ATTO PRIMO
Scena Prima
(Gabinetto Reale. Ginevra allo specchio in atto
di acconciarsi. Dalinda, paggi e damigelle)
1.- Aria
GINEVRA
Vezzi, lusinghe, e brio
rendano il volto mio più vago al mio tesor
(S’alza sullo specchio, e li paggi, e le
damigelle partono.)
Recitativo, Dalinda e Ginevra
DALINDA
Ami dunque, oh Signora?
GINEVRA
Avvampa il core di nobil fiamma, che vi accese amore.
DALINDA
E il Re tuo genitore, l'approva?
GINEVRA
Anzi il fomenta.
DALINDA
Seguì ad amar, fa l'alma tua contenta
(in atto partire).
Scena Seconda
(Ginevra, Polinesso e Dalinda, che ritorna)
Recitativo Polinesso e Ginevra
POLINESSO
Ginevra?
GINEVRA
Tanto ardire? Olá Dalinda?
POLINESSO
Lungi da' tuoi bei rai viver non può il mio cor;
quindi perdona se a te ...
GINEVRA
Duca, se mai fosti noioso oggetto a gli occhi miei,
or che amante ti scopri,
or più lo sei.
2.- Aria
GINEVRA
Orrida a gl'occhi miei, quanto, Signor,
tu sei Tesifone non é.
Amor, di noi per gioco
il core a te di foco
di gelo fece a me.
(Parte.)
Scena Terza
(Polinesso e Dalinda)
Recitativo: Polinesso e Dalinda
POLINESSO
Orgogliosa beltade!
DALINDA
Signore, in vano tenti... lascia d'amarla.
Io credo che Ariodante...
POLINESSO
E' mio rival?
DALINDA
Anzi gradito amante.
POLINESSO
E il genitor?
DALINDA
Approva gli affetti lor, e che sperar tu puoi?
(Guardandola teneramente)
3.- Aria
Apri le luci, e mira gli ascosi altrui martiri
v'é chi per te sospira, e non l'intendi ancor;
E in tacita favella
col fumo de' sospire,
ti scopre, oh Dei!
la bella fiamma che le arde il sen.
(Parte.)
Scena Quarta
(Polinesso alone)
Recitativo: Polinesso
POLINESSO
Mie speranze, che fate? Cosi vi abbandonate?
No, fa’ cuor, Polinesso!
Giacché Dalinda a te si scopre amante,
alziam mole d'ingegno,
per atterrar il mio rivale al Regno.
4.- Aria
POLINESSO
Coperta la frode di lana servile si fugge,
e detesta, e inganno s'appella;
Si chiama con lode prudenza virile s'avvien
che svesta di spoglia più bella.
Scena Quinta
(Giardino reale. Ariodante e, poi, Ginevra)
5.- Arioso
ARIODANTE
E Qui d’amor nel suo linguaggio
Parla il rio, l'erbetta, e'l faggio
Al mio core innamorato.
Recitativo: Ariodante e Ginevra
ARIODANTE
T’amerò dunque sempre, idolo mio.
GINEVRA
Alma costante pur, ti dico anch’io.
ARIODANTE
Tu sovrana, io vassallo!
GINEVRA
Ariodante, mercé del Nume arciero
più sovrana non é quest'amante;
servo non é chi ha del mio cor l'impero.
ARIODANTE
Quasi attonita l'alma ancor nol credo.
GINEVRA
Dunque la destra mia,
di ciò che t'offre amor pegno ti sia.
6. Duetto
GINEVRA
Prendi, prendi da questa mano, il pegno di mia fé!
ARIODANTE
Prendo, prendo da questa mano, il premio di mia fé!
ENTRAMBI
Del Fato più inumano il barbaro rigore,
mai così bell'ardore estinguer possa in me.
Scena Sesta
(Mentre replicano il Duetto, porgendosi la
mano, il Re entra nel mezzo, e prende la
mano di Ariodante e della figlia)
Recitativo: Il Re, Ginevra e Ariodante
IL RE
Non vi turbate, bell'alme innamorate!
GINEVRA
Padre!
ARIODANTE
Mio Re ...
IL RE
Tacete! e de' vostri contenti
me a parte ancor prendete,
che della vita, e degli spirti miei
(a Ginevra)
una parte sei tu;
(a Ariodante)
l'altra tu sei,
ARIODANTE
(in atto di inginocchiarsi)
Alle tue regie piante...
IL RE
Sorgi, amato Ariodante;
in questa età degg'io, alla figlia pensar,
pensar al Regno, né s'offre al pensier mio
di te più degno sposo, e Re più degno.
GINEVRA
A tanta gioia, oh Dei!
ARIODANTE
A tanta sorte...
GINEVRA
Se resiste il cor mio...
ARIODANTE
Se il cor non muore.
AMBI
E' prodigio d'amore.
IL RE
Or va figlia, compatì per le nozze vicine
più contentai al tuo core,
più vezzi al volto tuo, più gemme al crine.
7.- Aria
GINEVRA
Volate, amori, di due bei cori
la gioia immensa a celebrar!
Il gaudio é tanto, che come e quanto dir
non saprei debba esultar.
(Parte.)
Scena Settima
(Ariodante, Il Re, Odoardo e guardie.)
Recitativo: Re, Odoardo
IL RE
Vanne pronto, Odoardo, le pompe a preparar;
e il novo giorno sia coll'alto Imeneo lieto e giocondo.
ODOARDO
E goda questa reggia, il regno, il mondo.
(parte)
IL RE
E tu al par di Ginevra, amato Ariodante,
dalla man del tuo Re gradisci' l dono;
più darti non poss'io,
se me stesso ti do la figlia e il trono.
8.- Aria
IL RE
Voli colla sua tromba la fama
in tutto il mondo le gioie a publicar!
Il Ciel lieto rimbomba,
che giorno più giocondo sorte non può m’andar.
(Parte)
Scena Ottava
(Ariodante solo)
Recitativo: Ariodante
ARIODANTE
Oh, felice mio core! dopo tanti tormenti
pur giungesti alla sfera de' contenti.
9.- Aria
ARIODANTE
Con l'ali di costanza alzo il suo volo amor,
fa trionfar nel cor, fede e speranza.
Non devo più temere
Di sorte il rio tenor,
Ma col mio bel tesor
Sempre godere
(Parte.)
Scena Nona
(Polinesso e Dalinda, parlando assieme)
Recitativo: Polinesso, Dalinda
POLINESSO
Conosco il m’erto tuo cara Dalinda,
e col tuo mezzo io voglio scuotere il giogo indegno
render scherni a' disprezzi lasciar Ginevra,
le sue nozze, e il regno.
DALINDA
(fra sè)
Che sento? oh me felice!
(a Polinesso)
Al tuo cenno, Signor...
POLINESSO
Si in questa notte quando dorme Ginevra,
ti adorna di sue vesti, cerca imitarla in tutto,
dispone come lei le chiome....
DALINDA
E poi?
POLINESSO
Per la segreta porta del reale giardino
nelle sue stanze m'introduci;
e fingi di Ginevra il sembiante.
DALINDA
Ma il mio onor?
POLINESSO
So il rispetto che conviene a nobile donzella.
E' non risolvi ancor?
DALINDA
Forza d'amore!
Nella si può negare a chi s'adora.
POLINESSO
Tutto sarà per te poscia il mio core.
10.- Aria
POLINESSO
Spero per voi, si,
begli occhi in questo di sanar mie piaghe.
E a voi sacrar voglio gli affetti del cor mio,
pupille vaghe!
(Parte.)
Scena Decima
(Dalinda e Lurcanio)
Recitativo: Lurcanio, Dalinda
LURCANIO
Dalinda, in occidente già cade il sole,
e ne' bei lumi tuoi un sol più chiaro ecco
ne spunta a noi.
DALINDA
Signor, meco tu scherzi.
LURCANIO
Sei la mia sola speme.
DALINDA
Non son per te, Signor...
LURCANIO
Sei l'idol mio.
DALINDA
Ergi a scopo maggiore il tuo desio.
11.- Aria
LURCANIO
Del mio sol vezzosi rai v'ascondete
ora da me; ma perché?
senza viver non so, no.
Quell'ardor che da voi scese,
che m'accese, e m'arde ancora,
e arderà per sin ch'io mora
quei la vita al cor donò.
