RIGOLETTO

 

Personajes

DUQUE

RIGOLETTO

GILDA

GIOVANNA

SPARAFUCILE

MAGDALENA

CONDE MONTERONE       

CONDE CEPRANO

MARULLO

BORSA

Duque de Mantua

Bufón del Duque

Hija de Rigoletto

Doncella de Gilda

Sicario

           Hermana de Sparafucile        

Noble Mantuano

Noble Mantuano

Cortesano

Cortesano

Tenor

Barítono

Soprano

Mezzosoprano

Bajo

                       Mezzosoprano

Barítono

Bajo

Barítono

Barítono

 

La acción se desarrolla en Mantua (Italia), durante el siglo XVI.

 

ATTO PRIMO                                 


Scena Prima

(Sala magnifica nel palazzo Ducale 
con porte nel fondo che mettono ad altre
sale, pure splendidamente illuminate;
folla di Cavalieri e Dame in gran
costume nel fondo delle sale; Paggi 
che vanno e vengono. La festa è nel 
suo pieno. Musica interna da lontano e
scrosci di risa di tratto in tratto. Il duca
e Borsa che vengono da una porta del
fondo)

DUCA
Della mia bella incognita borghese
Toccare il fin dell'avventura io voglio.

BORSA
Di quella giovin che vedete al tempio?

DUCA
Da tre mesi
ogni festa.

BORSA
La sua dimora?

DUCA
In un remoto calle;
Misterioso un uom 
v'entra ogni notte.

BORSA
E sa colei chi sia
L'amante suo?

DUCA
Lo ignora.

(Un gruppo di Dame e Cavalieri 
attraversano la sala.)

BORSA
Quante beltà! Mirate.

DUCA
Le vince tutte 
di Ceprano la sposa.

BORSA
(piano)
Non v'oda il conte, o duca

DUCA
A me che importa?

BORSA
Dirlo ad altra ei potria

DUCA
Né sventura per me certo saria

Questa o quella per me pari sono
A quant'altre d'intorno mi vedo,
Del mio core l'impero non cedo
Meglio ad una che ad altra beltà.
La costoro avvenenza è qual dono
Di che il fato ne infiora la vita;
S'oggi questa mi torna gradita,
Forse un'altra doman lo sarà.

La costanza, tiranna del core,
Detestiamo qual morbo crudele,
Sol chi vuole si serbi fedele;
Non v'ha amor, se non v'è libertà.
De' mariti il geloso furore,
Degli amanti le smanie derido,
Anco d'Argo i cent'occhi disfido
Se mi punge una qualche beltà.

Scena Seconda

(Detti, il conte di Ceprano che segue 
da lungi la sua sposa servita da altro
Cavaliere, Dame e Signori che entrano
da varie parti.)

DUCA
(alla signora di Ceprano movendo ad 
incontrarla con molta galanteria)
Partite? Crudele!

CONTESSA DI CEPRANO
Seguire lo sposo
M'è forza a Ceprano.

DUCA
Ma dee luminoso
In corte tal astro qual sole brillar.
Per voi qui ciascuno dovrà palpitar.
Per voi già possente la fiamma d'amore
Inebria, conquide, distrugge il mio core.

(con enfasi baciandole la mano)

CONTESSA DI CEPRANO
Calmatevi

(Le dà il braccio ed esce con lei.)

Scena Terza

(Detti, e Rigoletto che s'incontra nel signor
 di Ceprano, poi Cortigiani.)

RIGOLETTO
In testa che avete,
Signor di Ceprano?

(Ceprano fa un gesto d'impazienza 
e segue il Duca.)

(ai Cortigiani)

Ei sbuffa, vedete?

CORO
Che festa!

RIGOLETTO
Oh sì

BORSA, CORO
Il duca qui pur si diverte!

RIGOLETTO
Così non è sempre? che nuove scoperte!
Il giuoco ed il vino, le feste, la danza,
Battaglie, conviti, ben tutto gli sta.
Or della Contessa l'assedio egli avanza,
E intanto il marito fremendo ne va.

(Esce.)
ACTO PRIMERO


Escena Primera

(Magnífico salón de baile del Palacio
del Duque de Mantua con puertas al
fondo que comunican con otras salas
brillantemente iluminadas. Grupos de
caballeros y damas elegantemente
vestidos, al fondo de las salas unos
criados van y vienen. La fiesta en
pleno apogeo. Se oye música a lo
lejos. El Duque y Borsa entran por la
puerta del fondo)

DUQUE
Quiero llegar al final de la aventura 
con mi bella y desconocida burguesa 

BORSA
¿La joven que veis en la iglesia?

