS
¡Renato!
INVITADOS
¡Ah! ¡Muerte, infamia,
sobre el traidor!
¡Que lo desgarre el acero vengador!
RICARDO
No, no... Dejadle.
(a Renato)
Óyeme todavía.
Ella es pura:
en los brazos de la muerte te lo juro,
Dios me escucha:
yo, que he amado a tu esposa,
he respetado su candor.
(le da el papel)
Ascendido a un nuevo cargo
con ella debías partir...
¡Yo la amé, pero quise conservar
ilesos tu nombre y su corazón!
AMELIA
¡Oh, remordimientos de amor
que devoran mi corazón,
entre un culpable manchado de sangre
y la víctima que muere!
ÓSCAR
¡Oh, dolor sin medida,
oh, terrible desventura!
¡Su frente está ya rociada
con el último sudor!
RENATO
¡Cielos! ¿Qué he hecho?
¡Y qué me espera
execrado sobre la tierra!...
¡De qué sangre y de qué venganza
me dio sed el infausto error!
RICARDO
Perdón para todos; aquí soy el señor:
a todos absuelve mi perdón.
(Samuel y Tom ocupan siempre
el fondo de la escena)
TODOS
Consérvanos ¡oh, Dios piadoso!
un corazón tan grande y generoso:
¡Él es un rayo en la tierra,
para nosotros miserables,
de tu celeste amor!
RICARDO
Adiós para siempre, hijos míos...
AMELIA, ÓSCAR, RENATO
SAMUEL Y TOM
¡Se muere!
RICARDO
Adiós... querida América...
Adiós... para siempre... hijos míos.
¡Ay de mí!... ¡Me muero!...
Hijos míos...para siempre... adiós.
(Ricardo cae y expira)
TODOS
¡Noche de horror!
Escaneado por:
Lorenzo Juan Llabrés 1999
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