(parte)
Scena Undicesima
(Dalinda sola)
Recitativo: Dalinda
DALINDA
Ah! che quest'alma amante arde per altro foco,
e in eterno sarà sempre costante.
12.- Aria
Il primo ardor É così caro a questo cor,
ch'estinguerlo non vuol quest'alma amante.
Io son fedel, né mai crudel,
e sempre a lui sarà il cor costante.
Scena Dodicesima
(Ginevra e Ariodante)
(Valle deliziosa. Ariodante,
ammirando la bellezza del loco)
Recitativo: Ariodante e Ginevra
ARIODANTE
Pare, ovunque mi aggiri,
che incontri'l gaudio e'l brio.
GINEVRA
E qual propizia stella mi guida a te, mio ben?
ARIODANTE
Tu sol sei quella.
GINEVRA
Consolati, mio caro; già siam vicini al porto,
e il novo giorno del bel nostro Imeneo ne andrà adorno.
ARIODANTE
Felici abitator di questo suolo, Ninfe leggiadre,
e amanti Pastorelle, le nostre gioie intanto venite
a celebrar col ballo, e il canto.
13.- Sinfonia
14.- Duetto
GINEVRA, ARIODANTE
Se rinasce nel mio cor,
bella gioia, bella speme,
la produce un fido amor.
Chi non sa costante amar,
vero gaudio, vero bene non esperi di trovar.
15.- Coro
CORO
Si godete al vostro amor,
alme belle, fidi amanti,
questo fa beato il cor.
Cerchi ognuno d'imitar la costanza,
la speranza che vi fa lieti esultar.
16.- Ballo di Ninfe, Pastori e Pastorelle.
17.- Musette (Lentamente)
18.- Musette (Andante)
19.- Allegro
ATTO SECONDO
20.- Sinfonia
Scena Prima
(Notte con lume di Luna. Lungo le antiche rovine, con
la veduta in mezzo della porta segreta del giardino
Reale, corrispondente agli appartamenti di Ginevra)
Recitativo: Polinesso
POLINESSO
Di Dalinda l'amore quanto giunge opportuno
al mio disegno!
Viene pure Ariodante, guidalo,
o sorte, in si remota parte,
che questo é il campidoglio a mia bell'arte.
Scena Seconda
(Ariodante, Polinesso, poi Lurcanio in disparte, e
poi Dalinda in abito di Ginevra. Recitativo, Polinesso
e Ariodante)
Recitativo: Polinesso y Ariodante
POLINESSO
Eccolo, o amico, e come qui te ritrovo?
ARIODANTE
É tanto il giubilo dell'alma,
che non ponno chiudersi le lie luci ancora al sonno.
Ginevra, l'idol mio, mercé d'amore...
POLINESSO
Che fia?
ARIODANTE
Mia sposa...
POLINESSO
Sogni.
ARIODANTE
Esulta il core.
POLINESSO
Scherzi Ariodante.
ARIODANTE
Éver ella poc'anzi mi die in pegno la destra.
POLINESSO
E a me dispensa amorosi contenti.
ARIODANTE
(mettendo la mano sopra la spada):
Olà, Duca, che parli?
Il ferro mio ti sosterrà che menti.
POLINESSO
T'acquieta; se tu vuoi crederlo agli occhi tuoi,
farti vede l'inganno ora m'impegno.
(Entra Lurcanio a parte, si nasconde tra la rovine)
LURCANIO
(fra sè)
Col Duca il mio germano? io qui mi celo.
POLINESSO
(Ad Ariodante)
Qui ti nascondi...
ARIODANTE
E questa notte fia se menzognero, o se verace sei,
l'ultimo de'tuoi giorni, o pur de'miei.
21.- Aria
ARIODANTE
Tu preparati a morire ti a morire, se mentire ti vedrò!
Se la bella m'ha ingannato, disperato io morirò.
(Ariodante si nasconde tra le rovine, e Polinesso
batta alla porta più volte, che gli viene aperta da
Dalinda in abito di Ginevra.)
POLINESSO
Ginevra?
DALINDA
O mio Signore!
(entra Polinesso, e la porta si chiude.)
LURCANIO
(fra sè)
Impudica!
ARIODANTE
Occhi miei, che vedeste?
(va sulla porta risolutamente.)
E pur d’essa...
su questa soglia infame, si dia morte al dolore.
(cava la spada, e posa il pomo in terra per uccidersi,
quando Lurcanio lo trattiene, e gli toglie la spada.)
LURCANIO
Ferma, germano; a che tanto furore?
22.- Aria
Tu vivi, e punito
Rimanga l’eccesso
D’amore tradito
D’offesa onestà
Che il volger crudele,
Il ferro in se stesso,
Per donna infedele,
É troppa viltà
(Parte, e gli porta via la spada)
Scena Terza
(Ariodante solo)
Recitativo: Ariodante
ARIODANTE
E vivo ancora? E senza il ferro?
oh Dei! Che farò?
Che mi dite, o affanni miei?
23.- Aria
Scherza infida in grembo al drudo.
Io tradito a morte in braccio per tua colpa ora men vo.
Ma a spezzar l'indegno laccio, ombra mesta,
e spirto ignudo, per tua pena io tornerò.
(Parte.)
Scena Quarta
(Polinesso, e Dalinda con abito di Ginevra)I
Recitativo: Polinesso e Dalinda
POLINESSO
(Fra sè, va guardando per la scena)
Lo stral ferì nel segno;
disperato parti; oh! me beato!
DALINDA
Addio, Signor; già s'avvicina il giorno.
24a.- Aria
POLINESSO
Se i rimproveri miei a queste
spoglie sol diretti udisti,
udirai qui avante tenerezze
d'amor, sensi d'amante.
24b.- Airoso
DALINDA
Se tanto piace al cor il volto tuo signor,
quando disprezzi,
al cor quanto sarà cara
la tua beltà, quando accarezzi.
(Parte.)
Scena Quinta
(Polinesso solo)
Recitativo: Polinesso
POLINESSO
Felice fu il mio inganno,
che porta al mio rival l'ultimo danno.
25.- Aria
Se l'inganno sortisce felice
io detesto per sempre virtù.
Chi non vuoi se non quello,
che lice, vive sempre infelice quaggiù.
(Parte.)
Scena Sesta
(Galleria. Re con guardie, accompagnato
da consiglieri, e poi Odoardo)
Recitativo: Re, Odoardo
IL RE
Andiam, fidi, al consiglio per dichiarar,
che il principe Ariodante d'esser mio erede è degno.
ODOARDO
(entrando)
Misero Re! più sventurato regno!
IL RE
Odoardo, che fia? Parla...
ODOARDO
La doglia mia, il mio pianto ti parli.
IL RE
Oh! Ciel conforto!
ODOARDO
Ariodante...
IL RE
Che?
ODOARDO
Signor, è morto.
IL RE
Come? che intendo? Oh Dei!
ODOARDO
Il suo scudiero portò avviso alla corte;
che tristo al mar vicin quasi
un baleno ratto gettosi
all 'ombre salse in seno.
IL RE
Dallo stesso scudiero
intender voglio la cagion di sua morte.
Oh figlia! oh! me infelice!
Oh! Iniqua sorte!
26a.- Aria
Invida sorte avara, misero! in questo di!
Nel prence mi rapi parte del core.
Or nella figlia cara del cor l'altra metà,
oh Dei! mi rapirà forse il dolore.
26b.- Aria (alternativa)
Più contento e più felice, no, no
regno al mondo il sol cadente dall'occaso non mira;
No più afflitto e più infelice,
mai di questo il sol nascente regno al mondo ritrova.
(Parte.)
Scena Settima
(Ginevra, Dalinda e poi il Re)
27.- Aria
GINEVRA
Mi palpita il core né intendo perché.
È, gioia? o dolore?
Chi sa? che cos'e?
Recitativo: Dalinda, Re, Ginevra
DALINDA
Sta’ lieta, oh Principessa.
IL RE
Figlia, un alma Reale si distingue dall'altre,
allor che forte resiste ai colpi rei d'iniqua sorte.
GINEVRA
Qual preludio funesto?
IL RE
Ah! ria sventura!
GINEVRA
Deh! caro genitor, parla...
IL RE
il sostegnola... speranza del regno
GINEVRA
Misera, ohimè!