DUQUE
Sí, todas las fiestas
desde hace tres meses

BORSA
¿Dónde vive?

DUQUE
En una calle recóndita, 
donde cada noche 
un hombre entra misteriosamente.

BORSA
¿Sabe ella quién
es su admirador?

DUQUE
Lo ignora

(Un grupo de caballeros y damas
atraviesan la escena)

BORSA
¡Cuántas bellezas!... Fijaos.

DUQUE
La esposa de Ceprano 
las supera a todas

BORSA
(En voz baja)
Que no os oiga el conde... oh Duque

DUQUE
¿Y a mí qué me importa?

BORSA
Podría decírselo a otra...

DUQUE
No sería ninguna desgracia.

Esta o aquella para mí son iguales
a cuantas veo a mi alrededor;
no cedo el dominio de mi corazón
a una belleza más que a otra.
El encanto de cada una es el don 
con que el destino nos alegra la vida;
y hoy ésta es de mi agrado,
quizás otra lo sea mañana.

La constancia, tirana del corazón,
la odio como a una cruel enfermedad; 
manténgase fiel sólo quien quiera; 
no hay amor sin libertad.
Me burlo de los maridos celosos,
y del frenesí de los amantes,
desafío incluso los cien ojos de Argos,
cuando me excita cualquier belleza.

Escena Segunda

(Los mismos, el Conde de Ceprano
que sigue de lejos a su esposa
acompañada por otro caballero.
Rigoletto; damas y caballeros) 

DUQUE
(A la señora de Ceprano, moviéndose
con mucha galantería al encontrarla)
¿Partís?... ¡Cruel!

CONDESA DE CEPRANO
Seguir a mi esposo,
a Ceprano... es mi deber

DUQUE
Pero en la corte debería brillar 
un astro tan luminoso como el sol.
Todos aquí suspiraran por vos.
Una poderosa llama de amor por vos, 
embriaga y destruye mi corazón.

(Baja la mano ceremoniosamente)

CONDESA DE CEPRANO
Calmaos...

( Salen del brazo)

Escena Tercera

(Rigoletto se encuentra con el Conde
de Ceprano)

RIGOLETTO
¿Qué tenéis en la cabeza,
señor de Ceprano?

(Ceprano hace un gesto de
impaciencia y sigue al Duque)

(A los cortesanos)

¡Cómo resopla! ¿lo veis?

CORO
¡Qué fiesta!

RIGOLETTO
¡Oh! ¡sí!...

BORSA, CORO
¡El duque también aquí se divierte!...

RIGOLETTO
¿Y cuándo no? ¡qué descubrimiento!
El juego, el vino, las fiestas, el baile, 
y los convites todo es de su agrado.
Ya progresa su asedio a la condesa,
mientras el marido se va enfureciendo.

(Sale)
Scena Quarta

(Detti e Marullo premuroso.)

MARULLO
Gran Nuova! gran nuova!

CORO
Che avvenne? parlate!

MARULLO
Stupir ne dovrete

CORO
Narrate, narrate

MARULLO
(ridendo)
Ah! ah! Rigoletto

CORO
Ebben?

MARULLO
Caso enorme!

CORO
Perduto ha la gobba? 
Non è più difforme?

MARULLO
Più strana è la cosa! 
Il pazzo possiede

CORO
Infine?

MARULLO
Un'amante!

CORO
Amante! Chi il crede?

MARULLO
Il gobbo in Cupido or s'è trasformato!

CORO
Quel mostro Cupido 
Cupido beato!

Scena Quinta

(Detti ed il Duca seguito da Rigoletto, 
poi da Ceprano.)

DUCA
(a Rigoletto)
Ah, più di Ceprano importuno non v'è!
La cara sua sposa è un angiol per me!

RIGOLETTO
Rapitela.

DUCA
È detto; ma il farlo?

RIGOLETTO
Stasera.

DUCA
Né pensi tu al Conte?

RIGOLETTO
Non c'è la prigione?

DUCA
Ah, no.

RIGOLETTO
Ebben l'esilia

DUCA
Nemmeno, buffone.

RIGOLETTO
(indicando di farla tagliare)
Adunque la testa

CEPRANO
(da sé)
Oh l'anima nera!

DUCA
(battendo con la mano una spalla 
al Conte)
Che di', questa testa?

RIGOLETTO
È ben naturale.
Che far di tal testa? 
A cosa ella vale?

CEPRANO
(infuriato, brandendo la spada)
Marrano!

DUCA
(a Ceprano)
Fermate

RIGOLETTO
Da rider mi fa.

CORO
(tra loro)
In furia è montato!

DUCA
(a Rigoletto)
Buffone, vien qua.
Ah, sempre tu spingi 
lo scherzo all'estremo,
Quell'ira che sfidi 
colpir ti potrà.

RIGOLETTO
Che coglier mi puote? 
Di loro non temo,
Del duca un protetto 
nessun toccherà.

CEPRANO
(ai Cortigiani a parte)
Vendetta del pazzo!
Contr'esso un rancore
Pei tristi suoi moti, 
di noi chi non ha?
Vendetta.

BORSA, MARULLO, CORO
Ma come?

CEPRANO
In armi, chi ha core
Doman sia da me.
Escena Cuarta

(Marullo entra apresurado.)

MARULLO
¡Una gran noticia! ¡Una gran noticia!

CORO
¿Qué sucede? ¡hablad!

MARULLO 
Os quedaréis asombrados.

CORO 
Contad, contad.....

MARULLO
(riendo) 
¡Ja, ja!... Rigoletto...

CORO
¿Y bien?

MARULLO
Un acontecimiento extraordinario.

CORO
¿Ha perdido la joroba? 
¿Ya no es deforme?...

MARULLO
El asunto es todavía más extraño
El loco tiene...

CORO
¿Qué?

MARULLO
...¡una amante!

CORO
¡Una amante! ¿Quién lo va a creer?

MARULLO
¡El jorobado transformado en Cupido!

CORO
¿Semejante monstruo Cupido?.. 
¡Cupido feliz!

Escena Quinta

(Los mismos y el Duque seguido 
de Rigoletto, luego de Ceprano)

DUQUE
(A Rigoletto)
¡Qué inoportuno es Ceprano!
Su querida esposa es un ángel para mí.

RIGOLETTO
Raptadla.

DUQUE
Una cosa es decirlo y otra hacerlo

RIGOLETTO
Esta noche

DUQUE
¿No piensas en el conde?

RIGOLETTO
¿Acaso no existe la cárcel?

DUQUE
Ah, no.

RIGOLETTO
Pues bien... el exilio.

DUQUE
Tampoco, bufón

RIGOLETTO
(Hace un gesto de cortar la cabeza)
Entonces, la cabeza... 

CEPRANO
(Para sí)
¡Oh, alma perversa!

DUQUE
(Golpeando con la mano el hombro
del Conde)
¿Qué dices? ¿esta cabeza?

RIGOLETTO
¡Es de lo más natural!
¿que hacer con esta cabeza?... 
¿para que sirve?

CEPRANO
(Furioso, blandiendo la espada)
¡Cerdo!

DUQUE
(A Ceprano)
Deteneos.

RIGOLETTO
Me hace reír.

CORO
(Entre ellos)
¡El conde está furioso!

DUQUE
(A Rigoletto)
Bufón ¡ven acá!
Siempre llevas 
las bromas demasiado lejos.
Esa ira que destapas 
puede caer un día sobre ti

RIGOLETTO
¿Qué puede ocurrirme? 
No les tengo miedo.
¡Soy el protegido del duque 
y nadie me tocará!

CEPRANO
(A los cortesanos a parte)
¡Venguémonos del loco!....
¿Quién de nosotros no siente 
rencor contra él, 
por sus intrigas malvadas?
¡Venganza!

BORSA, MARULLO, CORO
Pero... ¿cómo?

CEPRANO
los que tengan valor que vengan
armados, a mi casa mañana.
BORSA, MARULLO, CORO
Sì.

CEPRANO
A notte.

BORSA, MARULLO, CEPRANO, CORO
Sarà.
Vendetta del pazzo!
Contr'esso un rancore
Pei tristi suoi moti, 
di noi chi non ha?

(La folla dei danzatori invade la scena.)

Tutto è gioia, tutto è festa,
Tutto invitaci a goder!
Oh, guardate, non par questa
Or la reggia del piacer?

Scena Sesta

(Detti e il conte di Monterone.)

MONTERONE
(dall'interno)
Ch'io gli parli.

DUCA
No.