IL RE
Nel vicin mare assorto, lo sposo Ariodante.
DALINDA
Oh! Cielo!
GINEVRA
Oh! Dei!
IL RE
Dal suo furor portato –
GINEVRA
Oh! padre.
IL RE
È morto.
GINEVRA
(Cade svenuta sulla seggiola.)
Ah! resister non so, son morta anch'io.
DALINDA
Mia Signora?
IL RE
Mia figlia, coraggio, ti conforta!
DALINDA
Ah! sventura!
IL RE
Ah! dolor! figlia?
GINEVRA
Son morta.
IL RE
Nel vicin letto, o servi, vada col vostro aiuto;
a lei ritorno presto faronne;
Ah! sventurato giorno!
(Ginevra viene portata via da Dalinda, paggi eccetera,
ed il Re nel partire incontra Odoardo e Lurcanio.)
Scena Ottava
(Re, Odoardo e Lurcanio)
Recitativo: Lurcanio, Re.
LURCANIO
Mio Re.
IL RE
Lurcanio, oh! Dei! deh! ti consola;
un padre ritrovi in me, se il tuo germano è morto.
LURCANIO
Sire! chiedo giustizia, e non conforto.
IL RE
Giustizia, e contro chi?
LURCANIO
Contro del Reo della morte del mio caro germano.
IL RE
Come? se il suo furore...
LURCANIO
No, Sire, ebbe un autore.
IL RE
Chi fu?
LURCANIO
L'impudicizia...
IL RE
Oh! meraviglia! Ma chi fu l'impudica?
LURCANIO
Ella è tua figlia.
IL RE
Oh Dei, che sento!
LURCANIO
Leggi.
(gli dà un foglio.)
IL RE
(Legge)
Per la segreta porta del giardino reale nella scorsa notte
introdusse Ginevra un certo amante...
(Continua a legger, ma basso.)
(Legge alto di novo.)
Ti esposi il vero e quando vi sia chi la difenda,
l'accusa io m'offro sostener coi brando.
28.- Aria
LURCANIO
Il tuo sangue, ed il tuo zelo, per la figlia,
e per Astrea gran contrasto or fanno in te.
Ma tu mostra al mondo, al cielo,
ch'in punir la figlia rea non sei padre, essendo Re.
(Parte.)
Scena Nona
(Re, Odoardo, Ginevra e Dalinda)
Recitativo: Odoardo, Dalinda, Ginevra
ODOARDO
Quante sventure un giorno sol ne porta!
DALINDA
Sire! vedi il dolore, che trasporta la figlia;
squarcia le vesti, e'l volto, fatta di se nemica.
GINEVRA
Padre...
IL RE
Non è mia figlia una impudica!
(S’alza con dispetto, e parte)
Scena Decima
(Ginevra e Dalinda)
29.- Recitativo accompagnato: Ginevra, Dalinda
GINEVRA
A me impudica?
DALINDA
(fra sè)
Oh Ciel, che intesi!
GINEVRA
A me? impudica? e perché?
DALINDA
Misera figlia!
GINEVRA
A me? a me impudica?
DALINDA
Oh Dei!
GINEVRA
Chi sei tu? chi fu quelli? e chi son io?
DALINDA
(fra sè)
Ohimè delira!
GINEVRA
Uscite dalla reggia di Dite furie che più tardate?
Su, su precipitate nell'Erebo profondo,
quanto d'amor voi ritrovate al mondo.
DALINDA
Principessa?
GINEVRA
Dov'è? ch'il sa m’e’l dica.
DALINDA
Torna, torna in te stessa; abbi conforto!
GINEVRA
Che importo a me,
se il mio bel sole è morto.
(Piange.)
DALINDA
Si rischiara la mente.
GINEVRA
Dalinda, non son io quell'impudica?
Non fu il padre che'l disse?
E perché il disse?
DALINDA
Nol so.
GINEVRA
Lo so ben'io per mio martoro.
DALINDA
Consolati!
GINEVRA
Ove son? vivo? o deliro?
30.- Aria
Il mio crudel martoro crescer non può di più;
morte, dove sei tu, che ancor non moro?
Vieni, de' mali miei, no, che il peggior non sei,
ma sei ristoro.
Ballo
31.- Entrée des Songes agréables.
32.- Entrée des Songes funestes.
33.- Allegro
34.- Entrée des Songes agréables effrayés.
35.- Combat des Songes funestes et agréables.
36. Recitativo accompagnato: Ginevra
GINEVRA
(Si risveglia sorpresa.)
Che vidi? oh Dei! misera me!
on ponno aver quiete mie pene
anche nel sonno.
ATTO TERZO
Scena Prima
(Bosco. Ariodante,
e poi Dalinda che fugge,
assalita da due. Ariodante in altro abito, pone
in fugga li assalitori)
39.- Sinfonia e Arioso
ARIODANTE
Numi! lasciarmi vivere per darmi mille morti,
È questa la pietà?
(Parte.)
Recitativo: Dalinda e Ariodante
DALINDA
(Di dentro.)
Perfidi! io son tradita!
Ah, Duca iniquo!
ARIODANTE
(Incalza li assalitori dentro la scena.)
Indietro, traditori.
DALINDA
Oh Dei! Ariodante?
ARIODANTE
Non è questa Dalinda? È d’essa.
DALINDA
È d'esso! Prence, tu vivi? È ver?...
ARIODANTE
Vivo, Dalinda, per Ginevra infedel.
DALINDA
E creder puoi Ginevra rea d'offeso onore?
ARIODANTE
Io devo creder' agli occhi miei.
DALINDA
Ingannato tu sei dal Duca d'Albania perfido indegno,
che a me insidia la vita,
e da te il regno.
ARIODANTE
Come?
Dunque colei... che al mio amor,
al suo onor tanto rubella, vidi, non fu Ginevra?
DALINDA
Eh, no! io fui quella.
ARIODANTE
Misero me!
DALINDA
Senti, Signor, amai quanto l'anima mia...
ARIODANTE
Seguimi, il resto intenderò per via.
40. Aria
ARIODANTE
Cieca notte, infidi sguardi,
spoglie infauste,
insano core, voi tradiste una gran fé.
Rio sospetto, occhi bugiardi,
empio amico e traditore,
ogni ben rapisti a me!
(Parte)
Scena Seconda
(Dalinda sola)
Recitativo: Dalinda
DALINDA
Ingrato Polinesso!
E in che peccai,
che con la morte ricompensi amore?
Ah, si, questo è l'error troppo t'amai.
41.- Aria
Neghittosi or voi che fate?
Fulminate, Cieli, omai sul capo all'empio!
Fate scempio dell'ingrato, del crudel che m'ha tradita,
impunita, l’empietà riderà nel veder poi fulminato
qualche scoglio o qualche tempio.
Scena Terza
(Giardino Reale. Re, Odoardo, poi Polinesso)
Recitativo: Odoardo, Re, Polinesso
ODOARDO
Sire; deh! non negare a figlia supplicante,
di baciar la tua man pria di morire.
IL RE
Non più; sin che io non veda cavalier comparir,
che la difenda, non speri di vedere il volto mio.
POLINESSO
Mio Re, prepara il campo,
che di Ginevra il difensor son io.
42.- Aria
Dover, giustizia,
amor m'accendono nel cor desio di gloria.
Se a brame così belle arridono le stelle,
abbiam vittoria.
(Parte.)
Scena Quarta
(Re, ed Odoardo)
Recitativo: Re
IL RE
Or venga a me la figlia.
(Parte Odoardo.)
Affetti miei simulaste abbastanza di giudice,
e di Re, zelo e rigore,
or ripigliam di padre amante il core.
Scena Quinta
(Re e Ginevra accompagnata di guardie)
Recitativo: Re, Ginevra
IL RE
Ecco la figlia; ah vista!
GINEVRA
Padre, ah, dolce nome!
A'tuoi piedi veng'io,
non per chieder perdon, che non errai, ma...
IL RE
(Fra sè)
Ohimè!
(A Ginevra)
Figlia, che chiedi?
GINEVRA
Chiedo di non morir coll'odio tuo,
perché moro innocente.
(S'inginocchia.)
Accorda il dono di poter pria baciar
la cara mano che le note segnò del morir mio,
poi son contenta...
IL RE
Prendi. Ah! figlia! oh Dio!
(Le dà de mano.)
43.- Aria
GINEVRA
Io ti bacio, o mano augusta,
dolce a me, benché severa!
Mi sei cara, ancor che ingiusta;
sei del padre, ancor che fiera.
Recitativo: Re, Ginevra
IL RE
Figlia, da dubbia sorte, pendi ancor fra la vita,
e fra la morte se innocente tu sei,
sperar ti lice, che vinca il tuo campion.
GINEVRA
Chi è?
IL RE
Polinesso.
GINEVRA
Renonzio a tal difesa!
IL RE
Ed io la voglio, che sostener desio l'onor tuo,
l'onor mio, l'onor del soglio.
44.- Aria
Il IL RE
Al sen ti stringo e parto,
Ma ferma il core in me
Moto contrario al pie, Mia figlia, addio!
Ti lascio, oh Dio! non so,
Se più ti rivedrà, Cor del cor mio.
(Parte.)
Scena Sesta
(Ginevra, e guardie)
Recitativo: Ginevra
GINEVRA
Cosi mi lascia il padre? Oh cor, sta’ forte!
il minor de' miei mali è sol la morte.
45.- Aria
Si, morrò; ma l'onor mio meco, oh! Dio!
Morir dovrà?
Giusto Ciel, deh, pietà del reggio onor!
46.- Sinfonia
Scena Settima
(Steccato. Re sul trono, con guardie, Odoardo,
Lurcanio armato, e poi Polinesso pure armato. Popolo)
Recitativo: Lurcanio, Polinesso, Odoardo e Re
LURCANIO
Arrida il Cielo alla giustizia
or scenda nel campo chi sostiene
innocente Ginevra, e la difenda.
POLINESSO
Lurcanio, il difensore è già presente,
e sostien questo brando,
che chi accusa Ginevra è falso, e mente.
(Si battono.)
ODOARDO
Ciel, punisci chi ha torto!
LURCANIO
Questo colpo, consacro all'ombra dei german.
IL RE
Numi!
POLINESSO
Son morto.
IL RE
Corri, Odoardo, assisti al Duca moribondo.
(Odoardo fa sostenere il Duca, e fa
condurlo fuori del campo.)
LURCANIO
Or s'altri aspira a difender la rea,
vengo, l'attendo.
IL RE
(Si alza)
S'altri non v'e, io l'onor mio difendo!
Scena Ottava
(Re, Lurcanio, Ariodante con
visiera calate, e guardie)
Recitativo: Ariodante, Re, Lurcanio
ARIODANTE
Ferma, Signor, non manca difesa all'innocenza.
IL RE
Oh Ciel! che intendo?
ARIODANTE
Io Ginevra difendo.
LURCANIO
Or stringi il ferro.
ARIODANTE
Lurcanio, io non difendo l'innocenza d'altrui
con un delitto.
(Alza la visiera.)
LURCANIO
Che vedo?
IL RE
Occhi, che scerno? Oh fato!
LURCANIO
Oh Dei! germano!
IL RE
Ariodante! ove son io?
LURCANIO
Tu vivi?
IL RE
Tu respiri?
ARIODANTE
Amica sorte fa, ch'il periglio
e l'innocenza intesi della mia principessa, e...
LURCANIO
Da chi?, e come?
ARIODANTE
Signor, se mi prometti perdonare a Dalinda
un delitto innocente...
Scena Nona
(Detti, Dalinda, e Odoardo)
Recitativo: Re, Dalinda e Odoardo
IL RE
E Dalinda, dov'è?
DALINDA
Ti è qui presente.
(S'inginocchia.)
Mio Re, di Polinesso complice, ma innocente.
ODOARDO
Sire, il Duca morendo confessò le sue frodi.
DALINDA
E pur non sono...
IL RE
Ergiti; tutto oblio, tutto perdono.
Non più! Corro alla figlia;
tu seguimi Ariodante, e cangi in tanto e la mia corte,
e'l regno, in giubili i singulti, in riso il pianto.
(Parte.)
47.- Aria
ARIODANTE
Dopo notte, atra e funesta,
splende in Ciel più vago il sole,
e di gioia empie la terra.
Mentre in orrida tempesta
il mio legno è quasi assorto,
giunge in porto, e'l lido afferra.
(Parte)
Scena Decima
(Lurcanio, e Dalinda)
Recitativo: Lurcanio e Dalinda
LURCANIO
Dalinda! ecco risorge col germano risorto
il mio bel foco.
DALINDA
Signor! grande è l'onore, tua per esserne degna
io voglio pria chiaro farti palese, l'altrui perfidia,
e l'innocenza mia.
48.- Duetto
LURCANIO
Dite spera, e son contento, dolci labbra del mio ben!
DALINDA
Spera io già mi pento,
novo ardor m'accende il sen.
LURCANIO
Dunque amasti?
Oh Dio, che sento! Ed amasti?
DALINDA
un traditor!
LURCANIO
Ami ancor?
DALINDA
Io già mi pento, che si male amai sin'or.
LURCANIO
Dite spera...
(Parte.)
Scena Undicesima
(Appartamento destinato per carcere di Ginevra)
Recitativo: Ginevra
GINEVRA
Da dubbia infausta sorte,
quanto pender degg'io incerta tra la vita,
e tra la morte, senza conforto, abbandonata e sola?
chi mi soccorre, oh Dei! chi mi consola?
49.- Arioso
Manca, oh Dei!
La mia costanza, mentre ha fine il mio dolor!
Né mi resta la speranza di morir...
Scena Dodicesima
(Al suono d’una allegra Sinfonia viene il Re,
Ariodante, Dalinda, Lurcanio e Odoardo)
50.- Sinfonia
Recitativo: Re, Ariodante,
Dalinda, Lurcanio, Ginevra
IL RE
Figlia, innocente figlia! libertà, libertà!
vieni al trionfo, al giubilo agli amplessi!
ARIODANTE
Sposa, una dolce sposa! a me la morte si dee,
che sospettai della tua fede.
DALINDA
Principessa, al tuo piede...
LURCANIO
Ginevra, un empio inganno, ond'io sospiro...
GINEVRA
Sogno? veglio? che fo? vivo? o deliro?
Ma come? oh Ciel!...
IL RE
Non più, mia figlia, il tutto in breve intenderai
stringi fra tanto al sen lo sposo, e si sbandisca il pianto.
(Ginevra ed Ariodante, s'abbracciano.)
LURCANIO
Dalinda, del mio amor chiedo mercede.
DALINDA
Picciol premio al tuo amor sia la una fede.
IL RE
Or la mia corte, e'l regno,
con danze, feste, e sontuosa pompa,
dia di gioia comun pubblico segno.
(Tutti partono, eccetto Ginevra ed Ariodante.)
51.- Duetto
ARIODANTE
Bramo aver mille vite, per consacrarle a te.
GINEVRA
Bramo aver mille cori, per consacrarli a te.
AMBI
Ma in questo che ti dono, più ch'in mille,
vi sono amor, costanza e fé.
(Partono.)
Scena Ultima
(Salone Reale, nel fondo di cui gran scalinata ornata,
e sostenuta da colonne. Dalle due parti della scalinata
abbasso due gran porte, in alto una galleria per la
seconda Orchestra di strumenti a fiato. Re, Ginevra ed
Ariodante, presi per la mano, ed Dalinda ed Lurcanio
parimenti presi per la mano, e Odoardo. Cavalieri e
dame al seguito del Re, discendono tutti con solennità
per la scalinata, nel tempo medesimo per le due porte
guardie e popolo. Mentre il Re discende si comincia
il Coro, e le dame ed i cavalieri formano il Ballo)
52.- Coro
CORO
Ognuno acclami bella virtute,
che sempre lieta sa trionfar!
Ballo
53.- Gavotte
54.- Rondeau
55. 56.- Andante allegro
57.- Coro
CORO
Sa trionfar ognor virtute in ogni cor,
se l'innocenza bella ha sol per scorta;
sa innamorar il Ciel
sprezzar di Parca il tel,
portar la gioia all'alma, e la conforta.

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PRIMER ACTO
Escena Primera
(Alcoba de Ginebra. Dalinda y
varias doncellas la están vistiendo)
1.- Aria
GINEBRA
Que el encanto, la seducción y la gracia
hagan mi rostro aún más bello para mi tesoro.