MONTERONE
(entrando)
Il voglio.

TUTTI
Monterone!

MONTERONE
(fissando il Duca, con nobile orgoglio)
Sì, Monterone 
la voce mia qual tuono
vi scuoterà dovunque

RIGOLETTO
(al Duca, contraffacendo la voce 
di Monterone)
Ch'io gli parli.

(Si avanza con ridicola gravità.)

Voi congiuraste contro noi, signore,
E noi, clementi in vero, 
perdonammo
Qual vi piglia or delirio a tutte l'ore
di vostra figlia reclamar l'onore?

MONTERONE
(guardando Rigoletto con ira
sprezzante)
Novello insulto! 

(al Duca)

Ah sì, a turbare
Sarò vostr'orgie verrò a gridare,
Fino a che vegga restarsi inulto
Di mia famiglia l'atroce insulto.
E se al carnefice pur mi darete
Spettro terribile mi rivedrete
Portante in mano il teschio mio
Vendetta chiedere al mondo e a Dio.

DUCA
Non più, arrestatelo.

RIGOLETTO
È matto.

CORO
Quai detti!

MONTERONE
(al Duca e Rigoletto)
Oh siate entrambi voi maledetti.
Slanciare il cane al leon morente
È vile, o duca

(a Rigoletto)

e tu serpente,
Tu che d'un padre ridi al dolore,
Sii maledetto!

RIGOLETTO
(da sé colpito)
Che sento! orrore!

TUTTI
(meno Rigoletto)
O tu che la festa audace hai turbato,
Da un genio d'inferno qui fosti guidato;
È vano ogni detto, di qua t'allontana
Va, trema, o vegliardo, 
dell'ira sovrana
Tu l'hai provocata, più speme non v'è.
Un'ora fatale fu questa per te.

(Monterone parte fra due alabardieri; 
tutti gli altri seguono il Duca in un'altra
stanza.)
BORSA, MARULLO, CORO
¡Sí!

CEPRANO
Por la noche.

BORSA, MARULLO, CEPRANO, CORO
¡De acuerdo!
¡Venguémonos del loco!
¿Quién de nosotros no siente 
rencor contra él, 
por sus intrigas malvadas?

(entra un grupo de bailarines)

¡Qué alegría, qué fiesta...
...todo invita a gozar!
¡oh mirad!
¿no parece el reino del placer?

Escena Sexta

(entra el conde Monterone)

MONTERONE
(Desde dentro)
¡Es preciso que os hable!

DUQUE
¡No!

MONTERONE
(Entrando)
Lo quiero.

TODOS
¡Monterone!

MONTERONE
(al duque, con arrogancia)
Sí, Monterone... 
Mi voz igual que el trueno 
os perseguirá a todas partes.

RIGOLETTO
(Al Duque, imitando la voz 
de Monterone)
Quiero hablaros

(avanza con ridícula gravedad)

Vos conspirasteis contra nosotros...
y nosotros os perdonamos. 
¿Qué mosca os ha picado?
¿Qué locura os acomete a todas horas 
reclamando el honor de vuestra hija?

MONTERONE
(Mirando a Rigoletto con 
cólera despreciativa)
¡Un nuevo insulto!... 

(Al Duque)

Ah! Sí, continuaré turbando
vuestras orgías... vendré a gritar.
Mientras permanezca impune 
el atroz insulto a mi familia; 
y aunque me entreguéis al verdugo, 
se os aparecerá mi terrible espectro,
llevando en la mano mi calavera 
a pedir venganza al mundo y a Dios.

DUQUE
¡Ya basta! ¡arrestadlo!

RIGOLETTO
¡Está loco!

CORO
¡Qué palabras!

MONTERONE
(Al Duque y Rigoletto)
¡Malditos seáis ambos!
Duque, es de viles azuzar al perro
contra el león moribundo...

(a Rigoletto) 

y tú serpiente,
tú que te burlas del dolor de un padre
¡Yo te maldigo!

RIGOLETTO
(aparte impresionado) 
¡horror, qué oigo!

TODOS
(menos Rigoletto)
Tú que audaz has turbado la fiesta, 
te ha guiado aquí un genio infernal;...
no hables más, márchate de aquí, vete,
Tiembla, viejo, ante la ira soberana....
¡Tú la has provocado, 
no tienes esperanza!
Esta hora te ha sido fatal.

(Monterone sale entre dos guardias;
los demás siguen al Duque a otra
sala)

Acto II