(Se levanta del sillón y despide a
los pajes y doncellas)
Recitativo: Dalinda y Ginebra
DALINDA
Entonces, señora, ¿amáis?
GINEBRA
El amor aviva en mi corazón una noble llama.
DALINDA
Y tu padre, el rey, ¿lo aprueba?
GINEBRA
Incluso lo alienta.
DALINDA
Sigue amando; tu alma se alegrará.
(se dirige hacia la puerta)
Escena Segunda
(Ginebra, Polineso y Dalinda, volviendo)
Recitativo: Polineso y Ginebra
POLINESO
¿Ginebra?
GINEBRA
¡Qué audacia! ¡Quédate, Dalinda!
POLINESO
Lejos de tu bellos rayos, no puede vivir
mi corazón; perdona, pues, si a ti...
GINEBRA
Duque, si siempre has sido
desagradable a mis ojos,
ahora que me declaras tu amor, lo eres aún más.
2.- Aria
GINEBRA
¡Tan horrible a mis ojos,
como lo eres tú, señor,
no lo es ni Tesifonte!
El amor, para jugar con nosotros,
quema tu corazón y hiela el mío.
(Ginebra sale)
Escena Tercera
(Polineso y Dalinda)
Recitativo: Polineso y Dalinda
POLINESO
¡Qué orgullosa beldad!
DALINDA
Señor, lo intentáis en vano. Dejad de amarla.
Creo que Ariodante...
POLINESO
¿Es mi rival?
DALINDA
Es un amante aceptado.
POLINESO
¿Y el padre?
DALINDA
Aprueba su amor. ¿Qué esperanza te queda?
(Dalinda lo mira tiernamente)
3.- Aria
Abre tus ojos y mira el sufrimiento callado
de alguien que suspira por ti
y en quien tú no has reparado.
De manera callada, con sus suspiros,
te descubre ¡oh, Dios!
la llama que arde en su pecho.
(Dalinda sale)
Escena Cuarta
(Polineso solo)
Recitativo: Polineso
POLINESO
Esperanzas mías, ¿qué hacéis?
¿Me abandonáis así? ¡No! ¡Coraje, Polineso!
Puesto que Dalinda te confiesa su amor,
levanta castillos de ingenio para desde ellos
abatir a tu rival y al reino.
4.- Aria
POLINESO
Si la trampa se viste con ropajes de humildad,
se la rehúye y detesta, y se la llama engaño.
Pero si se cubre con vestidos más ricos,
se le llama, con elogio, prudencia viril.
Escena Quinta
(Jardín de palacio. Ariodante y luego Ginebra)
5.- Aria
ARIODANTE
El río, las hierbas y los árboles
hablan aquí de amor, en su lenguaje,
a mi corazón enamorado.
Recitativo: Ariodante y Ginebra
ARIODANTE
¡Siempre te amaré, ídolo mío!
GINEBRA
¡Mi alma tendrá la misma constancia!
ARIODANTE
¡Tú eres reina y yo vasallo!
GINEBRA
Ariodante, gracias al dios arquero,
mi alma amante ya no es reina
Y no es siervo quien manda sobre mi corazón.
ARIODANTE
Mi alma, atónita, aún no lo cree.
GINEBRA
Entonces, que mi mano sea para ti
la prenda de amor que ella te ofrece.
6.- Dúo
GINEBRA
¡Toma de esta mano la prenda de mi fidelidad!
ARIODANTE
¡Tomo de esta mano el premio de mi fidelidad!
AMBOS
Que el cruel rigor del destino más inhumano
jamás extinga en mí este amor tan hermoso.
Escena Sexta
(Mientras repiten el dueto, se dan la mano.
El Rey se coloca entre ellos y toma la mano
de Ariodante y de su hija)
Recitativo: El Rey, Ginebra y Ariodante
EL REY
¡No os turbéis, bellas almas enamoradas!
GINEBRA
¡Padre!
ARIODANTE
¡Majestad!
EL REY
Callad y permitid que participe
de vuestra alegría,
con mi vida y mi espíritu,
(a Ginebra)
Tú eres una parte
(a Ariodante)
y tú la otra.
ARIODANTE
(arrodillándose)
A vuestras reales plantas...
EL REY
¡Levanta, querido Ariodante!
A mi edad debo pensar en mi hija y en el reino.
Y no puedo pensar
en más digno esposo y mejor rey que tú.
GINEBRA
¡Cuánta alegría, oh Dios!
ARIODANTE
Tal suerte...
GINEBRA
Si resiste mi corazón...
ARIODANTE
Si mi corazón no muere...
AMBOS
...es por un prodigio del amor.
EL REY
Ahora, hija mía, por tu boda tan cercana,
mantén más contento tu corazón,
más gentil tu rostro y más radiantes tus cabellos.
7.- Aria
GINEBRA
¡Vuela, amor, a celebrar la inmensa alegría
de estos dos corazones!
¡El gozo es tanto, que no sabría decir
cómo ni cuánto me hace exultar!
(sale)
Escena Séptima
(Ariodante, el Rey, Odoardo y la guardia)
Recitativo: el Rey, Odoardo
EL REY
¡Ve rápido, Odoardo, a hacer
los preparativos del gran himeneo!
ODOARDO
¡Feliz el palacio, el reino y el mundo entero!
(parte)
EL REY
Y tú, Ariodante, tan querido como Ginebra,
recibe este don de manos de tu rey.
No puedo darte más:
te doy hija y trono.
8.- Aria
IL RE
¡Que las trompetas proclamen
al mundo entero vuestra felicidad!
El cielo retumba gozoso,
porque día más alegre no pudo enviar el destino.
(sale)
Escena Octava
(Ariodante solo)
Recitativo: Ariodante
ARIODANTE
¡Oh, mi corazón está feliz!
Tras tantos sufrimientos estoy pletórico.
9.- Aria
ARIODANTE
Con las alas de la constancia
alzó el vuelo el amor
y hará triunfar en el corazón
la fe y la esperanza.
Ya no debo temer la adversidad del destino,
sino gozar para siempre junto a mi tesoro.
(sale)
Escena Novena
(Polineso y Dalinda)
Recitativo: Polineso, Dalinda
POLINESO
Conozco tus virtudes, querida Dalinda.
Con tu ayuda quiero sacudirme el yugo indigno,
despreciar el desdén
y dejar a Ginebra, su boda y el reino.
DALINDA
(para sí)
¿Qué oigo? ¡Qué alegría!
(a Polineso)
A tu disposición, señor...
POLINESO
¡Bien! Esta noche, cuando Ginebra duerma,
ponte sus vestidos, trata de imitarla
y péinate como ella...
DALINDA
¿Y después?
POLINESO
Por la puerta secreta del jardín real,
condúceme a su estancia
y finge ser Ginebra.
DALINDA
¿Y mi honor?
POLINESO
Sé el respeto que merece una noble doncella.
¿Aún dudas?
DALINDA
¡Amor obliga!
Nada puede negarse a quien se adora.
POLINESO
Después, mi corazón será todo tuyo.
10.- Aria
POLINESO
Espero, ojos adorables, a través de ti
curar en este día mis heridas.
Y a ti consagro el afecto de mi corazón,
pupilas bellas.
(sale)
Escena Décima
(Dalinda y Lurcanio)
Recitativo: Dalinda y Lurcanio
LURCANIO
Dalinda, en occidente ya se pone el sol,
pero de tu bella luz sale para mí
un sol más claro.
DALINDA
Señor, te burlas de mí.
LURCANIO
Eres mi única esperanza
DALINDA
No soy digna de ti, señor.
LURCANIO
Eres mi adorada.
DALINDA
Pon tu deseo en más altas metas.
11.- Aria
LURCANIO
Vergonzosos rayos del sol mío,
¿ahora os escondéis de mí? ¿Por qué?
¡Yo sin ti no puedo vivir!
Ese ardor que emana de ti,
que me inflama y me quema,
y que arderá hasta mi muerte,
es el que da vida a mi corazón.
(sale)
Escena Undécima
(Dalinda sola)
Recitativo: Dalinda
DALINDA
¡Ah, mi alma amante arde por otro fuego,
al que será fiel para siempre!
12.- Aria
El primer ardor es tan grato a mi corazón,
que no quiere extinguirlo mi alma amante.
Yo soy fiel, no cruel,
y mi corazón siempre permanecerá constante.
Escena Duodécima
(Ginebra y Ariodante)
(Un valle encantador. Ariodante,
admirando su belleza)
Recitativo: Ariodante y Ginebra
ARIODANTE
Parece que doquiera que voy
encuentro gozo y alegría.
GINEBRA
¿Qué estrella propicia me guía a ti, bien mío?
ARIODANTE
Tú eres esa estrella
GINEBRA
Alégrate, querido mío, nuestro puerto está cercano
pues el nuevo día verá nuestras nupcias.
ARIODANTE
Habitantes felices de estas tierras,
ninfas gentiles y pastorcillas amantes,
venid a festejar con bailes y cantos.
13.-Sinfonía
14.- Dúo
GINEBRA, ARIODANTE
Sí, renacen en mi corazón la alegría
y la esperanza, fruto de un amor fiel.
Quien no sepa amar fielmente,
que no espere encontrar
alegría y bondad verdaderas.
15.- Coro
CORO
Sí, disfrutad de vuestro amor,
almas buenas, enamorados y fieles;
así se alegrará el corazón.
Que todos imiten la constancia y la esperanza
que les darán la felicidad.
16.- Ballet de ninfas y pastores.
17.- Musette (lentamente)
18.- Musette (andante).
19.- Allegro
ACTO SEGUNDO
20.- Sinfonía
Escena Primera
(Noche clara. Ruinas, entre las que se puede ver
una puerta secreta a los jardines del palacio, y
desde ellos, hacia las habitaciones de Ginebra)
Recitativo: Polineso
POLINESO
¡Cuán oportuno llega el amor
de Dalinda para mis planes!
Ven, Ariodante.
Guíalo, oh destino, a este remoto lugar,
que es el baluarte de mis hábiles artimañas.
Escena Segunda
(Ariodante, Polineso, y a continuación
Lurcanio. Más tarde, Dalinda disfrazada
como Ginebra)
Recitativo: Polineso y Ariodante
POLINESO
¡Aquí estás, amigo! ¿Qué te trae por aquí?
ARIODANTE
Es tanto el júbilo de mi alma,
que no puedo rendir mis ojos al sueño.
Ginebra, mi adorada, don de amor...
POLINESO
¿Qué?
ARIODANTE
Será mi esposa...
POLINESO
Sueñas.
ARIODANTE
¡Exulta mi corazón!
POLINESO
¿Bromeas, Ariodante?
ARIODANTE
No, nos acabamos de prometer.
POLINESO
¿Y a mí me entrega sus goces amorosos?
ARIODANTE
(tomando la espada)
Duque, ¿qué dices?
Mi acero demostrará que mientes.
POLINESO
¡Cálmate! Si quieres verlo con tus propios ojos,
pronto te mostraré el engaño.
(Entra Lurcanio que se esconde tras las ruinas)
LURCANIO
(para sí)
¿Mi hermano con el duque? Me esconderé aquí.
POLINESO
(A Ariodante)
Ocúltate aquí.
ARIODANTE
Esta noche se sabrá si mientes o dices la verdad,
y será la última de las tuyas o de las mías.
21.- Aria
ARIODANTE
¡Prepárate a morir, si has mentido!
Y si ella me ha engañado, moriré desesperado.
(Ariodante se esconde entre las ruinas,
y Polineso golpea la puerta varias veces.
Aparece Dalinda con la ropa de Ginebra)
POLINESO
¿Ginebra?
DALINDA
¡Mi señor!
(entra y Polineso cierra la puerta)
LURCANIO
(para sí)
¡Impúdica!
ARIODANTE
Ojos míos, ¿qué veis?
(va hacia la puerta)
Es ella...
En este lugar infame, demos muerte a mi dolor.
(toma la espada con intención de matarse,
cuando Lurcanio lo detiene y le quita la espada)
LURCANIO
¡Detente, hermano! ¿Por qué tanto furor?
22.- Aria
Vive
y disponte a punir
la ofensa
del amor traicionado,
de la burlada lealtad.
Volver contra sí el cruel acero
por una mujer infiel,
es una gran cobardía.
(Sale, llevándose la espada)
Escena Tercera
(Ariodante solo)
Recitativo: Ariodante
ARIODANTE
¿Vivo todavía? ¿Y sin mi acero?
¿Es verdad? ¡Oh, Dios! ¿Qué haré?
¿Qué me aconsejáis, angustias mías?
23.- Aria
¡Ríe, infiel, en brazos de tu amante!
Traicionado, me arrojaré en brazos de la muerte.
Pero a cortar el indigno lazo, como sombra triste,
como espíritu desnudo, volveré.
(sale)
Escena Cuarta
(Polineso y Dalinda disfrazada de Ginebra)
Recitativo: Polineso y Dalinda
POLINESO
(Para sí y mirando alrededor)
La flecha ha dado en el blanco.
Él se marcha desesperado. ¡Soy dichoso!
DALINDA
¡Adiós, señor; ya viene el día!
24a.- Aria
POLINESO
Si has oído mis reproches,
dirigidos sólo a esas ropas,
en adelante oirás ternuras de amor
y frases de enamorado.
24b.- Aria
DALINDA
Si tu rostro, señor,
agrada tanto a mi corazón cuando desprecia,
cuán querida será tu hermosura
cuando acaricie.
(sale)
Escena Quinta
(Polineso solo)
Recitativo: Polineso
POLINESO
Satisfactorio ha sido mi engaño,
pues ha causado a mi rival un fatal daño.
25.- Aria
Si el engaño consigue triunfar,
aborreceré para siempre la virtud.
Quien no aspira más que a lo que es lícito,
es siempre desgraciado aquí abajo.
(sale)
Escena Sexta
(Una galería. El Rey y su guardia, acompañado
de cortesanos y, más tarde, Odoardo)
Recitativo: el Rey, Odoardo
EL REY
Vayamos, mis fieles, a declarar ante el consejo
que el príncipe Ariodante es mi digno sucesor.
ODOARDO
(entrando)
¡Desdichado rey y aún más desgraciado reino!
EL REY
¡Odoardo! ¿Qué ocurre? ¡Habla!...
ODOARDO
Que hablen mi dolor y mi llanto.
EL REY
¡Oh, Dios, ayúdame!
ODOARDO
Ariodante...
EL REY
¿Qué?
ODOARDO
Ha muerto, señor.
EL REY
¡Cómo! ¿Qué oigo? ¡Oh, Dios!
ODOARDO
Su escudero trajo
la noticia a la corte.
El desdichado se precipitó al mar
con la rapidez del relámpago.
EL REY
Del propio escudero quiero oír
la razón de su muerte.
¡Ay, hija! ¡Oh, desdichado de mí!
¡Oh, suerte inicua!
26a.- Aria
¡Envidiosa y avara suerte, causa de mi desgracia!
Con el príncipe te llevas una parte de mi corazón.
Y ahora, el dolor de mi querida hija,
me arrancará ¡oh, Dios! la otra mitad.
26b.- Aria (alternativa)
¡Nunca podré ser feliz, no!
El sol se esconde para mi reino.
¡No se puede ser más desgraciado!
Nunca volveré a encontrar el sol.
(sale)
Escena Séptima
(Ginebra, Dalinda y más tarde, el Rey)
27.- Aria
GINEBRA
¡Palpita mi corazón y no sé por qué!
¿Es de alegría o de dolor?
¿Quién sabe por qué será?
Recitativo: Dalinda, el Rey, Ginebra
DALINDA
¡Sé feliz, oh princesa!
EL REY
Hija, un alma real se distingue de las otras
en que resiste los golpes crueles de la fortuna.
GINEBRA
¡Qué funesto preludio!
EL REY
¡Ah, qué desgracia!
GINEBRA
Padre querido, ¡habla!...
EL REY
El apoyo y esperanza del reino...
GINEBRA
¡No! ¡Ay de mí!
EL REY
Tragado por el mar. Tu prometido Ariodante...
DALINDA
¡Oh, cielos!
GINEBRA
¡Oh, Dios!
EL REY
Arrastrado por su furor...
GINEBRA
Oh! padre.
EL REY
Ha muerto.
GINEBRA
(Cae desmayada)
¡Ay, no puedo resistirlo! ¡Yo también muero!
DALINDA
¡Mi señora!
EL REY
¡Hija, valor! ¡Consuélate!
DALINDA
¡Ay, desdichada!
EL REY
¡Qué dolor! ¡Hija!
GINEBRA
¡Muero!
EL REY
¡Ayudadla, llevadla a su lecho!
Enseguida volveré a su lado.
¡Oh, día de desdichas!
(Ginebra es auxiliada por Dalinda y sus damas.
El Rey, al salir, se topa con Odoardo y Lurcanio)
Escena Octava
(El Rey, Odoardo y Lurcanio)
Recitativo: Lurcanio, el Rey
LURCANIO
¡Majestad!
EL REY
¡Lurcanio, consuélate!
En mí tienes un padre, si has perdido un hermano.
LURCANIO
¡Majestad! Busco justicia, no consuelo.
EL REY
¿Justicia, contra quién?
LURCANIO
Contra el culpable de la muerte de mi hermano.
EL REY
¿Cómo? Si su furor...
LURCANIO
No, majestad, hay un culpable.
EL REY
¿Quién es?
LURCANIO
¡La impudicia!
EL REY
¡Qué sorpresa! ¿Y quién es el impúdico?
LURCANIO
¡Es vuestra hija!
EL REY
¿Qué oigo?
LURCANIO
¡Leed!
(le da un papel)
EL REY
(Lee)
"Por la puerta secreta del jardín real, anoche,
Ginebra introdujo un amante..."
(Continua leyendo, más bajo.)
(Lee en alto de nuevo)
… digo la verdad y si alguien la defiende,
mantendré mi acusación con la espada."
28.- Aria
LURCANIO
Tu sangre y tu celo, por tu hija y por la justicia,
se enfrentan ahora dentro de ti.
Muestra al mundo y al cielo que no eres padre,
sino rey, castigando a tu hija culpable.
(sale)
Escena Novena
(El Rey, Odoardo, Ginebra y Dalinda)
Recitativo: Odoardo, Dalinda, Ginebra
ODOARDO
¡Cuánta desgracia puede traer un solo día!
DALINDA
¡Señor, ved el dolor que angustia a tu hija!
Se desgarra la ropa y el rostro, se lacera.
GINEBRA
¡Padre!...
EL REY
¡No, una impúdica no es hija mía!
(la mira con desprecio y sale)
Escena Décima
(Ginebra y Dalinda)
29.- Recitativo acompañado: Ginebra, Dalinda
GINEBRA
¿Yo, una impúdica?
DALINDA
(para sí)
¡Cielos, qué oigo!
GINEBRA
¿Yo? ¿Impúdica? ¿Por qué?
DALINDA
¡Pobre hija!
GINEBRA
¿Yo? ¿Yo, impúdica?
DALINDA
¡Oh, Dios!
GINEBRA
¿Quién eres tú? ¿Quién es él? ¿Y quién soy yo?
DALINDA
(para sí)
¡Ay! ¡Delira!
GINEBRA
¡Salid del reino de Plutón, furias! ¿Qué esperáis?
¡Adelante, precipitad en el Erebo profundo
todo el amor del mundo!
DALINDA
¡Ay, princesa!
GINEBRA
¿Dónde está? ¡Que alguien me lo diga!
DALINDA
¡Vuelve en ti; consuélate!
GINEBRA
¿Qué importa, si ha muerto
el sol que me iluminaba?
(Llora)
DALINDA
Se aclara su mente.
GINEBRA
Dalinda, ¿soy yo la impúdica?
¿No lo ha dicho mi padre?
¿Por qué lo ha dicho?
DALINDA
No lo sé.
GINEBRA
Yo sí lo sé, para mi martirio.
DALINDA
¡Consuélate!
GINEBRA
¿Dónde estoy? ¿Vivo o deliro?
30.- Aria
No puede ser mayor mi cruel martirio.
Muerte, ¿dónde estás que aún no he muerto?
Ven, que de mis males,
tú no eres el peor, sino el remedio.
Ballet
31.- Danza del sueño placentero
32.- Danza de las pesadillas
33.- Allegro
34.- Danza del sueño placentero terrorífico
35.- Lucha del sueño placentero y pesadillas
36. Recitativo acompañado: Ginebra
GINEBRA
(Sorprendida)
¿Qué he visto? ¡Oh, Dios! ¡Pobre de mí!
Mis penas no tienen descanso
ni con el sueño.
ACTO TERCERO
Escena Primera
(Ariodante en el bosque. Se ve a Dalinda
huyendo de dos asaltantes. Ariodante, disfrazado,
los ahuyenta)
39.- Sinfonía y Aria
ARIODANTE
¡Dios, dejarme vivir para darme mil muertes!
¿Es ésta tu piedad?
(Sale)
Recitativo: Dalinda y Ariodante
DALINDA
(Dentro.)
¡Pérfidos! ¡He sido traicionada!
¡Ah, duque inicuo!
ARIODANTE
(Alcanza a los asaltantes)
¡Atrás, traidores!
DALINDA
¡Oh, Dios! ¿Ariodante?
ARIODANTE
¿No es Dalinda? ¡Ella es!
DALINDA
¡Es él! ¡Príncipe! ¿Vives? ¿Es verdad?
ARIODANTE
Vivo, Dalinda, pese a la traición de Ginebra.
DALINDA
¿Y puedes creer a Ginebra deshonesta?
ARIODANTE
Tengo que creer a mis ojos.
DALINDA
Has sido engañado por el pérfido,
el indigno duque de Albania,
que a mí me quita la vida y a ti, el reino.
ARIODANTE
¿Cómo?
Entonces la que vi traicionar mi amor y su honor,
¿no era Ginebra?
DALINDA
No, era yo.
ARIODANTE
¡Pobre de mí!
DALINDA
Escucha, señor, amaba tanto que mi alma...
ARIODANTE
¡Sígueme, oiré el resto por el camino!
40.- Aria
ARIODANTE
Noche ciega, mirada engañosa,
ropas funestas, corazón malvado,
¡habéis traicionado una gran confianza!
Sospecha malvada, ojos mentirosos,
amigo despiadado y traidor,
¡me habéis arrebatado todo!
(sale)
Escena Segunda
(Dalinda sola)
Recitativo: Dalinda
DALINDA
¡Ingrato Polineso!
¿En qué he pecado para que mi amor
lo recompenses con la muerte?
¡Ah, sí, mi error ha sido amarte demasiado!
41.- Aria
Indolentes, ¿a qué esperáis?
¡Cielos, fulminad súbito la cabeza del traidor!
¡Acabad con el ingrato que me ha traicionado!
La impiedad se reiría al ver caer fulminado
cualquier roca o cualquier templo.
Escena Tercera
(Jardín. El Rey y Odoardo, luego Polineso)
Recitativo: Odoardo, el Rey, Polineso
ODOARDO
Majestad, por piedad, no neguéis a vuestra hija
el favor de besaros la mano antes de morir.
EL REY
¡Jamás! Mientras no comparezca un caballero
que la defienda, que no espere ver mi rostro.
POLINESO
Majestad, prepara la liza,
porque yo soy el defensor de Ginebra.
42.- Aria
El deber, la justicia y el amor,
encienden en mi corazón el deseo de gloria.
Si las estrellas secundan tan nobles aspiraciones,
obtendré la victoria.
(Sale)
Escena Cuarta
(Rey y Odoardo)
Recitativo: el Rey
EL REY
¡Ahora puede venir mi hija!
(Odoardo sale)
Ya he demostrado suficiente celo y rigor
de juez y rey,
recobremos ahora el corazón de un padre amante.
Escena Quinta
(El Rey y Ginebra acompañada por la guardia)
Recitativo: el Rey, Ginebra
EL REY
Aquí está... ¡Oh, qué visión!
GINEBRA
¡Padre! ¡Ay, dulce nombre!
Me postro a tus pies no para pedir perdón,
porque no he pecado, sino...
EL REY
(para sí)
¡Ay de mí!
(a Ginebra)
Hija, ¿qué quieres?
GINEBRA
Quiero morir sin que me odies,
porque muero inocente.
(Se arrodilla)
Concédeme la gracia de besar
la querida mano que ha firmado mi sentencia.
Con eso me doy por satisfecha.
EL REY
Toma. ¡Ay, hija! ¡Oh, Dios!
(Le da la mano)
43.- Aria
GINEBRA
Yo te beso ¡oh, mano augusta!
tan querida para mí, pero tan severa.
Aunque eres injusta no te deseo el mal,
pues eres de mi padre, aunque severa.
Recitativo: el Rey, Ginebra
EL REY
Hija, entre la vida y la muerte,
dependes de una suerte incierta.
Si eres inocente, confía en tu caballero.
GINEBRA
¿Quién es?
EL REY
Polineso.
GINEBRA
¡Renuncio a tal defensa!
EL REY
Pero yo la quiero, porque deseo mantener
tu honor, el mío y el del trono.
44.- Aria
EL REY
Te estrecho entre mis brazos y parto.
Pero mi corazón detiene el movimiento del pie.
¡Adiós, hija mía! ¡Te dejo, oh Dios!
No sé si te volveré a ver.
¡Corazón de mi corazón!
(sale)
Escena Sexta
(Ginebra y la guardia)
Recitativo: Ginebra
GINEBRA
¿Mi padre me deja así? ¡Valor, corazón mío!
La muerte es sólo el menor de mis males.
45.- Aria
Sí, voy a morir; pero mi honor, ¡oh, Dios!
¿deberá también morir conmigo?
¡Dios misericordioso, ten piedad del honor real!
46.- Sinfonía
Escena Séptima
(El Rey con la guardia, Odoardo,
Lurcanio y Polineso armados. Pueblo)
Recitativo: Lurcanio, Polineso, Odoardo, Rey
LURCANIO
Sonría el cielo a la justicia
del entre en liza quien sostenga
que Ginebra es inocente y la defienda.
POLINESO
Lurcanio, el defensor ya está presente,
y con su espada sostiene que quien
acuse a Ginebra es un traidor y miente.
(Luchando)
ODOARDO
¡Cielo, castiga al culpable!
LURCANIO
¡Consagro este golpe al espíritu de mi hermano!
EL REY
¡Dioses!
POLINESO
Muero.
EL REY
¡Corre, Odoardo, ayuda al duque moribundo!
(Odoardo sostiene al Duque y lo lleva
fuera de escena)
LURCANIO
Si alguien más quiere defenderla,
que venga; aquí lo espero.
EL REY
(Se levanta del trono)
Si ningún otro lo hace, ¡yo defenderé mi honor!
Escena Octava
(El Rey, Lurcanio, Ariodante con
el yelmo bajado y la guardia)
Recitativo: Ariodante, el Rey, Lurcanio
ARIODANTE
¡Detente, señor, no precisa defensa la inocencia!
EL REY
¡Cielos! ¿Qué oigo?
ARIODANTE
¡Yo defiendo a Ginebra!
LURCANIO
¡Empuña el acero!
ARIODANTE
Lurcanio, yo no defiendo
la inocencia de otros con un delito.
(Alzándose el yelmo)
LURCANIO
¿Qué veo?
EL REY
¿Qué ven mis ojos? ¡Oh, destino!
LURCANIO
¡Oh, Dios! ¡hermano!
EL REY
¡Ariodante! ¿Dónde estoy?
LURCANIO
¿Vives?
EL REY
¿Respiras?
ARIODANTE
La suerte amiga me ha hecho ver
el peligro y la inocencia de la princesa.
LURCANIO
¿Quién? ¿Cómo?
ARIODANTE
Señor, si me prometes
perdonar a Dalinda de un delito inocente...
Escena Novena
(los anteriores, ahora con Dalinda y Odoardo)
Recitativo: el Rey, Dalinda y Odoardo
EL REY
¿Dónde está Dalinda?
DALINDA
¡Aquí, junto a ti!
(Arrodillándose)
Cómplice de Polineso, majestad, pero inocente.
ODOARDO
Señor, el duque, al morir, confesó sus insidias.
DALINDA
Por tanto, yo no soy...
EL REY
¡Álzate! Todo lo perdono y lo olvido.
¡Sígueme, Ariodante!
Y que en la corte y el reino se tornen en júbilo
los sollozos, y en risas el llanto.
(Sale)
47.- Aria
ARIODANTE
Tras la noche negra y funesta,
resplandece más límpido el sol en el cielo
inundando de alegría la tierra.
Aunque mi barco casi naufraga
en una terrible tempestad,
ahora arriba a puerto y toca la costa.
(sale)
Escena Décima
(Lurcanio y Dalinda)
Recitativo: Lurcanio, Dalinda
LURCANIO
¡Dalinda! La reaparición de mi hermano
ha reavivado mi pasión.
DALINDA
Señor, grande es el honor; pero para ser
digna de ti, primero quiero aclararte
la perfidia del otro y mi inocencia.
48. Dúo
LURCANIO
Dulces labios, decidme:"espera" y seré feliz.
DALINDA
Espera, pues me arrepiento y
un nuevo ardor inflama mi pecho.
LURCANIO
Entonces, ¿amaste?
¿Oh Dios, qué oigo? ¿Amaste?
DALINDA
¡A un traidor!
LURCANIO
¿Y lo amas aún?
DALINDA
Estoy totalmente arrepentida de ello.
LURCANIO
Espera...
(Sale)
Escena Undécima
(Habitación usada como prisión de Ginebra)
Recitativo: Ginebra
GINEBRA
¿Cuánto tiempo debo sufrir una suerte incierta,
en suspenso entre la vida y la muerte,
sin consuelo, abandonada y sola?
¿Quién me socorrerá? ¿Quién me confortará?
49.- Aria
¡Desfallece, oh Dios, mi firmeza
a medida que termina mi dolor!
¡Ya no me queda ni la esperanza de morir!
Escena Duodécima
(Una alegre sinfonía anuncia la entrada del Rey.
Ariodante, Dalinda, Lurcanio y Odoardo)
50.- Sinfonía
Recitativo: el Rey, Ariodante,
Dalinda, Lurcanio y Ginebra
EL REY
¡Hija, mi inocente hija! ¡Eres libre, libre!
¡Ven a celebrarlo, a gozar de los abrazos!
ARIODANTE
¡Mi futura y dulce esposa!
¡Yo debería morir por dudar de tu fidelidad!
DALINDA
¡A tus pies, princesa!
LURCANIO
Ginebra, una calumnia cruel que deploro...
GINEBRA
¿Sueño? ¿Velo? ¿Qué ocurre?
¿Vivo? ¿Deliro? ¿Cómo? ¡Cielos!
EL REY
¡Basta, hija mía, pronto lo entenderás!
Ahora, abraza a tu prometido y seca tus lágrimas.
(Ginebra y Ariodante, abrazándose.)
LURCANIO
Dalinda, te suplico que correspondas a mi amor.
DALINDA
Que mi fidelidad sea el premio a tu amor.
EL REY
¡Que en la corte y el reino,
con danzas, fiestas y gran pompa,
se haga muestra pública de la alegría general!
(Todos se van, excepto Ginebra y Ariodante.)
51.- Dúo
ARIODANTE
Deseo tener mil voces para consagrarlas a ti.
GINEBRA
Deseo tener mil voces para consagrarlas a ti.
AMBOS
Pero en ésta que te ofrezco, están presentes,
más que en mil, el amor, la constancia y la fe.
(salen)
Escena Final
(Atrio del palacio. Al fondo una gran escalinata
con columnas, bajo la cual y a cada lado una
gran puerta, y sobre ella, una galería con una
orquesta de viento El Rey, Ginebra y Ariodante
cogidos de la mano, y Dalinda y Lurcanio
también de la mano. Caballeros y damas del
séquito descienden la escalinata solemnemente
a la vez que la guardia y el pueblo entran por
las puertas. El coro empieza mientras el Rey
desciende y los caballeros y las damas bailan)
52.- Coro
CORO
¡Que todos aclamen a la virtud,
que siempre alegre sabe triunfar!
Ballet
53.- Gavota
54.- Rondó
55. 56.- Andante allegro
57.- Coro
CORO
Siempre triunfará la virtud en todos los corazones
si va escoltada por la inocencia.
Sabe enamorar al cielo,
despreciar la tela de las Parcas
y llenar alegría el alma reconfortándola.
Digitalizado y traducido por
Manuel Quintero García 2012
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